


. federico rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perche` alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di big tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della cina di xi jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli han, le abitudini di vita dei millennial, l`imperialismo culturale nella saga cinematografica del guerriero lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di mao, le mire aggressive, il militarismo. senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del covid. l`esperimento biden vuole opporre all`espansionismo aggressivo di pechino un modello socialdemocratico ispirato a roosevelt e kennedy. si scontra pero` con le divisioni interne all`america. il capitalismo americano dei trenta tiranni ha stretto un patto diabolico con pechino. mezza societa` americana, inclusa , denuncia il proprio paese come l`impero del male, vede nell`uomo bianco un persecutore da processare per tutte le ingiustizie della storia. per fermare pechino le democrazie occidentali non possono contare sulla coesione, sul nazionalismo e sull`autostima che animano i cinesi. il rischio che la competizione degeneri fino allo scontro militare e` piu` alto di quanto crediamo. l`europa e` un terreno di conquista per le due superpotenze, perche` questa e` un`altra sorpresa: sia l`america che la cina sono uscite rafforzate dalla

l`altra faccia della tragedia israelo-palestinese e` a poca distanza: e` la rapida evoluzione in atto in arabia saudita, che allarga su scala piu` vasta gli esperimenti gia` avviati a dubai o nel qatar. quell`area compresa tra il golfo persico e il mar rosso e` un gigantesco cantiere di sviluppo, attira un boom di investimenti e di imprese straniere, anche italiane. e accoglie nuovi flussi di imprenditori, turisti, studenti e ricercatori (il nostro paese si e` accorto della svolta con qualche ritardo quando roberto mancini ha abbandonato la guida della nazionale di calcio per quella saudita e riad ha soffiato a roma la sede dell`expo). ma cosa c`e` dietro? una delle chiavi e` la laicizzazione in corso, che riduce i poteri del clero islamico, liberalizza i costumi e migliora i diritti delle donne. in questo reportage ispirato dai suoi viaggi piu` recenti federico rampini racconta il "nuovo impero arabo" che resta un regime autoritario (su cui la guardia deve restare alta) ma vuole rilanciare il proprio ruolo mondiale, memore di quella che fu l`epoca d`oro della sua civilta`. e che sembra uscire dal vittimismo antisraeliano spezzando la catena dell`odio nei confronti dell`occidente (e il suo finanziamento) che ha portato alla diffusione della jihad e della violenza fanatica. e` un`area in forte crescita, segnata da progetti grandiosi di modernizzazione con ricadute nella geopolitica, nell`energia, nell`economia, nella finanza, nella tecnologia e nel campo della lotta al cambiamento climatico. ma l`arabia e i suoi vicini piu` piccoli sono sotto la minaccia permanente di un avversario come l`iran e del focolaio minaccioso del golfo di suez; e il conflitto israelo-palestinese condiziona leader e popoli di tutta la zona. dal successo nei piani avveniristici di questa parte del mondo dipenderanno anche lo sviluppo dell`africa, la stabilita` del mediterraneo, la sicurezza mondiale, la transizione verso un`economia meno condizionata dal petrolio. "bisogna trattenersi, prima