Se uno come Dave Alvin si muove per una musicista esordiente, ci deve essere una ragione. E questo CD conferma tutto quanto di buono Dave ha visto nella Farris: cantante, violinista, crooner, country girl. Amy ha una gamma musicale aperta ed eclettica ed il suo album è decisamente sopra la media.
Dopo un periodo di silenzio, si raffaccia alla ribalta Josh Rouse. Da Nashville è andato a vivere in Spagna e la sua musica risente in parte di questo cambiamento. Non ci sono gli elementi roots, già poco appariscenti, mentre entra in gioco un suono sempre più raffinato con connotazioni jazzate, elegante e notturno. Edizione in digipack.
I pochi fortunati che li hanno visti aprire per The Low Anthem sanno già chi sono questi ragazzi di Seattle. Una giovane band all'esordio, che fa del rock mischiato a robuste dosi di folk ed Americana. Ma il suono è fresco e personale e la proposta decisamente intrigante. I demo iniziali hanno preso forma e, sotto l'egida della Sub Pop, ne è venuto fuori un disco vivace e decisamente piacevole.
Antologia sulla carriera per la poetessa rock. 18 canzoni, presentate in modo cronologico, scelte e commentate dalla stessa Smith. Un disco imperdibile per coloro che non la conoscono, superfluo per chi ha tutto o quasi.Comunque fa un certo effetto avere canzoni come Gloria, Frederick, Because The Night, Pissing in The River, People Have The Power, So You Want To Be A Rock and Roll Star etc, riunite in un solo disco.
Enigmatico, personale, introverso, notturno. Molti sono gli aggettivi che si possono dare ad un musicista come Benjamin Francis Leftwich. Letterario dal punto di vista delle liriche, dolce e malinconico al tempo stesso, per quello che riguarda la musica, Benjamin è un cantautore personale. Si può dire che assomiglia a David Gray o a Nick Drake ma, in entrambi i casi, il paragone non calza. Benjamin Leftwich è lui, e basta. In questo suo secondo lavoro il cantautore vive la perdita del padre e le sue canzoni perdono la patina folk per diventare più rock, ma anche più profonde e personali.
Con, almeno, altri due dischi alle spalle, Achilles Wheel sono una band che mischia le improvvisazioni alla Grateful Dead con il Southern Rock alla Allman Brothers. Oltre a queste influenze base, abbiamo un tocco jam alla Phish ed una solida base rockin' country, che li rende ancora più intriganti. Un disco lungo, con brani che superano i sei anche sette minuti. Considerati tra i più interessanti nell'attuale panorama jam band.
Glenn Alexander è un uomo di musica. In questo nuovo lavoro il chitarrista e cantante newyorkese si fa aiutare da Southside Johnny e parte degli Asbury Jukes per creare un sound corposo, denso di blues, soul e ballate che ha dei punti in comune con la band del New Jersey. La solidità delle canzoni, Common Ground, Blues For Me and You, Big Boss Man, Come Back Baby, tanto per citarne alcune, fa il resto.Un disco inatteso che entra di diritto tra le cose più interessanti del momento.
Il trio, formato da Nils Edenloff, Paul Banwatt e Robin Hatch, è passato dall'essere una band senza contratto al diventare uno dei gruppi canadesi più richiesti, sia in patria che negli Usa. Depositari di un suono rock, con venature roots, sfumature bluesy e ballate introspettive, hanno via via conquistato sempre più pubblico. The Wild media le loro varie influenze attraverso una serie di canzoni mature, molto ben costruite.
Shana Cleveland è la leader dei La Luz, gruppo rock e surf originario di Los Angeles. Ma, in questo suo lavoro come solista, la Cleveland fa un'oprazione tutta particolare. Infatti, ispirandosi al suo idolo Sun Ra, a cui il titolo e la copertina del disco fanno sicuramente riferimento, crea un disco intrigante dove rock e innovazioni musicali vanno di pari passo, mischiandosi con idee e colori musicali decisamentediversi. Sono con lei Will Sprott ( Shannon & the Clams ), il bassista dei La Luz, Abbey Blackwell, Olie Eshelman, pedal steel, e Kristian Garrard, alla batteria.
Un bel modo per reinventare i Grateful Dead. Bob Weir, assieme ai Wolf Brothers, rilegge alcune pagine della sua storica band. Bob ed i Wolf Bros, cioè Don Was, Jeff Chimenti e Jay Lane, rinforzati dal vivo ( il disco è stato registrato a Red Rocks nel Giugno 2021 ) da Greg Leisz e The Wolfpack, un quintetto tutto vitalità ed idee. Molto bella la set list. New Speedway Boogie, Hard Rain's A- Gonna Fall, Big River, West L.A. Fadeaway, My Brother Esau, Only A River, Looks Like Rain, Lost Sailor / Sant of Circumstance. Come dire, tutti in un colpo, Grateful Dead, Bob Dylan, Johnny Cash, Grande musica, non ci sono altre parole.
Ormai giunti al decimo disco, i Mother Hips, nota band di San Francisco, guidata da Tim Bluhm, mischia arte e mestiere, passando dal sound dei Byrds via via ai Buffalo Srpingfield, alla psichedelia pura, per chiudere con armonie vocali stile Beach Boys. Con la produzione di Jono Manson, con cui hanno lavorato a stretto contatto, i Motrher Hips portano a termine un disco ben costruito, solido e decisamente gradevole.