


un miracolo nel cuore perduto del bronx: sul muro della metropolitana, al di sotto di un cartellone pubblicitario, sembra apparire il volto di esmeralda, una bambina senzatetto assassinata poco tempo prima. ma e` un vero miracolo o un`illusione creata dal nostro bisogno di consolazione? un`apparizione del divino o un fantasma del rimorso di suor edgar che, nonostante il suo impegno per i bisognosi del quartiere, non e` riuscita a salvare esmeralda? spesso per definire la grandezza di uno scrittore si dice cha ha saputo raccontare un`epoca. per delillo e` come se fosse il contrario: e` come se la nostra epoca, a un certo punto, avesse deciso di essere come i racconti e i romanzi di don delillo l`avevano immaginata. la scrittura dell`autore di "underworld" ha questa qualita`, quella di raccontare il presente, cio` che stiamo vivendo, cio` che siamo ora, con una tale precisione, una tale concentrazione dello sguardo, da dare l`impressione di prevedere il futuro. non e` un caso che l`aggettivo piu` spesso accostato a delillo sia "profetico": gli attentati dell`11 settembre, l`ascesa del terrorismo internazionale, la crisi finanziaria, erano gia` nei suoi libri molti anni prima che succedessero. ecco perche`, quando tutto cio` e` avvenuto, i suoi libri sono sembrati le guide piu` sicure a cui rivolgersi, il codice per decifrare quell`enigma che chiamiamo realta`. abbiamo fatto come protagonisti dei racconti contenuti nell`"angelo esmeralda": uomini e donne bloccati in qualche specie di limbo, figure inquiete...


Volume quarto. Anni 1914-1918

Volume quinto. Anni 1919-1920

andrea de alberti e` sostanzialmente un poeta lirico. scrive di se`, delle sue esperienze, della morte del padre, del rapporto con il figlio... pero` lo fa con un taglio disassato rispetto ai canoni della poesia lirica. questi temi entrano come di straforo in discorsi di altro tipo. da quello paleoantropologico ed etologico che da` il titolo al libro, a quello che guarda ai fenomeni sociali della contemporaneita`, siano l`ikea o gli eroi della marvel. ne esce un viaggio antropologico-sentimentale lungo un percorso di poesie stranianti che catturano subito l`attenzione del lettore e lo coinvolgono in fecondi cortocircuiti mentali. e una poesia che provoca stupore perche` nasce da una condizione di stupore e da quel po` di confusione mentale necessaria per cogliere i legami fra le cose. dall`altro lato quella di de alberti e` anche poesia saldamente legata alla tradizione novecentesca, quella piu` profondamente colloquiale, quella di sereni e di raboni. e con i due maestri lombardi de alberti condivide il tema della comunita` tra morti e viventi, che diventa soprattutto comunita` di padri e figli dai ruoli intercambiabili: .





