
nelle cose umane meglio `il baccanale dello spirito critico` che `la burocrazia della verita``. i due autori invitano il lettore a un viaggio tra i continenti della ragione e gli oceani del dubbio, alla riscoperta del carattere `infallibile` della comprensione umana. la `paura dell`errore` e` la fine della crescita scientifica; ma cio` che e` anatema per la ragione scientifica `dogmatica` e` occasione per lo spirito `critico`. possiamo davvero imparare dai nostri sbagli. modalita` della ricerca scientifica, impatto sull`economia, radici `metafisiche` delle scelte di fondo, ma anche arte e fede: gli autori ripercorrono i grandi problemi della filososia interrogandosi sulla natura dell`indagine filosofica.

il romanzo e` ambientato ad acireale negli anni che corrono dallo scoppio del secondo conflitto mondiale allo sbarco alleato in sicilia e alla caduta del fascismo. citta` natale dello scrittore, in provincia di catania, scenario privilegiato di tragedie riconducibili tuttavia a ogni luogo e a ogni tempo, acireale e` intenta a rifarsi il trucco per celare all`ospite immedicabili ferite. nulla sembra scalfire lo scudo protettivo dei suoi abitanti, per quanto duri e drammatici siano gli accadimenti bellici, dirompenti negli aspetti, sconvolgenti negli esiti: bombardamenti e invasioni, soldati dispersi e nobili in pericolo; e ancora personaggi che appaiono e scompaiono, crollo di miti, ruoli illusori.

vittorio sgarbi compie una incursione nei concetti del bene e della bellezza, traendo spunto dalla grande tradizione dell`occidente cristiano in materia di sanita` e malattia. la cristianita` dell`assistenza nasce proprio dall`esigenza, dal dovere morale di curare il malato come farebbe dio. ma sembra talora che dio non possa stendere la sua mano, ed e` allora che l`assistenza interviene ricreando le condizioni di possibilita` di quel miracolo che dio non puo` fare. per quanto riguarda l`architettura, l`autore afferma che l`idea dell`architetto e` un`idea filosofica, al servizio di una funzione. l`architettura non puo` esistere se non in rapporto alle esigenze reali dell`esistenza umana.

il romanzo orchestra le voci narranti dei quattro protagonisti in un continuo gioco di rimandi. e` il 1973 e nella cittadina di new canaam, connecticut, due soli giorni e una tempesta di neve bastano a mandare in frantumi i delicati equilibri della famiglia hood. in quarantotto ore i destini e le scelte di benjamin, il padre adultero, di elena, la moglie esasperata, e dei loro inquieti figli adolescenti wendy e paul subiscono un`accelerazione improvvisa, si intrecciano e finalmente si sciolgono in un finale imprevisto che segna la fine di una stagione, collettiva e individuale, e l`inizio di una nuova, faticosa maturita`.

fino a pochi anni fa la destra, negli usa, si caratterizzava per la sua critica dello stato e il suo entusiasmo per tutto cio` che e` spontaneo, privato, locale. la sinistra vedeva invece nella conquista dello stato e nel suo uso la via piu` breve per far accettare misure di assistenza e di ridistribuzione dei redditi. col progresso economico, il tema della disuguaglianza delle fortune ha perduto molto del suo peso, tanto che negli anni settanta e ottanta la controrivoluzione conservatrice ha potuto conquistare la mente e il cuore degli americani, pur promettendo lo smantellamento dello stato sociale e la riduzione dell`assistenza ai piu` deboli. poi il quadro e` cambiato. gli stati uniti, unica superpotenza di dimensione planetaria, hanno esteso il loro impegno in tutte le aree del globo e, di conseguenza, hanno ampliato e rafforzato le prerogative del governo federale. e cosi` che la destra ha scoperto la bellezza di uno stato forte e dotato di poteri ampi su tutti gli aspetti dell`attivita` economica e sociale. in apparenza, si recitano ancora le vecchie giaculatorie sulla spontaneita` delle forze di mercato, ma, in modo per ora sotterraneo, si vanno approntando gli strumenti di governance adatti a plasmare l`intera societa` in funzione delle esigenze della politica estera. per la sua natura e le sue tradizioni, la societa` americana non appare disposta a subire un tale appiattimento, e sfugge alla rete sottile che tenta di imbrigliarla.

anno del signore 1403. tre cavalieri - un nobiluomo fiorentino, un guerriero ghibellino fattosi frate minore e un anziano gentiluomo spagnolo - intrecciano i propri destini tra le incantate isole del mediterraneo e poi in un`estenuante cavalcata lungo le piste carovaniere della via della seta, alla volta della magica samarcanda del signore della paura, il potente e feroce tamerlano, che a sua volta sta ormai cullando il suo sogno piu` folle, la conquista del celeste impero. franco cardini trascina il lettore in un`avventura che procede con il ritmo della fuga nella quale inseguitori e inseguiti si scambiano a vicenda i ruoli e ci regala un romanzo fedele alla storia. al centro di tutto sta per i tre protagonisti la scommessa piu` grande, l`unica che conti: la ricerca di se stessi, la sfida ad affrontare il senso profondo della vita.

quando barbara decide di lasciare la natia irlanda per fare la au pair a casa di una coppia di londra, ha solo diciotto anni e una gran voglia di chiudere con il passato. irrequieta e sensibile, la ragazza e` infatti segnata dalla morte del fratellino in un incendio, incidente di cui lei si sente responsabile. appena giunta a casa di olivia e gareth finch, si rende conto che c`e` qualcosa che non va. mathilda, la loro bambina, e` affetta da una malattia sconosciuta che le procura delle forti crisi di tipo epilettico, che a quanto pare nessuno e` in grado di curare. sua madre olivia e` una donna elegante e gelida che tratta barbara in modo sprezzante, ma anche suo marito sembra nascondere qualcosa. quando durante l`estate tutta la famiglia si trasferisce nel sud della francia dai genitori di olivia, barbara si innamora perdutamente del fratello della sua padrona di casa, mentre piano piano si fa strada in lei il tragico sospetto che la povera mathilda sia vittima dei suoi stessi genitori...





