

konrad johanser, archivista dell`istituto del romanticismo tedesco a berlino, non sopporta piu` la vita nella capitale: il suo matrimonio e` andato in crisi, la sua amante e` sparita, e l`istituto, di cui ha accresciuto la fama spacciando per romantici testi falsi, lo ha appena licenziato. non gli resta che ritirarsi in svezia, dagli zii. ma quando viene a sapere che i suoi inganni sono stati scoperti e che la polizia lo sta cercando, la sua vacanza si trasforma in esilio, il paese in nascondiglio. il vivere quotidiano diventa una minaccia ed egli a poco a poco sprofonda in un mondo di menzogna e illusioni.





abe ravelstein e` un geniale e stravagante professore di filosofia politica, forgiatore di menti, ma anche viveur instancabile e amante della buona cucina, dell`arte, del pettegolezzo. malato di aids, chiede a un amico scrittore di scrivere la sua biografia. nel corso di un viaggio che insieme compiono a parigi, in conversazioni che sono dialoghi di fenomenale e provocatoria intelligenza, i due ripercorrono la storia della loro amicizia e si scambiano riflessioni sulla politica, la storia, l`attualita`, le donne, alternandole con memorie di antichi amori e mai sopite passioni. ravelstein e` un viaggio attraverso l`amore e la memoria, un`elegia all`amicizia e alla vita vissuta intensamente (nel bene e nel male), un libro audace, sfrontato e brillante.

nel leggere le testimonianze di questi contadini friulani, uomini e donne, vissuti tra `500 e `600, si e` afferrati, come lo furono gli inquisitori, dallo stupore che si prova di fronte a qualcosa di assolutamente inaspettato.