"il fascino di una bella persona o di un bel posto e` diretto, immediato... tuttavia il concetto in se` di bellezza e` elusivo. e difficile dire che cos`e` la bellezza o perche` per noi e` importante. qual e` il suo mistero? qual e` il suo potere?". a partire da tali interrogativi john armstrong ci guida in un viaggio fra i maggiori artisti di ogni tempo che, con le loro opere e le loro riflessioni, hanno cercato di trovare delle risposte. sulla base di esempi concreti, quali una villa palladiana, un brano musicale, un dipinto o uno scrittoio in stile, l`autore si collega alle idee di bello disposte su un amplissimo arco cronologico che da plotino arriva a kant, winckelmann, heine, ruskin, fino a barthes. in quest`analisi lucida e, a tratti, quasi lirica john armstrong mira a farci raggiungere un atteggiamento piu` consapevole nei confronti della bellezza e della felicita`: l`essere in grado di riconoscere e comprendere il bello nella realta` in cui siamo immersi quotidianamente, sostiene l`autore, rende migliore e piu` profondo il godimento della nostra esistenza.
orson welles fece il suo ingresso a hollywood nel 1939, l`anno successivo inizio` a lavorare a "quarto potere". questo libro ne ripercorre le fasi di lavorazione, dalla stesura della sceneggiatura alle riprese, dalla fotografia alla scenografia, dall`uscita in sala alla fortuna critica. dal racconto emergono, accanto a welles, tutti coloro che con lui collaborarono alla riuscita dell`operazione e il cui apporto risulto` fondamentale se non imprescindibile, componendo un imponente affresco di uno dei capitoli piu` interessanti della storia del cinema.
per descrivere una societa` giusta, che preveda il pluralismo dei valori, il confronto e la diversita`, non servono molte parole. salvatore veca ne ha scelte dodici, sufficienti a delimitarne i confini e a stabilirne i punti fermi. termini - quali liberta` e giustizia, democrazia e laicita`, tolleranza e rispetto - che denotano anche principi fondamentali, ai quali si ispirano le nostre scelte politiche oltre che morali. oggi siamo sollecitati da questioni finora sconosciute o rimaste in ombra, che mettono in discussione i nostri tradizionali quadri di riferimento, suscitando a volte scontri e polemiche: i problemi del multiculturalismo; i dubbi, sorti come effetti del progresso scientifico, riguardanti il nascere, il morire e l`applicazione di tecniche nuove nei processi della vita; l`esigenza di ripensare regole, diritti e istituzioni stabilite localmente, nell`ambito delle nazioni. nei momenti critici, quando i criteri del giudizio sul giusto e sull`ingiusto risultano incerti, quando i concetti appaiono confusi il richiamo a definizioni rigorose e ad analisi coerenti e` un buon punto di partenza per rinforzare la nostra consapevolezza di cittadini. queste riflessioni, che si muovono sul piano della filosofia per interpretare e discutere i nodi politici della convivenza, costituiscono un esercizio irrinunciabile per chi e` convinto che la democrazia richieda una costante opera di manutenzione e che la riflessione filosofica debba individuare i tratti di un mondo piu` degno di essere abitato.
"danzatore" e "attore" sono termini che evocano tradizioni e istituzioni teatrali, culture e contesti diversi. individuando momenti storici di particolare rilievo - dal ballet d`action di noverre al tanztheater di pina bausch - si pone la questione della separazione fra teatro e danza, accogliendo la sfida di artisti nella ricerca ancora viva di "cio` che muove gli uomini e non il modo in cui si muovono". partendo dalla premessa del bel danzare e dell`imitazione della natura nel xviii secolo e della pantomima nel balletto ottocentesco, si sottolineano accanto a stili e codici il gesto e l`espressione. nel panorama europeo del novecento - dove si intrecciano ricerche ed esperienze tra movimento e azione - si evidenzia la centralita` del pensiero-in-movimento di laban e la trascendenza di nizinskij. questa antologia, suddivisa in quattro parti, alterna studi storici e teorici a biografie e interviste, in una rilettura destinata non solo agli studenti universitari e ai danzatori ma a coloro che intendono confrontarsi con una delle tematiche scottanti nel mondo del teatro.
una volta lo chiamavano mies van der johnson, a sottolineare allora l`assoluta fedelta` del johnson storico e architetto debuttante a mies van der rohe, il profeta dello stile internazionale. era l`epoca in cui philip johnson scriveva: "un palazzo per uffici non avra` mai l`aspetto di una chiesa gotica", frase che appare ben strana in bocca al futuro progettista di pinnacoli in vetro e acciaio nelle citta` di mezza america. questa raccolta degli scritti di philip johnson e` piena di simili sorprese, ma e` soprattutto la cronaca militante di oltre cinquant`anni di architettura, dagli albori modernisti sino all`avvento del postmoderno, anche se per se` johnson ha sempre preferito l`etichetta di "eclettico funzionale".
il titolo del libro riprende una frase che descrive la complessa personalita` dei fulbe del mali: "i fulbe sono un miscuglio sorprendente: fiume bianco al paese delle acque nere, fiume nero al paese delle acque bianche; gente enigmatica che dei vortici di vento lunatico hanno trasportato da levante e sparso dappertutto da est a ovest". e questi fulbe che vengono da oriente hanno portato in mali un partimonio vasto e profondo di tradizioni e di miti. in kaydara, racconto iniziatico fulbe trascritto e tradotto in francese dal fulfulde`, lingua tradizionale dei fulbe, da amadou hampa`te` bo ritroviamo le tracce di` questa ricca tradizione simbolica e archetipica, nike morganti, che ha curato l`edizione italiana del libro di a. h. ba, completa qui con un commento ampio e approfondito le tematiche complesse di questo racconto, spiegando i molteplici riferimenti impliciti, le simbologie nascoste e mette in luce le profonde connessioni che la visione sacra maliana ha con la tradizione spirituale europea.
nell`immaginazione popolare le isole dei caraibi si stagliano come luoghi al di fuori del tempo, terre senza storia che hanno in qualche modo eluso il confronto con la modernita`. haiti e` considerata per certi versi intrappolata in un ciclo senza scampo di violenza e instabilita`, cuba come un esperimento politico fermo agli anni cinquanta, la giamaica come una terra di consumatori di canapa indiana e rastafariani senza intraprendenza sociale ed economica, e molte altre isole come anonimi e idilliaci paradisi turistici. l`idea con la quale gran parte dei turisti si avvicina a questa regione del mondo e` quella di una fuga dalle fatiche della civilta`. alejandra bronfman dimostra come la verita` sia esattamente opposta: i caraibi sono sempre stati profondamente connessi alla storia, alle inquietudini e alle trasformazioni del resto del mondo. dal commercio della droga, al business turistico, ai problemi dell`informazione, fino alle lotte politiche piu` accese, queste isole partecipano appieno alla storia politica globale del presente e si mantengono in un costante stato di estrema mobilita` sociale ed economica. "isole in movimento" non e` solo un libro di storia contemporanea, ma un invito alla revisione di molti dei pregiudizi nei confronti di una delle aree del pianeta piu` frequentate turisticamente e meno capite dal punto di vista socio-politico e umano.
"la prima fase potremmo chiamarla fede emotiva. la seconda potremmo chiamarla fede metafisica. la terza, disillusione assoluta. la quarta, comprensione estetica". difficile immaginare che queste parole siano state pronunciate nel 1924 sul piccolo palco di un albergo newyorkese, dove ad assistere powys nella sua orazione c`era una celebre attrice di vaudeville. ma con powys l`immaginazione corrente e` sempre destinata a rimanere in difetto.
di tutti i libri di anna politkovskaja, questo, uscito dopo il suo assassinio, e` il piu` tragico e potente: ci dice infatti il perche` di un destino, consenten di leggere in successione le cronache che nel tempo hanno decretato la fine di una vita. gli articoli sono stati raccolti grazie al lavoro appassionato dei giornalisti di "novaja gazeta", dei figli e della sorella di anna politkovskaj ne e` uscito un documento dove testi pubblicati e altri ancora inediti o incomp promemoria personali e testimonianze confluiscono in una sorta di ininterrotto reportage sulla russia contemporanea, dall`ottobre 1999 a fine settembre 2006, pochi giorni prima della morte avvenuta il 7 ottobre nell`androne di casa per mano di un killer. il 19 febbraio 2009 un tribunale moscovita ha assolto i tre imputati del delitto, ma il 25 giugno la corte suprema ha annullato "per significative violazioni procedurali" la sentenza di assoluzione. il processo dunque si rifara`. per anna politkovskaja l`unico giornalismo possibile era un giornalismo "sanitario" - cosi` lei lo definiva -, teso a proclamare una verita` che si imprime nella memoria anche grazie al vigore dello stile, al senso dello humour, all`alta percettivita` nello scandagliare l`anima di vincitori e vinti. il campo di indagine e` vastissimo, ma qui gli scenari gia` delineati nei libri precedenti vengono ripercorsi con nuovi dettagli e approfondimenti rivelatori.
