
piccola bovary di dublino, yvonne non vuole sposare sam perche` "non e` niente di speciale". e lei, per la sua vita, vuole qualcosa di speciale. i genitori non capiscono: che cos`ha che non va? non e` speciale, dice yvonne, che la sera esce a malincuore con lui. ma sam ha una sua idea molto particolare di una cosa speciale. e trascina yvonne a vedere una cosa che per yvonne non e` niente, e odia sam per avergliela mostrata. poi pero`, tornata a casa, qualcosa di oscuro si muove in lei e la conduce piano piano a una decisione inattesa. "la vita, dopo tutto, e` comica, non tragica," scrive joyce carol oates, "nella cosmologia di murdoch. e comica perche` non e` tragica. e semplicemente terribile..."

"come jack london, stringer e` un narratore autodidatta di prima grandezza ed e` sopravvissuto senza rancori e pieno di speranza all`estrema poverta`, alla mancanza di un tetto sopra la testa e alla tossicodipendenza. i racconti di lee stringer sono cupamente avvincenti. parlano di come i relitti umani piu` inutili, piu` sradicati e inquietanti di new york riescano a rimanere in vita giorno dopo giorno. sono veri e propri reportage, non opere di fantasia. l`autore, che in ogni racconto e` anche uno dei personaggi, per anni e anni e` stato un reietto privo di dignita` e rispetto di se` almeno quanto i suoi protagonisti. pero`, proprio quando si faceva di crack, raccoglieva i vuoti delle lattine per un nichelino al pezzo e veniva cacciato dalla metropolitana perche` distribuiva street news, un settimanale di paria e su paria come lui, lee stringer scopri` un nuovo sballo. e cioe` scrivere per quel giornale. si conquisto` uno scopo nella vita, si libero` della tossicodipendenza. quest`uomo sa scrivere". (dall`introduzione di kurt vonnegut)

"celan rappresenta la realizzazione di cio` che non sembrava possibile: non solo scrivere poesia dopo auschwitz ma scrivere `dentro` queste ceneri, arrivare a un`altra poesia piegando questo annichilimento assoluto, e pur rimanendo in certo modo nell`annichilimento. celan attraversa questi spazi sprofondati con una forza e una dolcezza e un`asprezza senza paragoni". (andrea zanzotto)

