




Jascha Heifetz (1900-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un’impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un’ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento.

all`arena di verona e allo sferisterio di macerata, tra i piu` famosi e celebrati teatri all`aperto del mondo, claudio orazi dedica una riflessione sulla creativita` della scena contemporanea nel teatro d`opera. con il contributo del critico musicale enrico girardi, e gli interventi dei registi henning brockhaus, denis krief e graham vick e un affascinante apparato fotografico, il libro ripercorre l`ideazione artistica ed i progetti registici e scenografici di alcune produzioni operistiche che hanno configurato una "nuova stagione" per i teatri musicali all`aperto, luoghi capaci di conservare il senso primigenio di theatron, con le rinnovate pulsioni dell`uomo contemporaneo. certa concentrazione magnetica ed enigmatica di queste assemblee teatrali, composte da migliaia di spettatori, si discioglie nella visione istantanea dei nuovi segni dell`opera. come autentici fantasmi appaiono i riflessi dello specchio e la bambola-feticcio per violetta, il mare di lucia su di un telo, il vascello di rigoletto sul fiume sospeso nel vuoto, la sfera nera come meteorite per turandot, l`incombente montagna rosso sangue di butterfly, l`albero di ulivo per il mondo arcaico di cavalleria. ed ancora, il volto dell`angelo innalzato su floria tosca, il giardino dell`amore per figaro, la ferrigna biblioteca-prigione-nave di nabucco. il resto sono pietre come sedili, montagne di carne, un aereo stilizzato che squarcia la notte sull`oceano e le mille immagini-pensieri di giacomo che risalgono in superficie come da un acheronte della memoria. si tratta di "nuovi segni" inclini al linguaggio interdisciplinare, capaci di scolpire le pietre ed i muri degli antichi monumentali teatri, ove attraverso lo sguardo riflesso del pubblico con la scena si rigenera l`antico rito collettivo del teatro. oggi con nuove immagini l`ideatore e` in cammino verso altri siti, progetti e avventure. tra i capitelli in pietra degli antichi monasteri, dentro le grandi basiliche, negli ampi spazi dei teatri greco-roma

questo saggio vuol essere una sintesi di quanto le neuroscienze offrono costantemente alla nostra attenzione sull`affascinante rapporto musica-cervello. l`esplorazione di un percorso millenario che dal mito conduce alla scienza e` una sfida che abbiamo cercato di affrontare con umilta` e amore. l`amore che deriva da una semplice e provvidenziale consuetudine: l`ascolto! i numerosi approfonditi studi funzionali, corredati da splendide neuroimmagini, hanno modificato profondamente negli ultimi 20 anni l`approccio ad un tema che la ricerca oggi puo` condurre con una strumentazione sempre piu` sofisticata. ugualmente la musicoterapia, anche se con difficolta`, si va affermando come accettata terapia di supporto, mentre gia` novalis asseriva: "ogni malattia ha una soluzione musicale. maggiore e` il talento musicale del medico, tanto piu` breve e completa e` la soluzione". di tutto cio` viene offerta in queste pagine una documentata esplorazione, frutto di una allegata ricerca bibliografica che puo` rappresentare il punto di partenza per ulteriori approfondimenti.