"improvvisamente il cielo diventa nero ... e subito dopo la tempesta aggredisce con violenza terrorizzante la carovana. enormi vortici di sabbia mista a sassi sono sollevati in aria e turbinando colpiscono uomini e bestie. l`oscurita` aumenta e strani schianti risuonano fra i ruggiti e gli ululati della bufera ... e` un fenomeno che sembra lo scatenarsi dell`inferno". il deserto del taklamakan, nel turkestan cinese, e` ancora oggi una meta sconsigliata dalle agenzie turistiche, e per secoli, dal graduale abbandono della via della seta in poi, e` rimasto uno dei luoghi meno attraversati del pianeta. finche` all`inizio del novecento, quasi all`improvviso, alcuni fra i migliori - e piu` visionari - studiosi di cose antiche hanno deciso, tutti insieme, di partire alla scoperta delle civilta` che si dicevano sepolte, e intatte, sotto la sabbia. in questo libro, peter hopkirk racconta la storia, ancora una volta semisconosciuta ed emozionante, di come un gruppo di uomini quasi troppo adatti alla parte - per rendersene conto, basta guardare i ritratti di le coq, di aurel stein o di paul pelliot che corredano il volume abbiano sfidato e sconfitto il caldo rovente, il gelo mortale, le tribu` ostili, e persino i demoni che la leggenda voleva a guardia dei tesori disseminati sulla via della seta. il risultato e` una cronaca accurata e fedele che trasuda, quasi involontariamente, romanzesco ed esotismo.
nonostante l`onnipresenza della pubblicita`, conosciamo ben poco i suoi meccanismi di funzionamento e ben poco sappiamo della "cultura promozionale" in cui siamo immersi. codeluppi passa in rassegna i vari aspetti della pubblicita`: la sua storia, il suo ruolo sociale, il suo linguaggio, i diversi stili. un ritratto a tutto tondo di questa forma di comunicazione che, a volte deformandola, riflette la societa` attuale.
il mercante di tver` afanasij nikitin, recatosi in oriente nel 1466 quasi come rappresentante della nuova russia di ivan iii, e` costretto, in seguito ad alcune disavventure, a migrare per anni tra persia, india e arabia. il suo viaggio, pur non essendo in diretto rapporto con i grandi avvenimenti del xv secolo, e` per molti aspetti un segno del mutamento in atto nella societa` russa del tempo. cio` vale anche per il linguaggio di nikitin, che nella sua struttura anticipa sensibilmente quello moderno; tra l`altro egli ricorre a un miscuglio di parlate orientali quando le sue notazioni sconfinano nel morboso o nel proibito. il diario di quest`uomo semplice e` anche uno spiraglio sulla sua coscienza, sul suo anelito religioso e sulle sue angosce di peccatore. significativamente, il viaggio termina con una preghiera, che riproduce in cirillico le parole del corano. nikitin non si limita a informare, ma racconta e rivela.
se l`11 settembre aveva unito gli americani tra loro e intorno al loro presidente e, rivelando un`america fragile e vulnerabile, aveva suscitato la solidarieta` degli alleati occidentali, il seguito degli eventi e` stato molto diverso. l`america si presenta piu` isolata, temuta e perfino odiata, piu` divisa al suo interno. le scelte di politica estera, l`unilateralismo e il neoimperialismo costituiscono la cifra dell`"eccezione americana", teorizzata da tocqueville, ma certamente accentuata negli ultimi anni dall`influenza esercitata da un esiguo gruppo di opinionisti e teorici: i neoconservatori, venticinque persone collocate in posizioni cruciali dell`amministrazione bush che hanno esercitato un peso importantissimo sui destini del mondo intero.
conosciamo tutti il ruolo delle lobbies? quali interessi rappresentano oltre ai poteri forti a cui sono associate? hanno un ruolo in democrazia o vanno considerate, come lo sono state a lungo, causa di pervertimento della volonta` popolare? il dibattito corrrente non aiuta molto: tende a chiudere il discorso con condanne che impediscono di vedere molti lati del problema. nelle pagine che seguono non c`e` partito preso ne` a favore ne` contro.
per quarant`anni, dal 1901 al 1943, benedetto croce e giovanni laterza hanno intrattenuto una corrispondenza che attesta la complessita` di un rapporto divenuto una profonda intesa intellettuale e un`autentica amicizia. questo volume copre il periodo che va dal primo incontro, avvenuto a napoli nel dicembre 1901, al 1910. attraverso il dialogo tra il filosofo e l`editore, emergono le problematiche inerenti la genesi e l`evoluzione di alcune tra le piu` importanti collane della casa editrice: si riconfigura la "biblioteca di cultura moderna", nascono i "classici della filosofia moderna", gli "scrittori d`italia" e croce stesso da` inizio alla pubblicazione delle proprie opere con laterza. un volume curato dall`istituto italiano per gli studi storici.
"rousseau politico e` particolarmente vivo appunto perche`, rovesciando la particolarita` della `politica` nella totalita` della `filosofia` dimostra che la costruzione della citta` importa la consapevolezza di tutti i problemi dell`uomo: impone "il prezzo della verita`", ossia una presa di posizione su tutto il problema della condizione e del significato dell`uomo e della sua storia nella realta`." (dall`introduzione di eugenio garin).
il volume analizza il problema della droga e delle misure adottate dai paesi europei per "ridurre il danno". di riduzione del danno si comincia a parlare negli anni ottanta, a fronte dell`espandersi dell`infezione hiv, quale strategia di difesa della salute dei tossicodipendenti. grazia zuffa ci aggiorna sulle varie applicazioni che essa ha avuto a seconda degli orientamenti di ogni paese: il dibattito italiano, l`esperienza inglese, la scelta di tolleranza verso le droghe leggere dell`olanda, la somministrazione di eroina terapeutica in svizzera. la riduzione del danno comporta un riequilibrio tra le politiche penali e proibizionistiche e quelle sociali. riequilibrio che puo` avere tappe e soluzioni intermedie.
francesco ingrao e` un mazziniano, ha combattuto con garibaldi durante la iii guerra d`indipendenza e nel 1868, dopo un`insurrezione fallita, e` costretto a fuggire dalla sicilia e a rifugiarsi nello stato pontificio. il volume e` stato scritto nel 1876 e trae occasione dalla caduta della destra e dalla vittoria delle sinistre con de pretis. si tratta di un`indagine sull`italia di fine secolo, con uno sguardo attento ai fattori sociali e con proposte di riforma, prima di tutto riguardo alla condizione della donna. con un saggio di giuseppe cantarano e un`intervista a pietro ingrao.
l`idea originaria di questo volume - che risaliva allo stesso leonardo sciascia - era quella di raccogliere i risvolti di copertina che lo scrittore siciliano aveva scritto nel corso degli anni per la collana "la memoria" dell`editore sellerio. nel tempo il progetto si e` ampliato e il volume raccoglie oggi tutti gli scritti di sciascia, per lo piu` non firmati e destinati a servire l`attivita` editoriale piu` strettamente produttiva, sempre per l`editore sellerio. oltre ai risvolti, percio`, raccoglie le avvertenze editoriali, i segnalibri, le introduzioni alle varie parti delle antologie.
l`autore, che ha conosciuto il capo del governo sia come presidente del gruppo fininvest sia, piu` da vicino, come editore del giornale, racconta alcune vicende che analizzano il rapporto tra berlusconi e l`informazione. al centro del racconto non e` tanto il conflitto con montanelli conclusosi con l`uscita del direttore dal "suo" giornale, ma quello che viene dopo: l`avventura della voce nei sette mesi del governo berlusconi; l`aggressione di quel governo alla rai "dei professori"; la campagna di demolizione di montanelli come uomo e giornalista; le condanne giudiziarie dell`editore del giornale per violazione del contratto di lavoro; i suoi tentativi di trovare dei direttori di prestigio, ma senza poteri di indirizzo.
cronache e racconti, dati e date, carte segrete e rivelazioni inedite, scene e retroscena di 10 anni di storia italiana smentiscono - senza aggettivi ne` commenti - le bugie e le amnesie del revisionismo ufficiale. interviste con i magistrati del pool e, in appendice, le memorie di francesco saverio borrelli.
il mondo del calcio assomiglia sempre piu al titanic. mentre il transatlantico si avvicina sempre piu pericolosamente agli scogli, a bordo si continua a far festa: tanto la nave e` inaffondabile. questo e` cio` che pensano i dirigenti del calcio che sono anche tra i maggiori imprenditori italiani. il loro ottimismo si basa sui tanti scogli evitati di recente: il doping, gli orologi d?oro agli arbitri, i passaporti falsi, le fidejussioni taroccate, ma, soprattutto, i buchi di bilancio da far rabbrividire. le societa` e i presidenti hanno una grande responsabilita`. hanno cercato e ottenuto un`immensa massa di denaro, piovuta soprattutto dalle televisioni, dalle sponsorizzazioni e dalla pubblicita`, ma l`hanno dilapidata arricchendo i calciatori e i procuratori.
il mondo dell`arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. tuttavia, quando leonardo da vinci scrisse che fra tutti i colori i piu` gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verita` fisica sul cervello visivo. lo visione dall`interno e` il primo tentativo di collegare arte e modalita` di funzionamento del cervello visivo. attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come michelangelo, rembrandt, vermeer, magritte, malevic e picasso, semir zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell`arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell`arte e` strettamente collegata al funzionamento del cervello.
consapevole della responsabilita` che la professione dell`architetto ha nella societa`, will alsop stabilisce un contatto diretto con le comunita` interessate alle sue proposte progettuali. la sua visione architettonica non s`impone come espressione creativa individuale, ma come articolazione visiva e concreta di volonta`, aspirazioni e scelte comunitarie. artista, architetto e urbanista, alsop spesso propone visioni forti e audaci nei suoi progetti che negli ultimi anni si traducono sempre piu` spesso in realta` proprio attraverso un processo democratico di accettazione. negli ultimi dieci anni, alsop ha contribuito a riformulare la modalita` secondo cui gli edifici vengono ideati e progettati attraverso un articolato ricorso ad un lavoro multidisciplinare.
