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c`erano i pescatori, i contadini, i pastori. poi arrivo` l`industria. sradico` masserie e migliaia di ulivi sostituendoli con duecento ciminiere e con l`acciaieria piu` grande d`europa. negli anni sessanta una citta` povera del sud italiano divenne la piu` ricca di tutte grazie alla fabbrica dello stato: l`italsider. richiamo` americani e giapponesi, accolse trentamila lavoratori. fu una rivoluzione. cinquantadue anni dopo, emilio riva, l`imprenditore cui lo stato ha consegnato la fabbrica nel 1995, e` accusato dalla magistratura di disastro ambientale. lo stabilimento in cui si produce un terzo dell`acciaio italiano e` finito sotto sequestro e l`ilva - la vecchia italsider - non e` piu` un sogno: uccide. taranto e` ripiombata nella disperazione, come se una macchina del tempo l`avesse riportata indietro di mezzo secolo. ecco la storia di uno scandalo, di un fallimento, di una generazione illusa dall`eta` dell`acciaio. e di un sud occupato e sfruttato in cui centinaia di migliaia di persone hanno osservato senza muovere un dito uno stravolgimento gigantesco. eppure era tutto bellissimo. "sembra di stare ai tropici" sussurro` walter tobagi quando, per un istante, volse la schiena alle ciminiere e guardo` il mare.

Barry Goudreau, già chitarrista dei Boston, ha di recente fondato il suo primo gruppo Blues: Engine Room. Assieme a lui, il gruppo è un quartetto, ci sono Brian Maes, voce solista e tastiere, e Tim Archibald al basso, oltre a Tony DiPietro alla batteria. Maes ed Archibald sono stati membri dei Peter Wolf’s House Party Five, la band dell'ex J. Geils. Rock blues classico, con James Montgomery ospite all'armonica.

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