
Ristampa rimasterizzata di un classico del 1959. Uno dei dischi più famosi di The Genius, con classici come Let The Good Times Roll, Come Rain or Come Shine

e una tarda estate berlinese, verso la meta` degli anni settanta. approdato a un`inerte maturita`, willie chandran viene scosso dai proclami idealistici della sorella sarojini e, gettandosi alle spalle l`educazione londinese e un ventennale, indolente soggiorno in africa, decide di tornare nell`india nativa per abbracciare la causa di un gruppo di guerriglieri separatisti. da quel momento non gli verranno risparmiate esperienze e disillusioni di ogni tipo: nelle remote foreste di tek del dhulipur, base dei ribelli-terroristi, si imbattera` in una comunita` di cattivi maestri imbevuti di maoismo-leninismo e di ottusi psicopatici, per i quali uccidere un "agricoltore agiato" e` un meccanico esercizio di tiro al bersaglio; nelle prigioni statali ritrovera` gli stessi contadini "dai luminosi occhi neri" gia` traditi dai ribelli, e condividera` con i detenuti camerate di cemento senza mobili, dove lo spazio a disposizione di ciascuno non va oltre una stuoia; e, una volta rientrato a londra (tra i rassicuranti mattoni rossi della "citta` giocattolo" di cricklewood), la civilta` occidentale gli si rivelera` sfibrata dalle nevrosi, riassunte nella parabola di roger, l`amico avvocato che lo ha fatto scarcerare e che vive una profonda crisi sentimentale e finanziaria.


se la causa dell`europa ha avuto un limite e` stato quello di aver incontrato un`accoglienza benevola ma anche generica. la sua quasi ovvieta` apparentemente le ha spianato la strada, in realta` le ha occultato gli ostacoli. in particolare ha contribuito a frenare il processo di elaborazione di una classe dirigente specifica e il sorgere di quel sentire comune senza il quale non si puo` saldare in una nuova unita` la storia di nazioni e popoli diversi, con destini a lungo separati se non contrapposti. strada facendo i problemi sono emersi, con una particolare virulenza oggi, di fronte alla prospettiva dell`imminente allargamento dell`unione ai molti paesi ex-comunisti, e in presenza delle nuove contraddizioni e paure suscitate dalla globalizzazione.

a partire dal concetto basilare di inconscio, l`autrice propone una riflessione sull`intera psicoanalisi, che ai suoi inizi appariva come una pratica liberatoria se non trasgressiva, mentre sembra oggi condotta ad affrontare interrogativi quali ad esempio: ha ancora senso parlare di "funzione paterna"? il transessualismo o le molteplici problematiche della bioetica sono ormai pacificamente acquisite, o invece lasciano aperti aspetti sui quali anche la psicoanalisi puo` dare qualche risposta che eviti le "impasse" del moralismo, del "tutto permesso", della confusione?


un manipolo di persone si dirige a redun, localita` abbandonata in fondo a una sconfinata pianura, apparentemente per una missione archeologica. ma ciascun membro del gruppo ha uno o piu` obiettivi nascosti. il malinconico marchese jan pedrewcky ne ha uno politico e uno privato: trovare le carte che inchiodino alle sue colpe passate il nuovo governatore del regno e uccidersi con la stessa pistola con cui aveva concluso la sua vita il padre, il vecchio signore del cratere. al suo secondo romanzo, bettini, latinista "prestato alla narrativa", costruisce una spy story ambientata in un luogo fantastico fra polonia, lituania e sassonia, in un passato indefinito che somiglia alla nostra epoca.



nello scenario seducente di un albergo giapponese di campagna, con un cerimoniale quasi liturgico, il maestro shusai, l`eroe fino ad allora imbattuto, conduce la sua ultima, epica sfida: una partita di go che durera` sei lunghi mesi e che rimarra` celebre negli annali di quest`arte. la posta in gioco e` ben piu` importante di un premio. la vittoria determinera` la fine di tutto un mondo: il go come esperienza estetica, il rispetto per gli anziani maestri e per l`avversario, la silenziosa concentrazione che fa di quest`arte una via di saggezza. romanzo di straordinaria tensione a volte quasi insostenibile, "il maestro di go" trasforma, pagina dopo pagina, le mosse dei due contendenti in un gioco di vita e di morte: uno solo potra` uscirne vivo. con uno scritto di raffaele rinaldi.

