

in questo libro ormai classico, detienne passa in rassegna numerosi miti greci noti e meno noti in una lettura rivelatrice delle origini della cultura occidentale, delineando un`immagine della grecita` che rompe con la tradizione e si distacca dalla concenzione di armonia, compostezza e bellezza classiche. detienne scava negli abissi della violenza barbarica e dell`erotismo ambiguo che permeano le storie mitiche degli dei e degli eroi ai piedi dell`olimpo. un`interpretazione rigorosa in cui il mondo antico perde la sua classicita` di maniera e svela il proprio lato oscuro.

questo lavoro, del 1930, e` un tentativo di applicare le scoperte della psicoanalisi all`antropologia e al sociale. nell`affrontare il tema dei riti sacrificali, l`autore sceglie di limitarsi "alla questione psicologica delle motivazioni inconsce che vengono soddisfatte da un certo rito". afferma, riprendendo freud, che alcuni riti sono "la ripetizione di un parricidio", espressione di un odio inconscio dei figli per i padri. dobbiamo quindi a moneykirle la nascita di un pensiero antropologico che valorizza al massimo l`inconscio quale causa sotterranea delle manifestazioni umane piu` evidenti e piu` significative sul piano politico, storico, sociale ed economico.




"sodoma e gomorra" trae il titolo dall`ultimo e piu` ampio degli otto racconti che costituiscono il volume. si tratta di testi differenti tra loro, novelle avvicinabili ai temi strapaesani, in cui forte e` la matrice autobiografica. malaparte e` qui narratore e personaggio, e se talora si lascia andare all`umano senso di "pietas" verso gli sconfitti, la sua autenticita` piu` schietta e` sempre nell`esibizione di se` come protagonista assoluto della scena.







chi non ha pensato un giorno che viviamo giusto per onorare i sogni, le speranze e i sacrifici dei nostri genitori? romain gary non soltanto ha nutrito questo pensiero, ma vi ha dedicato questo libro. era bambino, gary, all`alba appunto della sua vita, quando promise a sua madre di tornare un giorno a casa dopo aver strappato vittoriosamente il possesso di questo mondo ai potenti e ai malvagi. prima di biancaneve, prima dei sette nani e della fata carabosse, sua madre, infatti, gli sussurro` i nomi della vasta schiera di nemici contro cui un uomo deve battersi. c`e` prima di tutti tatoche, il dio della stupidita`, poi merzavka, il dio delle certezze assolute, filoche, il dio della meschinita` e dei pregiudizi, e tanti altri piu` insidiosi e nascosti...

in verita` l`america, suggerisce jorge amado in questo sorridente romanzo breve, non e` stata scoperta da cristoforo colombo. e neppure dai vichinghi. nella realta`, nell`esperienza quotidiana, il nuovo mondo e` stato scoperto dai milioni di emigranti approdati in quei lidi lontani: molto spesso in cerca di felicita`, per dar corpo alle loro speranze, per sfuggire a un vecchio mondo diventato troppo stretto. cosi` eccoli, jamil bichara e raduan murad, due turchi che non sono affatto turchi, approdare agli albori di questo secolo alla bahia di tutti i santi. con affetto e con ironia, jorge amado racconta la loro personale invenzione e conquista dell`america: tra desiderio di guadagno e sogni d`amore, lampi di felicita` ed ebbrezza sensuale, antica saggezza e nuove astuzie. come sempre, il destino gioca con l`imprevedibile. finche`, alla fine dell`avventura, tra sfortune e fortune, i nuovi amici turchi scopriranno di essere diventati anche loro brasiliani.

un uomo solitario passa il suo tempo accatastando oggetti in pile ordinate nel suo giardino. non ha mai avuto la curiosita` di viaggiare e le sue cose e la sua routine, fino al giorno in cui una vecchia fotografia non gli dara` l`ispirazione. una storia malinconica illustrata da kaatje vermeire. temi: accumulazione, solitudine, desiderio. eta` di lettura: da 6 anni.