Ora Mraz è noto anche in Italia grazie a We Sing, We Dance, We Steal Things. Questo è il suo disco migliore, più rock e pop. Prodotto da John Alagia, edito nel 2002.
Taylor Hollingsworth e Kate Taylor si esibiscono assieme in questa nuova band che è stata costruita attorno alle loro voci. Hollingsworth era nella band di Conor Oberst, ma ha fatto anche delle cose da solo, o in altre band ( Snake Hill e Air Mattress ) mentre Kate l'abbiamo sentita armonizzare con la voce nella band di Maria Taylor. Classiche pop ballads sullo stile dei Beatles o di Traveling Wilburys con duetti vocali che rammentano John Prine ed Iris DeMent.
Dopo Thurston Moore, anche Lee Ranaldo fa un disco di canzoni. Questo è il primo disco di brani cantati del chitarrista dei Sonic Youth ed è prodotto da John Agnello ( Springsteen). Un disco di ballate, diverso e poco usuale per Ranaldo.Tra i musicisti che lo accompagnano troviamo Steve Shelley dei Sonic Youth alla batteria, Alan Licht alla chitarra, John Medeski alle tastiere.
I punti fermi di Koskinen, che non è al suo primo disco, sono Bob Dylan ed Hank Williams Sr. Due giganti. Cantautore introspettivo, che echi bluesy, Koskinen merita un approfondimento, ballate come One Step Closer. Lone Heart Cafe, Dancing on Uptown lo confermano.
Se fossimo nel 1967, gli Sleepy Sun sarebbero una delle attrazioni principali del Fillmore West. Ma la Summer of Love è ormai lontana e questo quintetto di San Francisco deve accontentarsi di sognare un futuro nella gloria di un luminoso passato. Spine Hits è senza dubbio uno dei momenti più ispirati di quella che si può in effetti considerare una nuova stagione psichedelica.
Dopo il successo di Between the Times and the Tides c'è una certa aspettativa per il nuovo lavoro di Lee Ranaldo. Le canzoni del disco sono più lunghe, tese, sparse in mezzo ad assoli di chitarre. The Dust, la band di Ranaldo ( Sonic Youth), conta di Alan Licht (Love Child, Run On ), seconda chitarra, Steve Shelley (Sonic Youth) batteria e Tim Lüntzel, basso.
Il nuovo, atteso album, di Jason Mraz, 2014. Pop troubadour, come è stato definito in patria, Mraz coniuga arte e commercio in modo deciso ed inequivocabile, ma fa anche del sano pop che è gradevole da ascoltare.
Il nuovo album, 2018, del popolare rocker Usa.