mississippi, 1937. ida mae gladney raccoglie cotone nei campi per pochi spiccioli, insofferente alla fatica e alle regole della segregazione. florida, 1945. george starling vuole andare al college ma finisce negli agrumeti, dove si fa un nome come sindacalista dei braccianti. louisiana, 1953. robert foster, figlio della buona borghesia nera, e` un medico entusiasta e stimato, ma il colore della sua pelle non e` alleato della carriera. un giorno, chi con un biglietto ferroviario in mano, chi a bordo di una pontiac, prendono la strada che li porta lontano dal loro mondo. in fuga come da una maledizione o da un`epidemia, altri sei milioni di neri lasciano il sud per il nord degli stati uniti, dopo gli anni venti del secolo scorso. isabel wilkerson, ispirata dai ricordi familiari, per quindici anni ha attraversato il paese, raccolto documenti inediti e realizzato centinaia di interviste agli emigrati o ai loro discendenti. un grande racconto collettivo, appassionato e crudo, che e` gia` un classico. al calore di soli lontani ritrae l`america con i suoi miti e le sue icone: i motel, las vegas, il blues, martin luther king, la zuppa campbell e hollywood, gli hobos e la frontiera. e il desiderio di partire per cambiare il proprio destino. ida mae diventa una donna indipendente in una citta` di cemento e acciaio, attivista per obama nella corsa al seggio senatoriale; robert corona il suo sogno divenendo medico di fiducia di ray charles; george passa la vita ad aiutare le famiglie di colore sui treni della migrazione.



hai mai pensato che lo yogurt sia l`alternativa piu` semplice e gustosa per molti dei nostri ingredienti abituali? oppure ti piace semplicemente gustarlo cucchiaio dopo cucchiaio? dunque, prepararlo a casa e` piu` facile di quanto immagini, e non ti servira` alcuna attrezzatura particolare. con questo libro virginia repetto ti mostra il modo migliore per preparare il tuo yogurt preferito (classico, vegetale di ogni tipo, greco ecc.) e quanto puo` essere gustoso trasformare i tuoi menu sia con nuove ricette sia semplicemente sostituendolo a burro, crema, ecc... virginia ti guida con consigli e suggerimenti pratici per la perfetta riuscita con questo ingrediente multiuso - decidendone gusto e cremosita` - e quaranta ricette originali: dalle basi ideali anche per colazione e piccoli snack, ai primi, ai secondi, alle salse e alla pasticceria: tartufi di labneh, smoothie alla frutta, quiche di bietole, focaccia alle erbe, risotto con piselli e spinacino, pollo marinato alle spezie, cheesecake, plum-cake glassati e molto altro. organico, sano, stagionale, sostenibile... questi sono solo alcuni dei tanti benefici del tuo yogurt... e inoltre, sara` sempre fresco e super gustoso!

con "il secondo sesso", simone de beauvoir affranca la donna dallo status di minore che la obbliga a essere l`altro dall`uomo, senza avere a sua volta il diritto ne` l`opportunita` di costruirsi come altra. con veemenza da polemista di razza, simone de beauvoir passa in rassegna i ruoli attribuiti dal pensiero maschile alla donna - sposa, madre, prostituta, vecchia - e i relativi attributi - narcisista, innamorata, mistica. approda, nella parte conclusiva, dal taglio propositivo, alla femme inde`pendante, che non si accontenta di aver ricevuto una tessera elettorale e qualche liberta` di costume, ma che attraverso il lavoro, l`indipendenza economica e la possibilita` di autorealizzazione che ne deriva - sino alla liberazione del suo peculiare "genio artistico", zittito dalla storia - riuscira` a chiudere l`eterno ciclo del vassallaggio e della subalternita` al sesso maschile. l`avvenire, allora, sara` aperto. con una determinazione prima sconosciuta e un linguaggio nuovo, che tesse il filo dell`argomentazione attraverso un`originale mescolanza di mito e letteratura, psicoanalisi e filosofia, antropologia e storia, simone de beauvoir sfida i cultori del gentil sesso criticando le leggi repressive in materia di contraccezione e aborto, il matrimonio borghese, l`alienazione sessuale, economica e politica. provoca il pubblico conservatore, cerca il riconoscimento personale, rivendica la solidarieta` collettiva. prefazione di julia kristeva. postfazione di liliana rampello.

camminiamo in un cimitero: i fiori incoronano una lapide, la tomba di una persona cara. ci muoviamo sull`erba schiacciata dai piedi dei tanti che, come noi, procedono disorientati tra le tombe. ripensiamo a cio` che e` stato e, all`ombra di un faggio rosso, udiamo ancora una volta le nostre risate e i nostri pianti di bambini, la ninnananna sommessa di una madre che culla un figlio, il canto di un uccello che trafigge il silenzio di un padre, il nostro. "ararat" e` un commovente ritratto di famiglia, turbato, sullo sfondo, dalla presenza gelida della morte. il lutto, dice louise gluck, e` una ferita aperta, pulsa, brucia; ma aspetta: il tempo trascolora, le ore sfioriscono. i giorni diventano mesi, i mesi anni: allora riviviamo l`ultimo saluto, il tremore di una mano, i sorrisi che non nascondono le lacrime, e capiamo che la sofferenza e` compagna inevitabile della compassione, dell`amore. e nella dolcezza del dolore diventiamo inequivocabilmente umani.