Nuova edizione in vinile, 180 grammi, stampa Eu. Edizione 2021..
i saggi qui riuniti, apparsi originariamente in riviste oggi di difficile reperimento, coprono un arco temporale che abbraccia l`intero periodo creativo di gue`non, dal 1909 al 1950. la visione metafisica di gue`non appare gia` compiuta fin dal primo saggio sul demiurgo - pubblicato a ventitre` anni -, in cui egli affronta il millenario quesito "unde malum?", rispondendo con la disinvoltura e la meticolosita` di chi svolga una dimostrazione di cio` che dovrebbe risultare a tutti ovvio, o perlomeno facilmente desumibile da alcune nozioni universali di immediata evidenza, quali l`infinito, l`essere e il non-essere, il manifestato e il non-manifestato, l`unita` e la molteplicita`. e fedele a quella visione, incentrata sugli assiomi che nelle civilta` tradizionali definiscono l`ordine del mondo e il percorso iniziatico di realizzazione spirituale, gue`non nei quarant`anni successivi si adopera instancabilmente a rettificare le confusioni di pensiero e le aberrazioni terminologiche che vede diffondersi nel mondo moderno, chiarificando con puntiglio i rapporti fra monoteismo e angelologia, il significato delle idee platoniche, la distinzione fra spirito e intelletto, le valenze metafisiche della produzione dei numeri e della notazione matematica.
"ecco il tempo degli assassini" e` il rintocco che chiude mattinata d`ebbrezza nelle "illuminazioni" di rimbaud. ed e` la frase che intitola, con una polivalenza di significati, della quale rimbaud e` solo in parte responsabile, questo saggio scritto da miller per il centenario della nascita del poeta. la normale richiesta del lettore di cose critiche, quella di imparare a leggere meglio un artista, vi e` notevolmente soddisfatta: in queste pagine si vede, raffigurato con spavalda icastica, a volte anche settaria, chi sia stato rimbaud, per quale vocazione e destino per quale intreccio di circostanze personali e concause legate al suo tempo egli abbia dovuto scrivere cio` che ha scritto." (giacomo debenedetti)
con il quartetto di Ronnie Cuber
tra i prefabbricati del demo, c`e` una casa che non e` uguale a tutte le altre. ha quattro stanze, una per i genitori, una per la sorella, una per il fratello e una per i cadaveri. e qui che lei, la sorella, una ragazzina di dieci anni, deve combattere con i mostri che la circondano: suo padre, violento e rivoltante, sua madre, inconsistente come un`ameba. e poi ci sono gli animali impagliati che abitano nella , frutto della forsennata passione paterna per la caccia, quasi animati da vita propria. tutto nello squallore del demo sembra trasformarsi in una feroce mattanza, persino l`abitudine di prendere un gelato dal carretto che suona il valzer dei fiori. e questa violenza penetra in gilles, il fratellino adorato, e lo trasforma: la sua testa si riempie di e la dolcezza di sua sorella non riesce piu` a riscaldarlo. ma lei non cede: con un`ostinazione incrollabile, fa appello a tutte le sue energie per salvarlo, non importa a che prezzo. un romanzo potente e delicato sulla forza e sulla resistenza di una donna, che e` gia` tale anche se e` poco piu` di una bambina.
"voltiamo decisamente pagina" e` il settimo numero di cose spiegate bene, la rivista di carta del post realizzata in collaborazione con iperborea. molte cose stanno cambiando nel giornalismo, nei giornali, e anche nei lettori: e` un periodo intenso e critico per l`informazione italiana e mondiale, presa in mezzo tra un ruolo che non e` mai stato cosi` prezioso per il funzionamento e la crescita delle democrazie e un inizio di secolo che ne ha scompigliato la sostenibilita` economica. capire come