


riconsiderare l`esperienza comunista non significa per schiavone dimenticare il significato storico e teorico di quella "formazione" alla politica che ha segnato diverse generazioni nel mondo intero. il percorso dell`autore e` duplice. da un lato si propone di rivisitare i capisaldi del pensiero marxista, dall`altro analizza l`evoluzione della sua forma-partito. protagonista del libro e` anzitutto il partito comunista italiano: la sua fisionomia ricorda negli anni del dopoguerra piu` un "esercito accampato in territorio nemico" che un luogo di democrazia. ma le sue aperture sulla societa`, rigenerata dalla fine del fascismo e dalla ripresa economica, ne fanno un ambito privilegiato di partecipazione civile ed etica.

per molti secoli il medio oriente e` stato una vera e propria "culla di civilta`", all`avanguardia nelle scienze e nelle arti, e assolutamente dominante sul piano politico e militare. ma questo predominio lentamente e` passato all`occidente, prima sui campi di battaglia, poi nel commercio. lewis descrive i rapporti tra occidente e oriente tra il xviii e il xx secolo e offre il ritratto di una civilta` al tramonto, di una societa` che si interroga sui motivi del proprio declino.