non e` dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l`amore sia ormai impossibile o almeno condannato". cosi` scriveva ele`mire zolla un quarto di secolo prima che la sua teoria della mania amorosa imperniata sulla figura della sposa celeste prendesse forma ne "l`amante invisibile". "chi - domanda zolla - fa zampillare gli alberi della vita? irraggiungibile ma onnipresente, lei, natura sempre mutevole, intelligente in modi a noi preclusi, rigorosa e dissipatrice, che ci impone di fremere di desiderio, di illuderci, e che, se proviamo a disingannarci, ci punisce, in noi non tollera la tiepidezza. in una donna mortale si puo` incarnare, offrendoci la sua pace, che include la trepidazione e il dolore".
in un arco temporale che va dal 1979 al 1981, anno del referendum sull`aborto, si vedono riemergere dall`esperienza viva degli interlocutori gli interrogativi ultimi sul senso e il non senso dell`esistenza umana, sulla natura del cristianesimo, sulla figura di cristo e la sua verificabilita`. nel momento in cui diventano clamorosi i segni di un congedo della societa` da una mentalita` cristiana, non si tratta innanzitutto di aggrapparsi ai "valori", ma di ritornare all`origine: cristo come avvenimento del presente. la fede non e` la sopravvivenza di un`etica, o l`attaccamento nostalgico a un mondo che finisce, bensi` "la certezza di alcune grandi cose". secondo volume della serie "l`equipe".
la sera del 31 ottobre 1926 a bologna, nel pieno delle celebrazioni della rivoluzione fascista, venne sparato a mussolini. un ragazzo, identificato come l`attentatore, viene massacrato: e` anteo zamboni, terzogenito sedicenne di un tipografo gia` anarchico e ora fascista e amico del leader del fascismo bolognese leandro arpinati. l`attentato fa scattare la reazione dei fascisti da strada e fornisce l`esca per la promulgazione delle leggi eccezionali che sanciscono l`instaurazione della dittatura. ma anteo e` un tirannicida, una pedina di un gioco piu` grande di lui, o addirittura la vittima casuale di una violenza di piazza? il volume racconta le molte e contradditorie facce di questo ennesimo mistero italiano.
alan barnard, integrando l`antropologia sociale inglese e l`antropologia culturale americana, ci fornisce un panorama della disciplina che parte dal contributo dei precursori e dei classici (tylor, frazer, malinowski, mauss, le`vi-strauss), affronta le grandi correnti del pensiero antropologico (evoluzionismo, diffusionismo, funzionalismo, approcci marxisti, relativismo, strutturalismo) e infine considera gli sviluppi recenti, soffermandosi in particolare sui punti di contatto con la linguistica, le scienze cognitive, la critica femminista e gli orientamenti postmodernisti.
il volume raccoglie undici storie, vere e documentate, che tentano di dar voce al non detto e all`immaginazione. nella roma papale fra quattro e seicento, la roma della costruzione dello stato della chiesa e poi della controriforma, queste storie rappresentano il rapporto fra il potere e la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti. ma sono anche spaccati della politica e della cultura del tempo: dalle scelte della compagnia di gesu`, a quelle della chiesa sui rapporti con la minoranza ebraica, riflesse nel racconto di marcello ii e alessandro farnese.
la crisi dei regimi comunisti nel 1989-91 ha cambiato radicalmente lo scenario politico mondiale, obbligando l`occidente a riconsiderare il proprio atteggiamento nei confronti dei paesi che aderivano al patto di varsavia. questo volume ricostruisce il percorso che ha portato i paesi est-europei e balcanici ad uscire dal comunismo e la loro lunga transizione alla democrazia, tuttora in corso e lontana dall`aver assicurato una stabilizzazione all`area, che oggi si affaccia alla nuova realta` dell`europa a venticinque. dopo un`introduzione che fornisce il contesto geopolitico e un bilancio delle diverse interpretazioni sulle cause del crollo, l`autore affronta la storia politica dei vari paesi negli anni settanta e ottanta, poi si concentra sull`economia e i suoi problemi, largamente ritenuti i principali responsabili della crisi; descrive quindi il triennio che segno` il tracollo dei regimi comunisti, e termina con un`analisi complessiva della transizione, nella quale emerge in particolare la tragedia della iugoslavia.
publio virgilio marone (70-19 a.c.) e` il poeta latino che piu` di ogni altro ha impresso profonda traccia di se` nella letteratura occidentale dei secoli a venire, da dante a hermann broch. le sue creazioni poetiche - le "bucoliche", le "georgiche" e ancor piu` il suo capolavoro assoluto: l`"eneide" - hanno rappresentato nel tempo un modello di stile per i poeti e una lettura canonica per la classe colta europea. mancavano pero` sinora lavori utili a presentarne la figura e l`opera al di fuori della cerchia degli specialisti. a questo provvede oggi il volume di holzberg, che attraverso un`attenta ricostruzione della vicenda biografica del poeta di mantova, e rileggendo una ricchissima serie di esempi testuali, introduce il lettore al fascino dell`arte di virgilio e al ruolo preminente che questi ebbe nella vita letteraria, politica e sociale dell`eta` augustea.
le radici e il destino dell`europa sono al centro della discussione storica, politica e filosofica. definire i fondamenti della civilta` europea (che e` diversa anche da quella americana) e` un presupposto fondamentale per capire il ruolo e le possibilita` d`azione del vecchio continente all`interno del "nuovo disordine mondiale". steiner affronta la questione evidenziando cinque elementi che caratterizzano la cultura del vecchio continente. primo, i caffe`. secondo, un paesaggio a misura d`uomo. terzo, luoghi carichi dei segni e delle memorie del passato. quarto, citta` figlie della cultura greca e di quella ebraica; infine, una coscienza di se`, individuale, e sociale. prefazione di mario vargas llosa.
nella sua prefazione al volume, che costituisce una biografia del suo compagno e amico, norberto bobbio ricostruisce le diverse matrici politiche e culturali presenti nella formazione di leone ginzburg. in particolare, bobbio sottolinea tutta la fecondita` del rapporto di ginzburg con gobetti. il libro e` diviso in due ampie sezioni di scritti politici e letterari. se nella prima le esigenze autonomistiche e libertarie di gobetti acquistano in ginzburg una prospettiva matura, la presenza gobettiana diviene nella seconda una trama ricca che unisce ricerche letterarie di valore.
"ho assunto un filosofo domato!": e` con queste parole che nei primi anni trenta ha inizio lo straordinario rapporto d`amicizia e collaborazione tra l`americanista antonello gerbi, capo dell`ufficio studi della banca commerciale a milano, e raffaele mattioli, "banchiere-letterato". utilizzando soprattutto gli inediti e i carteggi familiari, l`autore, figlio di antonello gerbi, ricostruisce questo sodalizio attraverso una biografia parallela che vede tra gli "attori" toepliz, luigi einaudi, croce, malagodi, solmi, la malfa, bacchelli, togliatti.
il volume ripercorre le sequenze dello sviluppo italiano attraverso le storie dei suoi protagonisti. il racconto delle vicende di imprenditori noti (da breda, marelli, falck, donegani, a rizzoli, pirelli, agnelli, de benedetti, berlusconi) e meno noti scandisce le fasi di crescita e di crisi, le occasioni colte e quelle mancate che hanno trasformato l`italia da paese prevalentemente agricolo in media potenza industriale.
sin dalle origini dell`islam, costantinopoli aveva rappresentato per i musulmani una preda quanto mai ambita. gia` poco dopo la morte di maometto, alcuni dei suoi seguaci si erano spinti sin sotto le mura della citta`, ma la "seconda roma" aveva sempre resistito a ogni assalto. solo molto piu` tardi, nel 1453, un altro maometto, mehmed ii, il sultano ottomano che portava lo stesso nome del suo profeta, riuscira` a realizzare quell`antico sogno. tursun bey, biografo ufficiale del sovrano, ha scritto una relazione dell`impresa, originariamente intitolata "la storia del padre della conquista". la prosa e` disseminata di versi poetici, l`arte retorica e` spinta ai suoi limiti estremi e la mano di dio aleggia costantemente sull`operato degli uomini, buoni o cattivi.
che cosa e` stato il fascismo? reazione o rivoluzione? in realta` un fenomeno articolato e complesso. contro il regime autoritario e conservatore edificato negli anni venti dal nazionalista alfredo rocco, resiste e si sviluppa il fascismo delle origini (facente capo a giuseppe bottai ma per alcuni versi allo stesso mussolini), rivoluzionario e totalitario, deciso a seppellire la "civilta` borghese" e a fondare la "nuova civilta` fascista", una "terza via" alternativa tanto al liberal-capitalismo quanto al comunismo. paolo buchignani ricostruisce in modo organico la travagliata vicenda del fascismo rivoluzionario fino alla sconfitta finale. un esito che nulla toglie all`importanza e alla pericolosita` di quel sovversivismo in camicia nera, tanto intransigente e totalitario quanto vitale, progettuale, proiettato nel futuro e, di conseguenza, capace di garantire al duce (cui attribuisce la sua stessa volonta` rivoluzionaria) il consenso delle classi lavoratrici e popolari, dei giovani, degli intellettuali. inevitabile il fallimento di un disegno politico che, almeno in parte, andava progressivamente realizzandosi nella seconda meta` degli anni trenta? la trasformazione del fascismo in regime totalitario (e rivoluzionario) e` stata un esperimento interrotto? e si puo` dire che il regime mussoliniano, figlio della prima guerra mondiale, sia stato ucciso dalla seconda? questo studio ffronta questi e altri nodi fondamentali, riaprendo questioni tuttora irrisolte del nostro novecento.
