
il narratore tredicenne vive in un orfanotrofio in siberia durante i giorni del morente impero sovietico. a scuola, difende il nuovo arrivato, vardan, dai bulli e lo accompagna a casa, in un quartiere malfamato e popolato da ex prigionieri, avventurieri e da una piccola comunita` di famiglie armene, trasferitesi li`, a 5000 chilometri dal loro caucaso natio, per stare vicini ai loro cari imprigionati nel carcere del paese. in questo "regno d`armenia", come viene ironicamente chiamato, spiccano figure magnifiche: la madre di vardan, chamiram; sua sorella, gulizar, bella come una principessa; sarven, il vecchio saggio. vardan pero` passa molto tempo a letto, a causa di una misteriosa malattia; ma con il suo amico coltiva un sogno: trovare il tesoro di un monastero abbattuto, che potrebbe far arricchire tutta la comunita` e permetterle di abbandonare quel luogo inospitale. quello che per loro e` un gioco attira pero` l`attenzione delle autorita` sovietiche e le conseguenze saranno gravi per tutti. attraverso la storia di un`amicizia adolescenziale andrei makine svela un episodio indimenticabile della sua giovinezza.

il libro ospita all`inizio cento quartine per dire senza alcuna reticenza quello che succede fra un uomo e una donna nel "tempo reale" di un incontro d`amore; alla fine, mille versi in terza rima per raccontare la metamorfosi di una sopraffazione erotica in un`esperienza o visione iniziatica: due storie diversissime e complementari, racchiuse entrambe nello spazio di una sola notte. e fra l`una e l`altra, a distanziarle o a colmare la distanza che le separa, due voci che emergono dall`oscurita` del passato e del mito con le loro eterne vicende d`oltranza e di sconfitta...