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quando il cinema diventa un vizio? quando lo si ama troppo. come spettatori, o facendolo come registi. gianni amelio racconta in questo libro il cinema che tutti amiamo: quello classico, da "quarto potere" a "casablanca", e quello di anni piu` recenti, affascinante e spettacolare come le opere di spielberg, coppola o scorsese. una piccola storia della "settima arte" ricca di curiosita` inedite, ma anche un ritratto del cinema "dall`interno", un diario fitto di aneddoti divertenti che insegna come si fa un film.

sean king e michelle maxwell non se la passano bene. dai tempi della loro carriera nei servizi segreti, la loro attivita` si e` trasformata in una dubbia carriera di investigatori privati dai pochi affari e dai troppi ricordi. ne` aiuta il fatto che una sera l`esile michelle decida di affrontare i propri nodi del passato facendo a botte con un bullo da bar, procurandosi varie ecchimosi e un periodo forzato in un`istituzione per persone a rischio di esaurimento nervoso. gli affari stagnano e malvolentieri sean accetta l`incarico di indagare sulla morte misteriosa di uno scienziato a camp peary, think tank governativo coperto dalla massima riservatezza. e mentre michelle cerca di scoprire le origini dei suoi demoni, sean scoprira` che la tragica fine dello scienziato ucciso e` enigmaticamente intrecciata al destino di una bambina autistica dal prodigioso talento matematico, e a una serie di segreti che qualcuno - spie, fisici, misteriosi veterani di guerra - ha interesse a mantenere, anche al prezzo di nuove vite umane...

"la solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. in una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia". i protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell`aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono ne` pensano di poter sopportare.

"ogni cosa e` illuminata", il romanzo di jonathan safran foer, racconta il viaggio del giovane jonathan sulle orme del nonno, emigrato negli stati uniti da un villaggio sperduto in ucraina, ormai scomparso dalle mappe. arrivato a destinazione insieme alle sue improbabili guide, il protagonista scopre che quel villaggio non esiste piu`. avrom bendavid-val ha compiuto un simile viaggio per raccontare, fuori dalla finzione narrativa, una storia che secondo lo stesso foer riesce a condensare l`essenza della diaspora ebraica, cogliendone "la vitalita` e la catastrofe, l`anelito, l`inventiva e la distruzione"... e la storia di trochenbrod, una cittadina ebraica molto speciale, che sorgeva in una radura tra le foreste, lontano dalle grandi vie di comunicazione. per sfuggire alle politiche vessatorie del governo zarista, a inizio ottocento un gruppo di famiglie ebree si stabili` in una zona paludosa dell`odierna ucraina occidentale e, dopo qualche rudimentale opera di bonifica, comincio` a coltivarne la terra. esempio unico nella storia di una cittadina completamente ed esclusivamente ebraica, trochenbrod e` un nome che porta con se` la speranza e l`orrore. l`invasione nazista del 1941 travolse l`armonia di quel piccolo idillio insieme all`intera esistenza ebraica nell`europa orientale. gli abitanti vennero trucidati, le case rase al suolo, la citta` scomparve. la soluzione finale ebbe qui la sua realizzazione perfetta.

dopo aver perso il padre in quello che ha tutta l`aria di essere stato un doppio suicidio d`amore, yoshie si trasferisce dalla sua casa di meguro a un minuscolo e vecchio appartamento a shimokitazawa, un quartiere di tokyo famoso per le sue stradine chiuse al traffico, i ristoranti, i negozietti, nonche` meta degli alternativi della capitale. qui yoshie spera, aiutata dall`atmosfera vivace, di superare il dolore e dare una nuova direzione alla sua vita. un giorno, pero`, sua madre le si presenta a casa all`improvviso con una borsa birkin di herme`s e qualche sacchetto. inizia cosi` una bizzarra convivenza che unisce le due donne lungo il percorso di elaborazione del lutto che le ha colpite, le pone di fronte a verita` inaspettate, le aiuta a scorgere fiochi lumi di speranza nel buio di una quotidianita` ferita. "moshi moshi" "pronto" al telefono - e` il racconto di una rinascita, la favola delicata e struggente della vita di un quartiere, la storia di una madre, di una figlia, di un grande dolore e di qualche piccola felicita` inattesa.

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