il saggio di paola de`cina lombardi, frutto di numerosi anni di studio, porta un importante contributo alla riflessione sul movimento surrealista in tutti i campi delle arti (pittura, cinema, letteratura), traendo le conclusioni di un dibattito durato almeno cinquant`anni. con la precisione dello storico e la sensibilita` del critico, l`autrice racconta sia gli aspetti teorici del movimento che le esperienze individuali degli artisti, analizzando anche l`eredita` lasciata al panorama artistico odierno e proponendo al lettore il continuo confronto con un ricchissimo apparato iconografico.
il regalo, non richiesto, di un cavallo per la festa dei diciott`anni che nasconde un mistero; il furto di un purosangue ai danni di un disabile; il dilemma di un uomo che ama i cavalli e che ha perduto la passione. tre storie che illuminano di una luce sporca l`universo indistinto delle corse clandestine, l`ultima frontiera dell`ecomafia. tre storie - tragiche, ironiche, commoventi - in cui la sicilia e le sue contrade diventano un grande ippodromo abusivo, senza regole ne` rispetto, dove a vincere e` il cinismo di chi sugli animali specula, di chi li maltratta, di chi li usa senza pieta`.
margherita hack tratta qui un tema di grandissima attualita` accompagnandolo da esperienze personali e citazioni di grandi vegetariani della storia, della letteratura e dell`arte; da plutarco ad einstein, cosi` come lo stesso leonardo da vinci. l`autrice, vegetariana dalla nascita, spiega perche` uccidere gli animali per nutrirsi non e` solo una barbarie ma un danno irreversibile per la salute e l`ambiente
uno dei piu` brillanti fisici della nuova generazione delinea un nuovo, sorprendente approccio allo studio dell`universo, interamente fondato sulla caratteristica piu` ovvia e insieme enigmatica del tempo: il fatto di avere una direzione. ma il dilemma della freccia del tempo non inizia con telescopi giganteschi o potenti acceleratori di particelle. si presenta in cucina ogni volta che rompiamo un uovo in padella: possiamo trasformare l`uovo in una frittata, ma non la frittata in un uovo. eppure, nel bizzarro mondo quantistico, che soggiace agli stessi fenomeni, il tempo e` reversibile, e la catena degli eventi puo` essere percorsa a ritroso. la contraddizione insita in questa semplice, umile rottura di simmetria apre lo spiraglio per arrivare a comprendere i misteri del nostro universo - e di altri ancora. la freccia del tempo puntata risolutamente dal passato al futuro, spiega carroll, deve la sua esistenza a proprieta` dello spazio-tempo che precedono lo stesso big bang questione che non si poneva ai tempi di einstein. a conclusione di un`ampia esplorazione dei risultati e dei problemi della termodinamica, della relativita` e della meccanica quantistica, egli suggerisce dunque che il nostro universo faccia parte di un multiverso, una grande famiglia di mondi, in alcuni dei quali altri esseri umani sperimentano lo scorrere del tempo in direzione opposta, e una diminuzione dell`entropia - il che ci riconduce al grandioso paesaggio cosmico di susskind.
personale e soggettivo per sua natura, virtu` virile che trova nel campo di battaglia la propria "scena originaria" il coraggio e` il luogo in cui rifulge la liberta` di chi sceglie di agire malgrado tutti i rischi che indurrebbero ad agire altrimenti o, semplicemente, a optare per quell`inerzia che, alleata della vilta`, rappresenta uno degli opposti della fortezza. figlio sia dell`audacia incontenibile di achille sia di quella meditata di odisseo, il "coraggio della verita`", come lo chiamava foucault, e` anche l`essenza dell`impresa filosofica e del "dire-di-no" della critica, da socrate a bartleby, da fichte a marcuse: essere contro significa avere il coraggio dell`indocilita` ragionata, della propria dissonanza rispetto all`esistente, ma anche della volonta` di delineare diversamente la morfologia del reale in opposizione alle logiche conservative del potere e al comune pathos adattivo che accetta il mondo non perche` sia buono o giusto in se`, ma perche`, per inerzia, assume che non possa essere altro da quello che e`.
nove protagonisti dell`editoria italiana contemporanea che attendevano di essere studiati in modo organico e completo o non sono stati studiati affatto, per il loro specifico lavoro e ruolo nell`editoria. nove saggi esaustivi e rigorosi sulle loro figure, cui si aggiungono puntuali interventi e preziose testimonianze. una introduzione metodologica sulle ragioni e i sui criteri di un volume che colma vuoti critico-bibliografici, e che fornisce documenti e argomenti alla ricerca e alla riflessione sull`editoria libraria in italia, indicando anche altri percorsi di studio su altri "protagonisti nell`ombra".
come agisce la mindfulness? migliaia di terapeuti utilizzano trattamenti basati su di essa e sono stati direttamente testimoni dell`efficacia di questi interventi su pazienti affetti da ansia, depressione e altri comuni problemi di salute mentale. ma, per molti clinici, i processi psicologici e le funzioni cerebrali che spiegano questi cambiamenti rimangono un mistero e le metodologie in grado di misurare i progressi dei pazienti sono poco definite. il volume presenta una raccolta di contributi scritti da alcuni dei piu` autorevoli ricercatori e terapeuti del settore. ogni autore esamina le variabili che rappresentano i potenziali processi di cambiamento mindfulness, accettazione, compassione di se`, spiritualita` e attenzione ai valori - e individua l`importanza di ognuno di questi processi nel migliorare il funzionamento psicologico e la qualita` della vita. i clinici apprenderanno a misurare accuratamente ogni processo nei loro pazienti, un`inestimabile capacita` per ogni terapeuta. oltre che un fondamentale contributo alla letteratura specialistica sui trattamenti basati sulla mindfulness, questo libro e` anche un importante strumento per tutti quei professionisti della salute mentale che cercano di far chiarezza sui processi che operano all`interno di qualsiasi terapia basata su mindfulness e accettazione.
"il diritto all`informazione non e` un privilegio del giornalista, ma una componente della liberta` del cittadino, una garanzia della democraticita` del sistema". a scriverlo e` stefano rodota` nella prefazione a questo libro. ed e` sicuramente cosi`. ma affinche` cio` corrisponda poi alla realta` dei fatti occorre che il giornalismo sia scrupoloso, corretto e oltremodo rigoroso. il giornalista per il ruolo che rappresenta e` oggetto di pressioni, lusinghe e tentazioni. per questo il suo corredo di regole e responsabilita` deve essere chiaro. i confini della professione ben marcati e in nessun caso mobili o confusi. "cattive notizie" e` un libro sui principi di un corretto giornalismo e sui danni della malainformazione. un vademecum per il giornalista che nella sua professione non vede solo il lavoro che gli da` da mangiare ma anche il piccolo quotidiano contributo alla costruzione di una societa` migliore. prefazione di stefano rodota`.
definita "la donna piu` bella del cinema", hedwig eva maria kiesler, in arte hedy lamarr, ebbe una vita avventurosa e sorprendente: un`esistenza in cui amore, arte, musica, guerra e persino scienza diedero corpo a un "film" che pochi sceneggiatori potrebbero mai immaginare di firmare. perche` hedy lamarr, nata a vienna nel 1913, non si limito` ad essere la prima attrice ad avere il coraggio di mostrarsi nuda di fronte alla macchina da presa interpretando senza veli il film "estasi" (1933) ma, in fuga dal nazismo e dal primo marito coinvolto nel commercio di armi con la germania hitleriana, riusci` nell`impresa di rilanciare la sua carriera a hollywood dove, nell`arco di venticinque anni, lavoro` con i piu` grandi registi e gli attori piu` celebrati del suo tempo: da spencer tracy a judy garland, da clark gable a james stewart. a hedy lamarr, pero`, non basto` essere una stella di prima grandezza nel firmamento hollywoodiano, ne` essere considerata la donna piu` desiderata della sua generazione: gia` brillante studentessa di ingegneria negli anni trascorsi a vienna, lamarr, cantando insieme al compositore d`avanguardia george antheil, ebbe una geniale intuizione e deposito` un particolare brevetto per un sistema di crittografia delle informazioni che oggi e` alla base del funzionamento della telefonia mobile e della tecnologia wireless. separando la verita` dal semplice gossip, ruth barton torna a puntare i riflettori sull`avvincente biografia di un`artista amata e incompresa.
nel tardo autunno del 1957, pochi mesi dopo l`apparizione da garzanti di "quer pasticciaccio brutto de via merulana, piero chiara, allora quasi del tutto sconosciuto come scrittore", intervisto` a roma, per conto della radio della svizzera italiana, carlo emilio gadda. i tempi e i modi, per molti aspetti bizzarri, dell`intervista sono ricostruibili attraverso il racconto, finora inedito, che chiara ne fece una quindicina di anni dopo e attraverso due lettere di gadda, anch`esse inedite.
le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici. testo originale nell`edizione di robert derathe`, traduzione di maria garin e introduzione di tito magri.
la faida di san luca, la strage di duisburg del 2007, il traffico di stupefacenti, i sequestri di persona in tutta italia. e poi le denunce, la difesa affidata allo studio legale del futuro presidente della repubblica giovanni leone, l`omicidio, la galera, la grazia di sandro pertini. tutte queste vicende sono legate tra loro, in modo sconcertante, attorno a un solo nome: antonio pelle, detto `ntoni gambazza. ma chi era quest`uomo, sconosciuto ai piu` e ben noto agli inquirenti? l`eminenza grigia che ha fondato un nuovo clan e per tre decenni ha ricoperto un ruolo centrale nel direttivo della `ndrangheta, come sostengono gli investigatori, o l`onesto figlio di pastori di cui parla la sua famiglia, scelto dalla magistratura come capro espiatorio? andrea galli ha dedicato anni all`attento studio delle poche carte disponibili e alle estenuanti i ricerche del troppo materiale andato disperso o fatto sparire; ha viaggiato da nord a sud e parlato con semplici paesani e alti funzionari delle forze dell`ordine; ha visitato i luoghi in cui s`e` svolta la vicenda di gambazza, ha incontrato la sua gente e si e` immerso in quel mondo per descrivercelo senza retorica o preconcetti. il risultato e` assieme il racconto della vita di un uomo misterioso, che dall`ombra ha guidato la piu` potente organizzazione criminale del nostro paese, e il ritratto lucido di una realta` sociale troppo spesso relegata ai luoghi comuni.
