
in questo romanzo rivive la gloriosa e indomita resistenza opposta alle soverchianti forze turche, tra il luglio e il settembre 1915, da cinquemila armeni rifugiatisi sul massiccio del mussa dagh, a nord della baia di antiochia. vero poema in prosa esso e` considerato la piu` matura creazione nel campo della narrativa dello scrittore austriaco.

una serie di discorsi rivolti in origine a studenti, insegnanti e genitori, ma profondamente significativi per tutti a causa dell`acuta intuizione e della lucida semplicita` con cui krishnamuti mette a nudo l`ambizione, l`avidita`, la sete di potere che infettano la societa` umana. krishnamurti esamina con obiettivita` le espressioni di quel che ci piace definire cultura, educazione, religione e tradizione, e dimostra come la vera cultura non dipende dall`apprendimento, dal talento o dal genio, ma da "un movimento senza tempo alla ricerca della felicita`, di dio".

cinque racconti immersi nella storia e tuttavia singolarmente sottratti al tempo. cinque epoche diverse che fanno da sfondo a vicende attinte al reale ma "falsificate" dalla fantasia. cinque storie legate da un filo sottilissimo, un filo di crudelta`. crudelta` di costanza che infierisce sul marito (forse mozart?), gia` presago di una fine imminente, accusandolo di essere vecchio. crudelta` di lorenzo da ponte che sfoga su un malcapitato mendico la rabbia delle proprie sconfitte. crudelta` del mercante olandese che non presta ascolto alle ansie della moglie incinta. crudelta` del nobile spagnolo che da` alle fiamme le pagine in cui carlo v ha riversato la storia della propria vita. crudelta` infine di una famiglia viennese che isola il padre colpito da paralisi.

molte persone, anche colte e brillanti, dinanzi alla morte si comportano in maniera inspiegabilmente irrazionale, finendo per causare a se` e agli altri sofferenze inutili e ampiamente evitabili. da un lato, e` una questione di ignoranza: sulla morte scrivono molto i filosofi, i bioeticisti o i religiosi, ma raramente si sente la voce dei medici, che senza dubbio sono coloro che la conoscono meglio. dall`altro lato, e` una questione di paura, di invincibile paura, e si sa che la paura e` una cattiva consigliera. alla paura di non esistere piu`, si aggiunge spesso, anche piu` forte, la paura di soffrire, ed e` questo che rende il libro che tenete tra le mani un rassicurante e necessario testo di riferimento, speciale, utile e unico. gian domenico borasio e` uno dei maggiori esperti europei di cure palliative e ha un messaggio importante per tutti noi: sapendola gestire, nella grande maggioranza dei casi la morte non e` dolorosa, e per i casi in cui lo sarebbe, ci sono risorse mediche adeguate che possono essere usate con successo. solo, bisogna conoscerle, ma purtroppo non e` sempre cosi`. ci sono manuali di medicina che ancora riportano concezioni ormai tramontate sulla presunta dannosita` di certe sostanze e di certe pratiche palliative, e nelle universita` si insegna poco su questo tema, o addirittura si insegnano cose sbagliate. anche ai medici, dunque, e` dedicato questo libro, perche` apprendano una parte tanto fondamentale del loro lavoro, a beneficio di tutti.