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contro una diffusa letteratura che identifica in loos l`antesignano assoluto dell`architettura funzionalista, una lettura della poetica e delle opere dell`architetto che riscopre l`equilibrio tra la ricerca della modernita` e il recupero della memoria del passato.

in questo breve libretto l`autore tenta una nuova via: penetrare il segreto della personalita` di matilde, mettersi in sintonia con i moti del suo animo e restituirne la complessita`. nella evocazione di fumagalli, matilde, che fu una delle donne piu` potenti e guerriere del medioevo, appare come una donna malinconica e sola, spinta a forza dagli eventi e dalla sua propria devozione a farsi paladina del papa contro l`imperatore, ma in realta` presa dal miraggio tutto medievale della secessione dal mondo, della vita contemplativa, del convento.

la religione, la politica, la liberta`, la tolleranza e la scienza viste dal piu` spietato pensatore dell`illuminismo. una serie di testi che, partendo dall`esame della situazione politica inglese, arrivano a comporre una delle piu` compiute manifestazioni della filosofia del xviii secolo.

jasper gwyn e` uno scrittore. vive a londra e verosimilmente e` un uomo che ama la vita. tutt`a un tratto ha voglia di smettere. forse di smettere di scrivere, ma la sua non e` la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. jasper gwyn sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo di una magia. gli fa da spalla, da complice, da assistente una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente diventa il mistero di mr gwyn. alessandro baricco entra nelle simmetrie segrete di questo mistero con il passo sicuro e sciolto di chi sa e ama i sentieri che percorre. muove due formidabili personaggi che a meta` romanzo si passano il testimone, e se a mr gwyn tocca mischiare le carte del mistero, la ragazza ha il compito di ricomporne la sequenza per arrivare a una ardita e luminosa evidenza.

la forza creatrice dei secoli tra il x e il xiii e` all`origine di molte delle innovazioni tipiche del mondo in cui viviamo: dalla nascita della citta` all`affermarsi di un nuovo modo di trasmettere il sapere e di studiare, legato alle universita`; al tempo stesso, nuove tecniche vengono allora messe in opera e "si fanno strada nuovi atteggiamenti nei confronti del tempo, del denaro, del lavoro, della famiglia". caratteristica dell`attivita` storiografica di le goff e` proprio la capacita` di tendere a una visione del passato che ce lo ripresenti al di la` degli schemi che irrigidiscono e isolano solo taluni fenomeni. lo studioso francese pensa che tale impostazione sia particolarmente necessaria per un`epoca e una societa` che forse piu` di ogni altra hanno sentito l`esigenza di una vita totalitaria. in questo modo ci troviamo davanti a una grande lezione di storia, che ci mostra nelle loro profonde interdipendenze i vari atteggiamenti degli uomini.

con "candido" pubblicato simultaneamente nel 1759 a parigi, londra e amsterdam, voltaire portava a perfezione il nuovo genere letterario da lui creato, quel `conte philosophique` la cui caratteristica essenziale risiede nella tensione dialettica tra allusione ideologica e illusione narrativa. le convulse e mirabolanti avventure di candido offrono alla scintillante, ironica e incisiva penna di voltaire l`opportunita` di dimostrare la vanita` dell`ottimismo razionalista leibniziano e della teoria del migliore dei mondi possibili. e il lettore di ieri, come quello di oggi, preso dal frenetico ritmo narrativo cede all`incantesimo e si rende partecipe del sottile e intelligente gioco con il quale la consumata maestria dell`"ultimo degli scrittori felici" (barthes) lo induce a passare velocemente dall`arbitrio narrativo alla meditazione filosofica. introduzione di giuseppe galasso.

questa e` una storia che comincia una sera a cena, quando libero marsell, dodicenne, intuisce come si puo` imparare ad amare. la famiglia si e` da poco trasferita a parigi. la madre ha iniziato a tradire il padre. questa e` la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell`immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della citta`. avverte prima con le antenne dell`infanzia, poi con le urgenze della maturita`, il generoso e confidente mondo delle donne. le grand libero`, cosi` lo chiama marie, bibliotecaria del iv arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine, e` pronto a conoscere la perdita di se` nel sesso e nell`amore. lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. quando quella passione si strappa, per libero e` tempo di cambiare. da parigi a milano, dallo straniero di camus al deserto dei tartari di buzzati, dai deux magots, caffe` esistenzialista, all`osteria di giorgio sui navigli, da lunette alle "trentun tacche" delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di liberta`, al sentimento per anna.

il libro si propone di approfondire l`analisi della crisi della liberta` italiana nel cinquecento, individuandone le cause nell`organizzazione del potere politico. il carattere monografico della ricerca si riflette nel piu` generale problema della crisi italiana del cinquecento e nell`affermarsi di una coscienza nobiliare che per due secoli improntera` di se` la societa` italiana.

romanzo in versi, "l`angel" (1994), e al tempo stesso poema che, partendo dalla viva esperienza dell`autore, ci porta nei rivoli della storia attraverso un fitto succedersi di vicende. come scrisse cesare segre nel risvolto della prima edizione, , dove il mito dell`angelo caduto, nella sua nostalgia di paradiso, spazia in una realta` mista di amore e dolore, di follia e di passione, anche politica, riportandoci a contatto con eventi che hanno segnato e ferito il cammino del nostro paese, a partire dagli anni trenta. realistico e fantastico insieme, franco loi giunge alla poesia utilizzando i piu` vari elementi dell`esperienza e realizzando un organismo testuale coeso e al contempo di grande varieta` interna, muovendo la sua estrosa vitalita` nel racconto condotto in lingue diverse, a seconda delle circostanze e dell`ambientazione. e dunque nel milanese, sempre centrale nella sua opera, ma loi trova modo di articolare il suo procedere anche in italiano, e poi nel genovese, nel colornese, nel romanesco, in un aperto gioco di felici contaminazioni sorretto da un`energia espressiva e da una carica progettuale interna di insolita forza e capace di coinvolgere il lettore a ogni passaggio. loi accompagna il poema con una serie di note e capitoli di autocommento che danno ulteriore risalto di idee al quadro complessivo de "l`angel" e che, con il passare dei decenni, ne accrescono il valore e l`imprescindibile sostanza culturale, e la sempre piu` evidente e inconfondibile identita` di classico della nostra letteratura del novecento.

pubblicate per la prima volta nel 1884, queste dodici novelle causarono a strindberg un clamoroso processo per blasfemia, dal quale usci` avventurosamente assolto, ma intimamente distrutto.

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