ognuno ha un suo classico, ha detto garboli, cioe` "un compagno di veglia, un segreto e inseparabile interlocutore". il suo, non c`e` dubbio, e` stato molie`re, cui ha dedicato, nel corso di oltre un trentennio, memorabili saggi e rivoluzionarie traduzioni, sino a diventarne "interprete accanito e quasi maniacale". sempre, occorrera` aggiungere, in un`ottica acutamente teatrale. non a caso, radunando nel 1976 cinque testi molieriani, garboli sottolineava di voler offrire "cinque copioni al teatro italiano di oggi, nella presunzione che il teatro di molie`re sia portatore di un sistema di idee, di un messaggio che ci e` oggettivamente contemporaneo". epicentro di quel sistema di idee e` per lui tartufo, oltraggiosa figura di servo che - infrangendo "l`antica, dura legge teatrale che fa dell`intelligenza dei servi un privilegio infruttuoso" si cimenta nell`impossibile impresa di farsi padrone, e che dalla servitu` si libera "con l`esercizio salutare, rassicurante, medico della politica": sicche` la pie`ce altro non e` se non la "diagnosi comica e disperata della struttura politica della realta`, mascherata di valori intoccabili che si autolegittimano grazie alla santita` di una causa e si presentano come la guarigione di un male". con un saggio di carlo ginzburg.
muovendo dallo studio dei rilievi del prodigioso tempio giavanese di barabudur (ix secolo), bosch ci accompagna, attraverso una lussureggiante selva di richiami simbolici, fino al cuore della concezione indiana del mondo: hiranyagarbha, il germe d`oro del rgveda, il principio unico della vita. emerso dalle acque primordiali come pianta di loto, partecipe delle essenze opposte di soma e di agni, hiranyagarbha diviene l`albero cosmico rovesciato, asse dell`universo, nel quale scorre il rasa, l`acqua della vita che anima e accomuna tutti gli esseri - animali, uomini e de`i. cosi`, i motivi che ai non iniziati potevano sembrare decorativi si rivelano carichi dei piu` profondi significati metafisici e religiosi. guidato da un mirabile intuito per le immagini e da una rara familiarita` con le fonti iconografiche e letterarie, bosch ricostruisce la cosmologia che plasma non solo ogni forma dell`arte e dell`architettura indu` e buddhista, ma anche la religione, il mito, la nozione stessa dell`uomo e della vita propri dell`india antica.
come, quando e perche` e` nato il cosmo? qual e` l`origine del tempo e dello spazio? come possiamo definire il `nulla` primordiale? fino a dove la scienza puo` risalire alle cause e ai fattori che determinano la realta`? sono quesiti intorno ai quali si interrogano senza sosta da molti decenni i cosmologi moderni. john barrow, uno dei piu` noti scienziati contemporanei, presenta le piu` recenti ipotesi della fisica sulla natura del tempo, sull``universo inflazionario` e sui `cunicoli`. una breve storia dell`inizio per i non iniziati, che da` occasione di aggiungere alcuni tasselli al mosaico delle conoscenze, senza dimenticare pero` i limiti del territorio da cui questo sapere e` dedotto. un itinerario affascinante e allo stesso tempo inquietante, dove `i segreti piu` profondi sono quelli che rimangono non svelati`.
. il concetto di liberta`, in america, e` sempre stato terreno di lotta, soggetto a interpretazioni molteplici e concorrenti. la parola freedom, affascinante e ambigua, e` gia` nella dichiarazione d`indipendenza e segna le fasi piu` importanti della storia del paese, tanto da essere presente in contesti diversi come le manifestazioni per i diritti civili e i discorsi di guerra post-11 settembre. a ben vedere, tutta la vicenda americana si riassume in questo concetto chiave: una verita` vivente e incontrovertibile, per alcuni americani; un paravento e una crudele menzogna per altri. dalla rivoluzione settecentesca ai giorni nostri, per gli americani la liberta` e` stata insieme una terra promessa e un campo di battaglia, il piu` forte legame culturale e la piu` pericolosa linea di tensione. gli stati uniti nascono con la dichiarazione che annovera la liberta` tra i diritti inalienabili, poi in costituzione si propongono di assicurarne a tutti i benefici; per essa, o contro di essa, e` stata combattuta la guerra civile; in suo nome si e` ripetuta la battaglia contro la schiavitu` e l`apartheid. e, infine, la difesa della liberta` anche al di fuori dei propri confini e` stato il criterio ispiratore - e insieme lo schermo ideologico - della politica estera americana, dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, da cuba al vietnam, dalla guerra del golfo a quella in siria, come l`autore sostiene con forza nella nuova introduzione scritta appositamente per questa edizione italiana. come nota alessandro portelli nella sua postfazione, la sottolineatura dei limiti della liberta` americana non diventa per foner l`occasione per una distruzione del mito americano, ma contribuisce piuttosto a rafforzare il senso di quanto centrale sia l`idea di liberta` nell`identita` di un paese che, pur nelle sue evidenti contraddizioni,
"l`importante e` che la maestra sia brava": ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. si`, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? potrebbero rallentare il programma... per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, benedetta tobagi e` andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie. scuole pubbliche, ovviamente. un viaggio che e` cominciato ad amatrice, l`ombelico d`italia, e ha toccato roma, brescia, ancona, torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realta` piu` di frontiera come udine e palermo. in italia ci sono molti maestri e dirigenti bravissimi, ma la buona volonta` non basta a far funzionare bene una scuola. i bambini stranieri in realta` si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo piu` grande. "e come fare un erasmus stando a casa" e infatti capita a palermo che studenti universitari e "minori stranieri non accompagnati" frequentino insieme gli stessi corsi di italiano. a genova e milano invece uno dei momenti piu` attesi dagli alunni e` la condivisione di parole e storie legate al proprio paese d`origine. ci sono scuole che cercano di ampliare l`offerta formativa specializzandosi nello sport o nella musica, altre che istituiscono attivita` extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori.
la storia dei medici, famiglia-icona del rinascimento italiano, e` anche la storia di una successione quasi ininterrotta di congiure e complotti volti a eliminare i suoi esponenti piu` prestigiosi. esiste pero` un momento cruciale, la `congiura per eccellenza`: quella che, nell`aprile 1478, doveva mettere fine al dominio della famiglia su firenze e sopprimerne la guida, lorenzo il magnifico. lorenzo e` all`apogeo della sua fortuna. incontrastato signore di firenze, anche se la citta` ama definirsi una repubblica, ben accolto in tutte le corti italiane, ha in attivo un matrimonio prolifico e prestigioso con clarice orsini, erede di una delle piu` antiche e illustri famiglie di roma. alcuni errori, pero`, minacciano la sua stabilita`: l`ostilita` del nuovo papa sisto iv, che toglie ai medici il lucroso incarico di banchieri pontifici. l`odio di volterra, tiranneggiata per impadronirsi delle sue risorse naturali. la vendetta della famiglia pazzi, cresciuta in potenza e ormai temibile concorrente. l`invidia verso un uomo che sembra costantemente baciato dalla fortuna cementa il legame dei nemici e li determina all`azione. l`epilogo fu tragico.
"in italia il canto costante e` che il lavoro `non c`e``: pero` e` lo stesso paese dove si chiede di lavorare gratis o senza tutele. il tutto con spaventevoli ricadute culturali sul lavoro come merce degradata, una svalutazione umana e professionale che riguarda tutti. marta fana ci racconta non solo i numeri del lavoro, gia` deprimenti, ma la sua perdita di qualita`. non e` un libro per economisti, questo combattivo pamphlet, ma un libro per lavoratori." (alessandro robecchi, "il fatto quotidiano")
grande classico della filosofia della scienza e della filosofia tout court, "congetture e confutazioni" testimonia della vastita` degli interessi di popper e dell`insostituibile ruolo da lui svolto nella cultura del novecento. accanto alle pagine dedicate a temi filosofici tradizionali, connessi con la teoria della conoscenza e la dialettica, e a questioni specifiche di filosofia della scienza, vi sono riflessioni in cui l`analisi storica costituisce l`occasione per riesaminare alcuni nodi della filosofia delle scienze sociali e della filosofia politica. e qui che giunge a compiuta elaborazione il celeberrimo concetto popperiano di "falsificazione di una teoria" come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza. un`opera che consente di capire come, pur fra discussioni talora vivaci, popper costituisca un punto di riferimento essenziale per ogni visione non dogmatica della conoscenza umana.
di claros del bosque, l`autrice ha detto: "tra le mie opere, e` questa, io credo, che meglio corrisponde all`idea che pensare e`, prima di tutto, alla radice, decifrare cio` che si sente, il "sentire originale" - e altrettanto all`idea che l`uomo e` l`essere che soffre della sua propria trascendenza, in un incessante processo di unificazione tra la passivita` e il conoscere, l`essere e la vita". tutto inizia con il viaggio di ulisse e con la voce di orfeo. e necessario condurre a termine le nostre visite spettrali per apprendere quell`amore, di cui diotima e` sacerdotessa. e necessario affrontare il piu` irrevocabile sradicamento, avere la piu` profonda attitudine al congedo, per poter sperare di scoprire, di sorprendere un simbolo di umano e divino.
