mentre l`azione si dipana, mutandosi in un potente apologo, il vice - il commissario di polizia protagonista di questo romanzo - tiene sempre nella mente l`incisione di durer intitolata "il cavaliere, la morte e il diavolo", che lo ha accompagnato sulle pareti di tante stanze, nelle sue peregrinazioni da un ufficio all`altro, come se in quell`immagine si celasse il segreto di cio` che avviene intorno a lui. solo che il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del diavolo. forse perche` "il diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui".
un vecchio criminale di guerra vive con sua figlia, divisa tra la repulsione e il dovere di accudire. lui e` convinto di avere per unico torto la sconfitta. lei non vuole sapere i capi d`accusa perche` il torto di suo padre non e` per lei riducibile a circostanza, momento della storia. insieme vanno a un appuntamento prescritto dalla kabbala ebraica, che fa coincidere la parola fine con la parola vendetta. pretesto sono le pagine impugnate da uno sconosciuto in una locanda.
