Il disco più famoso del soul singer di colore. Registrato nel 1965. Rimasterizzato.
il volume e` dedicato alla lavorazione del mobile, con particolare riferimento ai metodi costruttivi. l`opera e` divisa in due parti: la prima riguarda i particolari costruttivi, la seconda i progetti dei mobili. la prima parete ha una nota introduttiva, di informazione, sul legno e sulle sue lavorazioni; prosegue con i particolari costruttivi, dalle piu` semplici unioni di costa alle piu` complesse lavorazioni, fra cui la curvatura del legno, l`applicazione di ante, la costruzione dei cassetti, l`unione del legno con altri materiali, l`imbottitura. la descrizione e` accompagnata da chiari disegni in proiezione geometrica e assonometrica. la seconda parete presenta 53 progetti di mobili: per soggiorno, pranzo, letto e seggiolame. con 53 progetti di mobili, elenco dei materiali occorrenti ed istruzioni per la loro esecuzione.
Era da Meadow, 2006, che Richard Buckner non pubblicava un nuovo disco. La musica si è fatta più introspettiva, personale, intimista. Ora il termine di paragone potrebbe essere addirittura Elliott Smith, ma Buckner rimane comunque un talento, uno che ha fatto carriera solo ed unicamente usando le proprie forze e la propria inventiva. Cantautore raro e prezioso.
Smith era un signor nessuno sino a qualche tempo fa. Poi ha aperto il suo sito internet ed ha divulgato la sua musica. Ora è al sesto disco, ha un contratto con una etichetta a livello nazionale.(la Sugar Hill). La sua musica è country oriented con un piglio cantautorale fresco ed una scelta coraggiosa che evidenzia la purezza della musica, senza scendere al minimo compromesso. Molto importanti poi sono i testi, che non scendono a compromessi ma raccontano in modo crudo la vita di tutti i giorni.
Esordio per un power trio hard blues decisamente interessante. Per fare il disco Simo è andato a Macon a registrare, nella Big House in cui, tanti e tanti anni fa, hanno abitato gli Allman Brothers, Non solo, ha anche inciso il disco usando la chitarra che, al tempo, era stata di Duane Allman. Il risltato è un disco di blues rock, venato di suoni southern, duro e vigoroso, ma anche intrigante e creativo. Un disco di blues libero e selvaggio, come si usava molti anni fa.
Con soli due dischi alle spalle, Ryley Walker ha raggiunto una fama notevole, un culto quasi smisurato. Primrose Green ha indubbiamente aperto la strada ma poi i paragoni con altri musicisti sono diventati soffocanti. Ma è tutto vero, Ryley è un talento naturale e il fatto che venga paragonato a musicisti del calibro di Bert Jansch, John Martyn, Roy Harper e Nick Dake non è certo un caso. Golden Sings That Have Been Sung conferma tutto quanto di buono si è scritto attorno a lui, anzi è ancora più bello del precedente. Prodotto da Leroy Bach, collaboratore dei Wilco e già coinvolto nel disco precente ) questo album ci regala una serie di gioielli che sarà difficile dimenticare: The Roundabout, The Halfwit In Me, A Choir Apart, I Will Ask You Twice sono qui a testificarlo.
2 CD. Due classici minori del grande musicista di New Orleans. Remedies, 1970, e Desitively Bonnarroo, 1974. Editi in origine dalla Atco. Rimasterizzati 2018.