questo libro racconta una storia che comincia prima di adamo e finisce dopo di noi, attraversando la bibbia da capo a fondo, come un mondo a se`. dove un uomo, che si chiamava saul, puo` diventare il primo re di un popolo perche` il padre lo aveva mandato a cercare certe asine smarrite. dove la regina di un remoto regno africano guida per tre anni una carovana foltissima, composta da giovani e giovanette vestiti di porpora, nonche` da animali e spezie in quantita`, per rispondere all`invito del re di gerusalemme e porgli alcune domande. e dove un altro uomo, che si chiamava abramo, udi` queste parole da una voce divina: . parole che rintoccano in tutta la bibbia, storia di un distacco e di una promessa, seguiti da altri distacchi e nuove promesse. il succedersi dei nomi e dei fatti e` turbinoso, spesso sconvolgente. e ogni volta la grazia e la colpa, l`elezione e la condanna appaiono intessute nelle vite dei singoli e della loro stirpe.
l`antologia palatina e` il deposito finale della grande lirica greca. adunata a piu` riprese tra i secoli dell`impero romano e il medioevo, comprende nei suoi sedici libri centinaia di autori e migliaia di epigrammi, sparsi in un arco di tempo che va dalla grecia arcaica ai cristiani e all`impero bizantino, ed ha nell`eta` ellenistica il suo momento di maggior forza. avviata lentamente nei primi libri, dedicati a iscrizioni e prefazioni, l`antologia spiega tutta la sua bellezza nel quinto, con i trecento carmi erotici di indicibile fascino dovuti a maestri quali callimaco e asclepiade, meleagro e filodemo, fino a paolo silenziario. ancora il settimo libro contiene delicati epigrammi sepolcrali, e poi vengono quelli descrittivi di luoghi, di edifici, di oggetti, della natura e della vita; e poi quelli simposiaci, e quelli satirici, e gli indovinelli, e gli oracoli... sfilano le etere e i giovinetti, i guerrieri e i potenti, i santi e i diseredati, le ore tristi del lutto e quelle folli del banchetto, spaccati dell`esistenza e riflessioni gioconde o amare... il favore dei lettori, incantati da questo che fu definito , non lo ha mai abbandonato. la perfezione poetica delle pagine della palatina ha abbagliato il cinquecento europeo, la sua ricchezza sentimentale ha attratto l`ottocento e i toni sensuali hanno affascinato i decadenti. quella che qui si pubblica, a fronte del testo originale, e` tuttavia la prima versione italiana completa. dovuta all`esperienza e al gusto di filippo maria pontani, questa impresa colossale completa il panorama dell`intera lirica greca antica, uno dei momenti piu` alti della poesia d`ogni tempo.
(vittorio lingiardi, ). queer rappresenta la prima storia completa delle sessualita` e delle identita` lgbt+ in occidente dal xviii secolo al tempo presente. intrecciando nell`analisi una varieta` di fonti, dalle memorie alla letteratura, dalla trattatistica alla cronaca, offre una lettura inedita della storia contemporanea: dal ruolo della sessualita` nella formazione degli stati-nazione alle guerre mondiali, dal giro di vite del dopoguerra alla rivolta di stonewall, dalla crisi dell`hiv alla rivoluzione queer degli anni novanta, fino alle nuove sfide degli anni duemila con la loro apertura verso il futuro.
il libro, curato da mauro bonazzi, loredana cardullo, giovanni casertano, emidio spinelli e franco trabattoni, contiene testi scelti tra i filosofi della grecia antica. tra gli altri: anassagora, aristotele, platone, socrate, seneca, talete, plotino, zenone.
l`arrivo dei visigoti nel 376 segno` l`inizio dell`agonia dell`impero romano. altre orde di barbari dilagarono poi in gallia e altrove: nell`impossibilita` di respingerli, roma fu costretta a cedere sempre piu` terreno. nonostante l`energia dispiegata dagli ultimi grandi generali di roma, come stilicone, costanzo ed ezio, alla meta` del v secolo il territorio sotto il dominio imperiale era ridotto a poca cosa, con la perdita di gran parte delle province. nel 476 il barbaro odoacre depose l`ultimo sovrano, romolo augustolo, mettendo cosi` fine alla successione imperiale in occidente.
scopriamo insieme i manufatti piu` celebrati al mondo, provenienti dai piu` grandi musei e dalle piu` esclusive collezioni d`arte. dal busto di nefertiti ai girasoli di van gogh, ecco le creazioni dell`uomo che sono divenute negli anni veri e propri oggetti di culto. oltre alle splendide immagini, che riportano in vita sulla pagina ciascun tesoro, storia, aneddoti e curiosita` rivelano la bellezza e la magnificenza di ogni capolavoro.
questo volume vi aiutera` a comprendere la molteplicita` di fattori biologici, psicologici e sociali che influenzano la motivazione e a conoscere meglio i punti di forza, le debolezze e i tratti di personalita` di vostro figlio. leggendo il libro acquisirete gli strumenti necessari per affrontare i problemi motivazionali oggi cosi` diffusi, e svilupperete una strategia per accrescere la fiducia e l`impegno di vostro figlio nella vita.
questo libro arricchisce, e in un certo modo completa, il precedente "una dinastia di medici. la saga dei cavacciuti-moruzzi", dove si ripercorrono le vicende di una famiglia nella quale spicca la figura di giuseppe moruzzi, "fisiologo tra i piu` grandi nel mondo". ricordi diretti e familiari, testimonianze, documenti, ci restituiscono l`immagine di uno scienziato-umanista, "filosofo spontaneo", la cui passione per la letteratura e` quasi pari a quella per la ricerca. a chicago nel 1949, in collaborazione con horace magoun, avviene la scoperta "epocale": la dimostrazione dei meccanismi fondamentali della regolazione del sonno. la scoperta di moruzzi e di magoun meritava il premio nobel, scrive cosmacini. questa biografia di un nobel mancato e` un omaggio a un grande scienziato e, in fondo, anche alle migliaia di ricercatori e studiosi che, fuori dai riflettori, fanno progredire la scienza e spesso hanno aperto la via al successo di altri.
il suicidio di ragazzi e adolescenti costituisce un problema di grande attualita e di primaria importanza per genitori, famiglie, educatori, terapeuti e per la societa in generale. questo libro vuole presentare un approccio sistematico e integrato alla prevenzione del suicidio, non solo nell?ambito di una terapia individuale, ma anche nell?ambito di interventi rivolti alla famiglia, alla scuola e alla comunita.
un po` racconto, un po` saggio e un po` manuale d`istruzioni... oltre gli attacchi di panico parla a tutti coloro che, per un motivo o l`altro, durante la propria vita si smarriscono nel labirinto dell`ansia e del panico. l`attacco di panico e` una complessa e misteriosa manifestazione psicosomatica. il termine deriva dalla divinita` greca pan, tanto orrendo da sconvolgere chiunque lo incontrasse, con il risultato di darsela a gambe levate o rimanere paralizzati. tuttavia, il panico indica un`esperienza che va "oltre" la semplice paura. se da una parte quest`ultima funge da "salvavita", dall`altra puo` condurre al panico, ossia a spirali di evitamento, depressione, al punto da compromettere la nostra esistenza. in quest`opera, gli autori hanno scelto di adottare un linguaggio narrativo e discorsivo. il risultato e` una sorta di "diario di viaggio" che, prendendo spunto dalle alterne vicende del gelsomino wendy, ci conduce attraverso quei complessi e delicati territori di "psiche" e "soma". si iniziera` dando un volto al coprotagonista della vicenda: il temibile dap. capiremo come una serie di processi messi a punto dall`evoluzione per consentire la sopravvivenza possano invece sfociare in un vero e proprio disturbo. nella seconda parte del viaggio, verranno esplorate le tante "facce" di dap e gli stratagemmi con cui riesce a "contagiare" e "imprigionare" le sue vittime. incontreremo alcuni dei suoi subdoli alleati e verra` spiegato perche` tra le sue armi piu` potenti c`e` l`evitamento. nella terza ed ultima tappa, infine, vedremo com`e` possibile uscire dal labirinto rinnovati e indenni grazie ad alcune tecniche psicoterapiche figlie di approcci teorici diversi, ma che possono essere proficuamente integrate. il volume e` corredato da materiali audio e video, consultabili nella biblioteca multimediale sul sito www.francoangeli.it.
in questo testo vengono illustrati i principi della programmazione e forniti elementi di strutture dati, facendo riferimento al linguaggio di programmazione c++. la descrizione del linguaggio arriva fino alle classi e non viene esaminata la programmazione a oggetti. i vari costrutti linguistici del linguaggio c++ vengono presentati in forma semplificata e gli esempi sono stati scelti prendendo argomenti che hanno riscontro nell`esperienza comune.
toto`, parcheggiatore abusivo, ci vive; eleonora ci lavora come assistente sociale; il giornalista vuole scovare proprio qui lo scoop che vale una carriera; l`urbanista ci vede poco piu` che una triste sfilza di anonimi caseggiati; il ricercatore sociale ne parla come di un "ghetto" ad alto tasso di delinquenza: sono questi i personaggi che si muovono dentro e intorno allo zen di palermo, paradigma maledetto della periferia italiana e non solo. ma quale e` la vera vita che si svolge fra le strade e nelle case di questo immenso quartiere, consegnato all`immaginario collettivo come il piu` violento e disperato d`italia e simbolo del degrado che accomuna molti sobborghi urbani europei? questo libro raccoglie tante storie sullo zen: case popolari occupate abusivamente sono divenute oggi un`enclave sociale distinta dal resto della citta` da frontiere fisiche e simboliche. le storie, pero`, non parlano da sole e non basta raccontarle. questo libro e` esso stesso una storia, il resoconto di una ricerca antropologica condotta per sette anni tra le maglie dell`esclusione.
