Nuovo album per il leggendario chitarrista della Gulf Coast. Walker, uno dei bluesman più esperti in circolazione, è in grado di offrire ancora grande musica. Considerato dalla rivista Guitar Player uno dei dieci grandi chitarristi blues in attività.
Conor Oberst, leader dei Bright Eyes, questa volta firma un disco con il suo nome. Bello, fiero e diretto il disco rivela le radici dell'autore: dal folk alla musica irlandese, da Dylan a Cohen, e mette sul piatto una serie di canzoni magnifiche.
Sicuramente uno dei dischi più importanti dell'anno
bambini di nove o dieci anni affermano di sentirsi "stressati" e spesso viene loro diagnosticato uno stato di depressione o di trauma. delusioni quotidiane - un rifiuto, un insuccesso, il sentirsi ignorati - vengono visti come una minaccia all`autostima. sempre piu` si incoraggiano le persone a vedersi come impotenti e insicure e a esternare la propria fragilita` interiore. esempi estremi li vediamo sullo schermo televisivo negli innumerevoli reality e talk show o nelle esibizioni da parte di uomini politici della propria umana debolezza. questo nuovo conformismo emotivo e` per furedi una forma di gestione sociale, un governo delle anime piu` sottile e pervasivo di quanto le religioni e le ideologie del passato siano mai riuscite a fare.
questo di barbagallo e` l`unico libro che ricostruisce, in forma compiuta, la storia della camorra negli ultimi venti anni. si avvale di un materiale prezioso: i verbali degli interrogatori dei pentiti che hanno consentito di ricostruire le dinamiche interne ai vari clan, i rapporti con cosa nostra, le ambigue relazioni con gli apparati politici ed economici del paese.
C'è grande attesa per questo disco dei Dream Syndicate, il quinto album, trenta anni dopo lo scioglimento della storica formazione californiana, capitanata da Steve Wynn. Il nuovo disco della band conferma la forza espressiva del gruppo ( tre sono membri originali, su quattro) e non delude assolutamente le attese. Rock chitarristico, con influenze psichedeliche, decisamente elettrico. Ballate estese, grondanti di chitarre, con le voci in primo piano e le chitarre subito dietro a creare un fantastico wall of sound. Canzoni come la lunga title track, Filter Me Through You, Glide, Kendra's Dream, The Circle sono pronte ad entrare nella storia, non solo della band.
Nuova edizione in vinile, rimasterizzata 2017. Neil Young Archives. Limited edition, stampa EU, vinile 180 grammi
Il nuovo disco di John Prine, composto da dieci canzoni nuove di zecca, è il primo album ( con canzoni composte per l'occasione ) dopo lo splendido Fair and Square del 2005. Prine, in gran forma ( a livello vocale e come autore), con la produzione di Dave Cobb, ci regala un disco di assoluta qualità. Grande musica, canzoni piene di forza espressiva e di ironia, bozzetti d'autore, piccole storie di provincia. In queste dieci canzoni c'è il John Prine migliore, quello che amiamo di più, quello che, da un mucchio di anni a questa parte, è in grado di fare sempre grande musica. La semplicità della sue composzioni, la forza delle melodie, l'ironia di certe canzoni sono solo alcuni dei punti di forza di questo musicista che molte testate d'oltre oceano hanno definito America's Greatest Living Songwriter. Imperdibile.
messa per la prima volta in scena sul palcoscenico del teatro sant`angelo a venezia nel 1753, "la locandiera" piacque subito molto, anche se forse non riusci` ad affascinare del tutto il pubblico del tempo. originale, spiazzante, giocata su una storia d`amore che non si sviluppa secondo gli schemi consueti, ma anzi li rovescia in un gioco di imprevisti, "la locandiera" era probabilmente troppo "moderna", troppo audace per la sua epoca. piu` che una vicenda sentimentale, il commediografo veneziano aveva infatti scritto una storia sull`egoismo e sulla forza di carattere, magnificamente rappresentati nella seducente e sicura mirandolina, civetta e donna d`affari, indimenticabile e luminoso esempio di un eterno femminino davanti al quale devono crollare tutte le difese degli uomini, anche e soprattutto di quelli che fanno sfoggio di un`esasperata misoginia. postfazione di giorgio strehler.
Jeremiah Johnson è di St. Louis ma ha, indubbiamente, sangue sudista nelle vene. Il suo sound, essenziale, chitarristico, robusto, mischia classico blues e venature sudiste, molto pronunciate. Sopratutto in questo disco che è, almeno, il sesto della sua carriera. E, al tempo stesso, pur avendo un suono solido ed equilibrato. Johnson cura molto anche la scrittura, come dimostra questo album. Il Mississippi River Blues, un tocco di country, robuste dosi di southern sound, si riflettono alla perfezione in canzoni come 68 Coupe Deville, Ball and Chain, Young and Blind The Squeeze, Hot Blooded Love, The Band. E poi nel disco ci sono ospiti del valore di Victor Wainwright e Brandon Santini. Annotatevi il suo nome: Jeremiah Johnson.