
"il libro che avete tra le mani e` uno dei piu` divertenti degli ultimi cinquecentomila anni. detto cosi` alla buona, e` il racconto comico della scoperta e dell`uso, da parte di una famiglia di uomini estremamente primitivi, di alcune delle cose piu` potenti e spaventose su cui la razza umana abbia mai messo le mani: il fuoco, la lancia, il matrimonio e cosi` via. e anche un modo di ricordarci che i problemi del progresso non sono cominciati con l`era atomica, ma con l`esigenza di cucinare senza essere cucinati e di mangiare senza essere mangiati." (dalla presentazione di terry pratchett)


come scocca la scintilla della novita`, della creativita`, della genialita`? cosa succede nel nostro cervello quando si accende la lampadina dell`idea, dell`intuizione? si tratta di un momento magico, di una sorta di illuminazione, o piuttosto lo sbocciare di un`idea e` il frutto estemporaneo di una lunga preparazione silenziosa? e come distinguere le buone intuizioni da quelle inutili? le dinamiche di quel misterioso fenomeno che chiamiamo genericamente creativita` sono sempre state, in particolar modo nella cultura occidentale, al centro di un vivo interesse, che si e` alimentato di discussioni, ipotesi e ricerche non solo scientifiche. oggi l`attenzione per questo particolare aspetto della mente e della natura umana ha raggiunto livelli altissimi e la societa` contemporanea attribuisce un valore senza precedenti al potenziale creativo degli individui, nella sua accezione piu` estesa: dalla fantasia manifestata in eta` infantile fino alla ricerca scientifica, dalle innumerevoli forme di espressione artistica alla produzione di beni, tecnologici e non. tuttavia il termine "creativita`" e` volatile, ambiguo e troppo spesso usato in modo improprio. di cosa parliamo veramente quando parliamo di creativita`?

"la violenza, la vera violenza, non si puo` fuggire, o almeno non possiamo farlo noi, nati in america latina negli anni cinquanta, noi che avevamo una ventina d`anni quando mori` salvador allende": fin dalla soglia del primo di questi tredici racconti, bola?o mette le carte sul tavolo. in tutti si manifesta infatti una qualche forma di violenza, alla quale nessuno (che sia vittima o carnefice) potra` sottrarsi: ne` il nerboruto giovanotto che paghera` caro l`aver seguito una donna per concupiscenza o vanita`; ne` il fotografo che cerca di salvare due bambini indiani rinchiusi in un bordello per omosessuali; ne` il padre di b. (trasparente controfigura dell`autore) che durante una vacanza ad acapulco si siede a giocare a carte con la gente sbagliata; ne` quel lalo cura (lo ritroveremo in "2666") che da bambino viene portato dalla madre sui set dei film a luci rosse da lei interpretati; ne` il fantasma dell`uomo che assiste alla vendita del proprio cadavere a un necrofilo - ne` il narratore stesso, costretto alla crudele erranza dell`esilio. giocando, come sempre, sui registri piu` vari - dal malinconico al grottesco, dal pornografico al fantastico, dall`ossessivo al comico -, bola?o ci offre qui una sorta di sintesi della sua opera, trasformando ognuno di noi lettori (come ha scritto "the observer") in "un voyeur, avido di vite travagliate e di fantasmi".