l`immobilismo culturale e sociale del primo franchismo, la crescita economica degli anni sessanta, le speranze e il desencanto della transizione democratica, il nuovo millennio. fasi della recente storia spagnola che un romanzo dalla robusta vocazione civile e testimoniale ha puntigliosamente rappresentato e restituito. rinverdendo, nell`insieme, una nobilissima tradizione. il volume passera` in minuta rassegna le voci - critiche e integrate - degli esordi del franchismo (con il vertice riconosciuto del nobel camilo jose` cela); le avvisaglie dello sperimentalismo (con tiempo de silencio di luis martin-santo, soprattutto); la matura stagione dei "cronisti" che scandiscono il viaggio della penisola verso l`europa e gli approdi democratici (da miguel delibes a juan marse`, da eduardo mendoza a manuel vazquez montalban, tra gli altri) e le ultime generazioni (arturo pe`rez reverte, javier marias, lucia etxebarria, almudena grandes e i piu` recenti carlos ruiz zafon e ildefonso falcones) che, nell`estrema varieta` di temi e motivi, hanno lasciato un`impronta inconfondibile sulla scena letteraria contemporanea. l`autore intende gettare uno sguardo d`insieme sull`evoluzione del romanzo spagnolo degli ultimi settant`anni allo scopo di ordinarne il cammino e di gettare un fascio di luce sulle numerose zone d`ombra che ancora oggi, in un momento di varie e assortite "prosperita`", lo accompagnano.
il ventesimo secolo e` stato segnato dall`epifania di una rinnovata e recrudescente decadenza riguardante i modelli sociali, ecologici e tecnologici, rivelatisi fallimentari panacee dell`assurdita` umana. questo senso opprimente di disagio e devastazione si riflette lungo una duplice articolazione all`interno del volume: apocalisse e post-apocalisse. nel primo caso, la ricorrenza di modelli e paradigmi apocalittici, per lo piu` di stampo religioso, rintracciabile all`interno di una serie di testi, romanzi e racconti, di autori appartenenti alla tradizione italiana e afro-americana. calvino, buzzati, landolfi, moravia ed ellison declinano, nelle loro opere, la fine del mondo attraverso visioni e pronunce stilistiche autonome e sorprendenti. il crinale sottile su cui si muovono si distende tra le macerie del mondo perduto e le rovine stilistiche, in qualche modo quell`apocalisse della narrazione additata da benjamin, sommandosi l`angoscia della fine a quella dello stile. nel secondo, l`indagine si sposta sull`interpretazione di storie che prendono l`abbrivio da una evento catastrofico gia` verificatosi e le cui conseguenze vanno valutate alla luce di cio` che e` sopravvissuto: i resti, le rimanenze di un mondo improvvisamente sparito. vonnegut, lessing, mccarthy, morselli si aggirano tra le rovine di una civilta` autoimplosa, rivelandone segni inquietanti, ma anche esiti inaspettati.
il corsaro nero (1898) e` considerato da molti il capolavoro di emilio salgari: concepito come romanzo a se` - ma destinato, per le pressanti richieste dei lettori, a dar vita a un intero ciclo - ha ottenuto dall`autore attenzioni insolite ed e` diventato "contenitore" di seduzioni, mescolanze, intersezioni, omaggi e prestiti. un`opera unica, capace di resistere al tempo e di trasformarsi, insieme a "la regina dei caraibi" (1901) che ne costituisce il seguito, in laboratorio ottimale per verificare, a cent`anni dalla drammatica morte dell`autore, non solo quanto fosse strutturato il suo metodo di lavoro, ma anche quanto incidessero sulla sua capacita` di invenzione quelle personali esaltazioni, angosce, sogni e incubi che grazie all`apporto di grandi illustratori come pipein gamba, scenografo del teatro carlo felice di genova, divennero movimento scenico di grande impatto visivo e influirono sulla formazione di intere generazioni di italiani.
quante volte leggendo una notizia su un giornale o su un blog, guardando un telegiornale o seguendo i dibattiti nei programmi d`approfondimento, vi e` capitato di scivolare nell`argomento "migranti" o "immigrati" in italia? ora che non ci osserva nessuno, con onesta`, senza accuse ne` giudizi, quanto pensate di saperne davvero sull`argomento? di quali informazioni realmente disponete per accedere a un`opinione senza pregiudizi, libera e consapevole? perche` tante persone vengono trasferite nei porti italiani e non in quelli maltesi o tunisini? conoscete perfettamente i flussi e i tragitti che i migranti percorrono per giungere in italia? sapete chi gestisce i protocolli di salvataggio per mare (sar)? cos`e` frontex? cosa comporta la convenzione di dublino? e la convenzione di amburgo o montego bay? l`italia e` vittima o colpevole? quanto pesano i trattati internazionali e quanto e` possibile legiferare liberamente? avete idea di quali siano i reali numeri dell`accoglienza? siete a conoscenza di come associazioni e cooperative agiscono nella gestione dei richiedenti asilo? qual e` il ruolo dello stato italiano in questo processo? quante e quali risorse economiche vengono impegnate per gestire questa emergenza? se sapete rispondere con precisione, questo non e` il libro che fa per voi. in caso contrario, vi auguriamo una buona lettura, anticipandovi fin da subito che forniremo le informazioni che vi permetteranno di rispondere personalmente e consapevolmente a queste (e speriamo molte altre) domande sull`argomento.
chi apprezza il registro stilistico e teorico con cui italo calvino ha parlato della "leggerezza" nelle suelezioni americane non potra` non salutare positivamente la decisione di ripresentare questo studio, da lungo tempo ingiustificatamente scomparso dagli scaffali delle librerie. la letteratura viene trattata ricorrendo a una seria impostazione ermeneutica a essa tutta interna, a differenza di quanto invece e` spesso, consapevolmente, accaduto negli ultimi decenni. una letteratura comefenomeno essenziale dell`esistenza umana, che non esita mai dinanzi al tentativo di individuare la struttura teorica dei problemi con cui si confronta.
nel corso del xvi secolo la parodia diviene oggetto di una specifica attenzione teorica che trova nei "poetices libri septem" (1561) di giulio cesare scaligero e nelle "parodiae morales" di henri estienne (1575) gli esiti piu` rilevanti. destinati a incidere a lungo sulla riflessione intorno a questa modalita` di riscrittura, fino a collimare per molti aspetti con le prospettive teoriche attuali, i due trattati compiono un recupero sistematico delle speculazioni e delle esperienze parodiche classiche, affinando i tratti stilistico-formali e ampliando la portata euristica del fenomeno. in dialogo continuo fra sintesi e innovazione, teoria e prassi scrittoria, inventio ed elocutio, le opere di scaligero e di estienne sollecitano in tal modo un`immediata applicazione dell`artificio in ambito poetico neolatino, fornendo un modello anche per il versante volgare. esse costituiscono percio`, insieme alle altre testimonianze cinque e seicentesche che in questo volume vengono considerate, il necessario viatico per avvicinare con uno sguardo d`insieme le forme che la parodia assume nel cinquecento italiano, illuminando al contempo la piu` generale definizione di parodia che e` stata al centro, negli ultimi trent`anni, di un rinnovato interesse.
se la passione pedagogica e l`ansia sperimentale alimentano da sempre l`opera di pasolini, e` su questi due assi fondamentali che si sono interrogati a palermo, dal 20 al 22 ottobre 2022, diciannove studiosi da tutto il mondo, con l`intento di sondare il contributo dello scrittore ? a cent`anni dalla nascita ? nell`universo delle scienze della formazione, cosi` come nel campo dei linguaggi audiovisivi. i saggi qui raccolti ci restituiscono la complessita` del pensiero pasoliniano, e insieme la tensione civile che ne innerva gli scritti.
frutto di una ricerca qualitativa originale sulle trasformazioni e i nascondimenti della religiosita e della spiritualita nella vita quotidiana (lived religion), il volume raccoglie una ricca e variegata quantita di narrazioni - prodotte da soggetti adulti, appartenenti a diverse confessioni religiose - attraverso interviste in profondita, diari e fotografie. un testo di risonanza internazionale, che illumina da prospettive diverse il fenomeno religioso nella sua permanenza/latenza/trasformazione: il libro si raccomanda all?attenzione di docenti e studenti di scienze religiose, insegnanti di religione, educatori e catechisti, studiosi e ricercatori accademici.
l`immediatezza della vita e delle umane passioni, l`ansia di verita` e di liberta`, l`affermazione insistente della "bellezza della condizione umana", pur nella sofferenza di tante sfide, che percorrono le numerose lettere scritte nell`arco di una vita fragile e intensa, suggeriscono, meglio di qualsiasi contributo critico, la dimensione profondamente umana del conflitto esistenziale di joyce, sempre in difficile equilibrio tra la ricerca di una quotidiana, rassicurante normalita` e la consapevolezza esasperata della propria eccezionale diversita`. e proprio questo conflitto, espressione complessa della sua visione del mondo e di quello che si cela dietro la superficie delle cose, che ci restituisce james joyce e i suoi scritti come nostri contemporanei, dando voce alle certezze, alle fragilita`, alle aspettative, al disagio di oggi. da qui la scelta particolare del tessuto narrativo di james joyce, la vita, le lettere. l`intento e` quello di catturare la simpatia del lettore medio sul piano, appunto, della dimensione quotidiana - profondamente umana e familiare - del ritratto suggerito dalle lettere, quasi un altro ritratto, che va a integrare quello di james joyce, uomo e artista difficile e contraddittorio, sottratto a volte dai suoi stessi esegeti alla ricezione di un pubblico piu` ampio, in nome dell`antico privilegio dei marginalismi specialistici.
