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maria ha superato da poco i quarant`anni, vive a napoli, lavora come insegnante in una scuola serale e un giorno, al sesto mese appena di gravidanza, partorisce una bambina che viene subito ricoverata in terapia intensiva neonatale. dietro l`oblo` dell`incubatrice maria osserva le ore passare su quel piccolo corpo come una sequenza di possibilita`. niente e` piu` come prima: si ritrova in un mondo strano di medicine, donne accoltellate, attese insensate sui divanetti della sala d`aspetto, la speranza di portare sua figlia fuori da li`. nei giorni si susseguono le mense con gli studenti di medicina, il dialogo muto con i macchinari e soprattutto il suo lavoro: una scuola serale dove camionisti faticano su dante e leopardi per conquistarsi la terza media. la circonda e la tiene in vita un mondo pericolante: quello napoletano, dove la tragedia quotidiana si intreccia con la farsa, un mondo in cui il degrado locale e` solo la lente d`ingrandimento di quello nazionale.

lear, re di britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di francia. il regno e` diviso tra gonerilla, moglie del duca d`albany, e regana, moglie del duca di cornovaglia. le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l`esercito francese cordelia che pero` viene catturata e uccisa per ordine di edmondo, usurpatore della contea di gloucester. lear muore di dolore, gonerilla, innamorata di edmondo, uccide la sorella e trama l`assassinio del marito. scoperta, si uccide e il regno della britannia sara` del duca d`albany.

cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare fuori dal mondo? pochi forse hanno sentito nominare la transnistria, regione dell`ex urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno stato. in transnistria, ai tempi di questa storia, la criminalita` era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. nel quartiere fiume basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli "sbirri" o i minorenni delle altre bande. lanciando molotov contro il distretto di polizia, magari: "quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice". la scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. "eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi". ma l`apprendistato del male e del bene, per la comunita` siberiana, e` complesso, perche` si tratta d`imparare a essere un ossimoro, cioe` un "criminale onesto". con uno stile intenso ed espressivo, anche in virtu` di una buona ma non perfetta padronanza dell`italiano, a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, nicolai lilin racconta un mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l`altruismo convivono con naturalezza.

si dice che raccontare la propria vita serva a comprenderla. ci sono esperienze, pero`, su cui le parole non hanno presa: si puo` solo "soffrirle" una seconda volta sulla propria pelle. i criminali siberiani le loro vite se le portano addosso, incise dalla mano esperta del kol`sik: sacerdote e custode della tradizione, il tatuatore e` l`unico a comprendere fino in fondo la lingua arcana dei simboli. ma i tatuaggi, mentre raccontano delle storie, ne creano altre: generano incontri ed equivoci, stabiliscono legami, decidono, a volte, della vita e della morte. ed e` attraverso questo vortice di storie che nicolai lilin ci conduce dentro la tradizione dei "marchi" siberiani. sei racconti diversissimi - comici o disperati, violenti, romantici, rocamboleschi - nei quali ritroviamo alcuni dei personaggi memorabili di "educazione siberiana" la banda di minorenni capitanata da gagarin, il colossale mei, nonno boris e gli altri vecchi fuorilegge di fiume basso - e ne incontriamo di nuovi: oliva, che spara come un sicario e si porta sempre appresso la foto di una donna; styopka con il suo amore impossibile; pelmen, che paghera` caro un tatuaggio sbagliato nel posto sbagliato; e ancora kievskij, criminale di seme nero; il vecchio hippy batterista in perenne lotta con una direttrice dittatoriale; il terribile treno e la virginale cristina. a fare da filo rosso, c`e` la voce inconfondibile di nicolai "kolima" e la storia della sua formazione da tatuato.

un cappotto smarrito, un biglietto con una scritta sinistra, un elenco da decifrare e, infine, un omicidio. ma dietro a uno dei casi piu` complicati per armand gamache e la sua squadra, si nasconde qualcosa di ben piu` inquietante e minaccioso di un delitto. una serie di telefonate squarcia la quiete di una calda mattina di meta` d`agosto: qualcuno e` riuscito a rintracciare armand gamache, capo della omicidi della surete`, mentre siede con la moglie nel giardino sul retro della loro casa. armand, che si rifiuta di rispondere, sa perfettamente chi lo sta cercando. ma quella chiamata e` solo il primo, inquietante, segnale di una sequenza di eventi che stravolge l`estate della piccola comunita` di three pines e che culmina in un`agghiacciante scoperta. determinato a scovare il responsabile di quegli episodi, gamache dovra` intraprendere una caccia all`uomo che lo portera` oltre i confini del quebec, sulle tracce di un`entita` imprevedibile. se non dovesse riuscire a catturarla, le conseguenze per tutta la regione sarebbero disastrose.

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