Il famoso secondo album della band di Stills, Furay e Young
Rilettura del songbook Tamla Motown da parte di una nota band di colore. Con undici canzoni inedite. Edizione limitata a 3000 copie.
Prima collaborazione, registrata in studio nel 2007, tra il grande musicista bluegrass ed il talentuoso pianista.
Secondo album, registrato assieme dai due musicisti. Il talento si spreca e, questa volta, i due hanno inciso il disco dal vivo. Hornsby e Skaggs, coi Kentucky Thunder ( la band di Ricky ) come supporto. Classici del bluegrass, canzoni nuove, brani di Hornsby. Un cocktail affascinante di musica delle radici, con influenze grass ma anche rock e jazz.
Secondo album per la band psichedelica californiana, originaria di Arcata. Brani lunghi, improvvisazione, elementi hard rock mischiati con evoluzioni blues. Una tocco psichedelico personale, definito interplanetary psychedelic head-trips. Decisamente unici, sono popolari in California per il tipo di musica, perfetta da ascoltare quando ci si trova in determinate situazioni.
Secondo album per la band psichedelica inglese, dopo Sun Structures, ben accolto dalla stampa mondiale. I Temples aggiungono il rock più classico alla loro visione musicale acida, dando luogo a sonorità dense e avvolgenti, che ben si adattano alla struttura intricata delle canzoni. Brani come Strange Or Be Forgotten, Celebration, Certainly, All Join In, I Wanna Be Your Mirror, sono già al centro dei loro concerti. Lisergici, ma con un passo in più.
Antologia sulla carriera con 16 canzoni, tra cui diversi standard di Steven. Brani come Forever, Lyin' In A Bed of Fire, Under the Gun, Out of The Darkness.
Quinto album per il cantautore britannico. Questa volta Bugg, grazie anche alla produsione curata da Steve Mac (Chvrches, Kodaline, Charli XCX), amplia il suo spettro musicale, passando da un folk rock abbastanza lineare ad una forma di rock elettrico più ampie e studiata. Lo confermano canzoni come All I Need e Kiss Like The Sun, già edite come singoli, About Last Night, Downtown e Hold Tight.
Originario del New Mexico, Don Michael Sampson è un eccellente songwriter, nel genere Americana, putroppo sconosciuto alla maggior parte del grande pubblico. Molto amato dai suoi colleghi, Sampson ha avuto una produzione discografica poco conosciuta ( ha edito almeno diei dischi) e, proprio con questo disco tenta di uscire allo scoperto. E, vuoi per la qualità del disco, vuoi per gli ospiti che danno una mano a Don Michael, il nostro rocker ce la potrebbe fare. La vicenda artistica di Don Michael Sampson, è davvero particolarissima. Se da un lato, visti gli ospiti che partecipano ai suoi dischi, si ha la sensazione che abbia la stima di molti suoi colleghi famosi, dall’altro la sua carriera non è mai esplosa
definitivamente non andando oltre la scena musicale del New Mexico. Partecipano al disco: Ben Keith, Roly Salley, Don Heffington, Becky Burns, Paulinho Da Costa, Jay Spell, Chad Cromwell, Michael Rhodes e Warren Haynes!! Solo per nominarne alcuni. A questo punto, diamogli la chanche che si merita: il suo rock, venato di radici, blues e southern rock, merita decisamente.
Il secondo album solista del leader dei Say ZuZu è stato registrato essenzialmente dal vivo in studio ed è un disco all'insegna della condivisione e dell'amore per il racconto, nato come un progetto informale e evoluto fino a diventare qualcosa di più significativo.
Il disco è una raccolta confortante e accogliente dall'autenticità folk rock con chitarre e pedal steel in grande spolvero, pacatezza e scioltezza che inducono a rilassarsi al suono di ballate sospese tra suggestioni roots e melodia pop.