il panorama cerimoniale del nostro paese sembra caratterizzato da profondi processi di reinvenzione, rifunzionalizzazione e risemantizzazione, dopo aver vissuto un periodo di dimenticanza e abbandono. ma la ripresa della festa, che appare oramai un dato scontato, presenta in realta` una fenomenologia complessa. si sa che la festa possiede una forza conservativa e rigenerativa, che i suoi simboli fondanti si aggiornano costantemente, in linea con le trasformazioni economiche, sociali e culturali del contesto cui si adegua. coniuga tradizione e innovazione, mescolando in maniera creativa passato e presente, innestando nuove valenze su vecchi modelli, attribuendo nuovi significati a simboli del passato. accanto a quelle strettamente legate alla tradizione nel nostro paese compaiono e si celebrano pero` feste nuove, funzionali alle esigenze dei fruitori, che molti studiosi considerano invenzioni gratuite, legittimate solamente da ragioni di tipo commerciale e legate al business turistico: feste che sembrano non avere un passato e di cui non si trova traccia ne` nel calendario religioso ne` in quello contadino. usando in maniera convenzionale la distinzione tra feste "tradizionali" e feste "nuove", avendo consapevolezza della complessita` della problematica e facendo ricorso all`osservazione etnografica, si cerchera` di individuare il comune denominatore che spesso lega le une alle altre.
i temi presentati in questo testo costituiscono una parte essenziale della preparazione di uno specialista informatico. la loro trattazione si puo` svolgere in un unico corso, o anche in piu` corsi universitari di informatica, ingegneria informatica o matematica, nell`ambito sia della laurea triennale che della laurea magistrale. oltre che per gli specialisti, la conoscenza dei principi teorici dell`informatica assume anche un ruolo importante nella preparazione culturale degli insegnanti di discipline informatiche nell`ambito della scuola media superiore. in ogni caso, la conoscenza delle proprieta` di grammatiche ed automi, dei limiti del calcolo automatico, della complessita` computazionale e del problema "da un milione di dollari" p = np? ha assunto un ruolo importante anche nella cultura scientifica contemporanea, e puo` risultare interessante per chi voglia approfondire alcuni dei temi che hanno caratterizzato la logica e la matematica dell`ultimo secolo. il volume contiene anche esercizi, note storiche e bibliografiche che consentono di comprendere meglio i concetti introdotti e rinviano ad altre letture di approfondimento. questa nuova edizione, ampliata, riveduta e corretta, presenta un capitolo aggiuntivo dedicato agli algoritmi di risoluzione approssimata di problemi di ottimizzazione; inoltre, sono state aggiunge delle sezioni dedicate alle applicazioni pratiche degli argomenti trattati.
giuseppe terragni e` indubbiamente la figura piu` celebrata dell`architettura moderna italiana del periodo 1920-40, dopo che, a partire dalla morte prematura nel 1943, un ventennale riserbo critico lo aveva lasciato ai margini della storia contemporanea a causa della sua adesione al fascismo. questo libro esamina le influenze esercitate su terragni dai movimenti artistici e filosofici dell`ambiente comasco e fornisce una nuova interpretazione del progetto terragnano, la cui complessita` ha portato a sondare in soli quindici anni di attivita` professionale le possibilita` di sviluppo della tematica razionalista fino a esaurirne le potenzialita`.
a partire da una prospettiva storico-culturale, giuseppina de nicola descrive le evoluzioni storiche che segnano i principali cambiamenti sociali e culturali nelle diverse epoche a partire dal periodo protostorico fino alle problematiche della contemporaneita`. con un grande lavoro di sintesi, l`autrice coglie il particolare e il generale, e ci rivela aspetti sul sistema familiare, le pratiche matrimoniali, i valori e i costumi, accentuandone le sfumature e mostrandone la complessita`.
"il tropico del fango e la nuova latitudine in cui ci siamo ritrovati a vivere in romagna. ma su questa terra che i nostri antenati si sono inventati da una maledetta palude o togliendola alle foreste dell?appennino, ci sta un mucchio di gente che a star zitta non e capace e anche con il cuore spezzato, ci canta sopra, anche solo per il gusto di ridere in faccia alla morte e alla sventura." cristiano cavina, amatissimo scrittore e voce di questa terra sconvolta da tre alluvioni colossali, racconta quello che ha vissuto.
nella pluralita` di sovrastrutture deputate a dare voce politica alla pluralita` degli interessi economici, gli "imperi dei mass media" rivestono un ruolo insieme fondamentale e particolare, essendo essi stessi nel novero dei colossi in competizione. nel primo degli articoli qui raccolti si ricorda l`affermazione di marx ed engels per cui "la classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con cio`, in pari tempo, dei mezzi di produzione intellettuale" cio` spiega l`assunto per cui "le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti". il capitalismo poi trasforma anche i mezzi della produzione intellettuale in strumenti di accumulazione di plusvalore. e proprio a partire da questa considerazione che in apertura del volume si sottolinea come i mass media "prima di essere un fenomeno culturale e politico sono una parte rilevante dell`economia capitalistica" solo analizzandoli in questa chiave e` possibile "comprendere tutta la loro reale incidenza nella vita sociale, senza scadere nel semplicismo delle politologie di moda o nel banale schematismo di sociologie ricche di presunzioni teoriche ma povere di concreti risultati".
vent?anni fa, l?ingresso di pechino nel wto, la svolta dell?euro in europa e le guerre del declino americano erano i "fatti politici" che avviavano una "nuova fase strategica" perche la cina, una potenza emersa dalle aree arretrate, spartite e sviluppate dall?imperialismo, arrivava a sfidare l?ordine postbellico e a chiedere una nuova spartizione del mondo. il passaggio chiedeva un?attenzione specifica per le varianti e le sfumature della politica estera cinese, per il pluralismo delle scuole di pensiero, per gli adeguamenti e le variazioni nel tempo dei loro orientamenti. in assenza di un lavoro sistematico serio tra le fonti occidentali, abbiamo recensito alcune delle filiere principali dalla vasta pubblicistica in cinese. per la prima volta un rivolgimento mondiale di enormi proporzioni scaturisce dalla "collisione imperialista" della potenza cinese. solo il marxismo poteva prevedere con larghissimo anticipo una tale dialettica della "collisione storica" e mantenere l?attenzione, per due secoli, sul "curioso spettacolo [...] della cina che esporta disordine nel mondo occidentale". sara una collisione mai vista prima nell?ordine delle classi dominanti.
pechino, shanghai e canton, i centri di chengdu e chongqing nell?ovest, wuhan e xi?an all?interno e ancora dalian, qingdao e xiamen sulla costa rappresentavano i "cinque laghi e quattro mari" cinesi, ossia le aree chiave che - secondo la nota formula di deng xiaoping - devono essere presenti nella sintesi politica della linea generale borghese in cina, pena aprire una crisi nella citta proibita. nell?accezione moderna i laghi e i mari descrivevano le province dell?entroterra e della costa, a loro volta raccolte nell?immagine della cina gialla e della cina blu. il pluralismo mandarino di marca pcc si proponeva di centralizzare le volonta della classe dominante e delle sue frazioni in perenne concorrenza come i regni rivali. con un partito-stato collaudato da cinquant?anni di scontri feroci, la cina irrompeva nel secondo secolo dell?imperialismo portandosi dietro tutta la sua pluralita di capitali. karl marx ha insegnato che la formazione dell?interesse generale di classe dei borghesi puo risultare solo da lotte incessanti che investono la sfera politica, da un processo di sintesi contraddittorio.
il regista premio oscar(tm) hayao miyazaki non ha mai nascosto di trarre ispirazione da fiabe, leggende, folclore e racconti provenienti da tutto il mondo per realizzare i suoi capolavori animati. ecco finalmente raccolti in un solo volume le storie che hanno dato origine alle opere meravigliose dello studio ghibli! le fiabe che hanno ispirato il castello errante di howl, la citta incantata, principessa mononoke, il mio vicino totoro, nausicaa, il castello nel cielo, ponyo sulla scogliera, il ragazzo e l?airone, si alza il vento, porco rosso e altri ancora! eta di lettura: da 9 anni.
"le parole sono il mezzo espressivo nel quale devo tradurre la realta. io vivo di parole, immagini, metafore, sillabe, rime. e piu forte di me" scrive il giovane oliver sacks in una lettera che lascia presagire, oltre alla nascita imminente dello scrittore, una divorante passione epistolare che coltivera per tutta la vita, riversandola su familiari, amici, amanti, colleghi, poeti e scienziati come auden e lurija - i suoi "buoni padri" - e comuni lettori. un "immane diluvio di parole", attraverso il quale oggi ci e dato ripercorrere l`esistenza di sacks e osservarne da una prospettiva inedita le "tortuosita emotive", l`oscillare fra depressione paralizzante e creativita maniacale, gli entusiasmi, le inquietudini e la battaglia contro il mondo della medicina che tendeva a osteggiarlo. quasi in tempo reale assistiamo, negli anni di risvegli, al radicarsi in lui della convinzione che non ci sia approccio clinico valido senza "comprensione empatica e compassionevole" del paziente. e che ogni malattia sia in fondo, come diceva novalis, "un problema musicale", cosi come ogni cura e "una soluzione musicale". ma, soprattutto, queste lettere - che per sacks sono a un tempo estensione della pratica medica, pagine di diario e strumento di autoanalisi - celano un giacimento inestimabile di umanita e di acume, di insaziabile curiosita e stupore infantile, con il quale questo singolare, debordante "astronomo del mondo interiore" torna ancora una volta a incantarci.