Quattordicesimo disco in studio per le sorelle Wilson. Il loro disco più rock, da molti anni a questa parte, prodotto dallo specialista Ben Mink. Fanatic contiene anche un duetto con Sarah McLachlan in Walkin' Good.


una venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l`inquieto gustav aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla piu` ostinata fedelta` ai canoni classici dell`etica e dell`estetica. un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del lido la spietata bellezza di tadzio, un ragazzo polacco. un unico gioco di sguardi, la vergogna della propria decrepitezza, la scelta di imbellettarsi per nasconderla, sono i passi che scandiscono la vicenda. in pieno novecento, thomas mann ha colto e rappresentato la grande cultura borghese in via di dissoluzione, in un`opera emblematica che fonde la perfezione formale con la rappresentazione degli aspetti patologici di quella crisi.


tra gli orrori di cui la storia del novecento e` stata prodiga, pochi sono paragonabili alla condizione dei besprizornye, come venivano chiamati nella russia postrivoluzionaria gli innumerevoli bambini e ragazzini rimasti orfani in seguito alla guerra, alla guerra civile o alla carestia. stimati tra i sei e i sette milioni nel 1921, sporchi, vestiti di stracci, vagavano da soli o in gruppi per le citta` e le campagne in cerca di cibo, spostandosi nel paese aggrappati alle balestre sotto i vagoni dei treni, trovando riparo dal gelo negli scantinati delle stazioni o dentro i cassonetti, spinti dalla fame a un crescendo di aggressivita` e violenza che arrivava fino al cannibalismo. ne` potevano offrire un`alternativa a quella vita gli orfanotrofi pubblici: strutture, in tutto simili ai lager che di li` a poco sarebbero sorti per altri scopi, dove bambini scheletrici giacevano ammassati in condizioni spaventose. e se negli anni venti il problema viene studiato sul piano sociale, politico, giudiziario, psicologico ed educativo, in seguito saranno imposti il silenzio e la censura da parte di uno stato che non puo` certo ammettere un simile sfacelo nel `paradiso` della societa` sovietica. negli ultimi trent`anni il fenomeno e` tornato oggetto di analisi e rigorose ricerche storiche. luciano mecacci e` riuscito, grazie a testimonianze dirette e documenti dell`epoca spesso trascurati, a offrirne una ricostruzione completa anche dall`interno, calandosi - e calandoci - nell`abisso psicologico e umano dei protagonisti di vicende che possono sembrare, oggi, semplicemente inverosimili.

pubblicato nel 1924, i re taumaturghi e` un`opera che per la vastita` della ricerca ha segnato una tappa importante nel cammino della storiografia francese ed europea, conservando intatta ancora oggi la sua carica di vivacita` e attualita`. tema del libro e` una "gigantesca notizia falsa": il rito della guarigione dalle scrofole mediante il tocco delle mani da parte dei re cristiani di francia e d`inghilterra durante il medioevo. una storia di miracolo e credulita` intrepidamente svelata da uno dei piu` grandi storici d`europa, che ha voluto dimostrare, come afferma jacques le goff nella prefazione, "che il miracolo esiste a partire dal momento in cui ci si puo` credere, e tramonta e poi sparisce quando non ci si puo` piu` credere".
ci sono romanzi che toccano corde cosi` profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. e quello che accade con "l`arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell`altra, suona a una porta sconosciuta. ad aprirle, sua sorella adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. inizia cosi` questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all`altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche piu` care, l`affetto incondizionato dei genitori. o meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. per
