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"la nostra scienza e` giunta alla maturita` il giorno in cui l`uomo occidentale ha cominciato a rendersi conto che non avrebbe mai capito se stesso, finche` sulla faccia della terra, una sola razza, o un solo popolo, fosse stato da lui trattato come oggetto. solo allora l`antropologia ha potuto affermarsi per quello che e`: un`impresa, che rinnova ed espia il rinascimento, per estendere l`umanesimo a guisa dell`umanita`. permetterete dunque, che le mie ultime parole siano per quei selvaggi, la cui oscura tenacia ci offre ancora modo di assegnare ai fatti umani le loro vere dimensioni: quegli indiani dei tropici, e i loro simili sparsi per il mondo, che mi hanno insegnato il loro povero sapere in cui consiste, tuttavia, l`essenziale delle conoscenze che voi mi avete incaricato di trasmettere ad altri; e verso i quali ho contratto un debito di cui non mi sentirei liberato nemmeno se, al posto in cui mi avete messo, potessi giustificare la tenerezza che mi ispirano, e la riconoscenza che ho per loro, continuando a mostrarmi quale fui fra loro, e quale, fra voi, vorrei non cessare di essere: loro allievo, e loro testimone."

"cercate in questo libro cose semplici e modeste: il racconto di tre viaggi in sicilia", nei primi anni cinquanta, "e delle cose di laggiu` come possono cadere sotto l`occhio aperto di un viaggiatore senza pregiudizi", ci suggeriva l`autore. la forza delle pagine di carlo levi e` concentrata in un`unica parola: amore. come scrive vincenzo consolo nella sua prefazione, "l`amore per tutto quanto e` umano, acutamente umano, vale a dire debole e doloroso, vale a dire nobile. da qui quella sua straordinaria capacita` di guardare, leggere e capire la realta`, capacita` di leggere la realta` contadina meridionale, di comunicare con essa. da questo suo amore poi, l`ironia e l`invettiva contro il disumano, contro i responsabili dei mali, e la risolutezza nel ristabilire il senso della verita` e della giustizia".

una raccolta di racconti fulminei, eppure ricchi di narrazione dove s`intersecano piu` piani temporali e diversi luoghi geografici. usciti nell`arco di oltre vent`anni sulle pagine del quotidiano "la stampa", questi racconti privilegiano il "viaggio della memoria" sulle orme dei racconti di guerra, di entrambe le guerre che hanno devastato l`europa. un intreccio fra il tempo presente e un passato piu` o meno lontano, dalla prima alla seconda guerra mondiale, fino ad arrivare al racconto dei viaggi in russia compiuti prima del crollo del muro. aneddoti si mescolano a fatti di guerra, eventi storici si legano a vicende minute e il racconto dei paesaggi del nord innevato induce a riflessioni letterarie.

uno strano amore e` quello tra una donna di facili costumi e un ciccione impiegato in una ditta di spurgo fogne. soprattutto se si considera che le turbe di lui sono niente rispetto a quelle di lei, che da bambina ha subito la violenza del marito della sorella, un uomo che non e` scomparso dalla sua vita perche` e` tornato e la sta cercando. dramma innescato come una bomba a orologeria, conto alla rovescia il cui tempo e` scandito da uno scambio epistolare tra sorelle ora struggente, ora acido, ora affettuoso ora risentito.

julian, jake, adrienne e maggie: quattro ragazzi a oxford, poco studio e molte discussioni, slanci di passione, amori, litigi e notti passate a raccontarsi la vita. julian e maggie provengono da una famiglia dell`upper class inglese, adrienne e` bella e ricca, jake ha potuto frequentare le scuole migliori solo grazie ai soldi vinti a una lotteria. in collegio e` stato sottoposto ad ogni sorta di umiliazione. potrebbe dimenticare, forse, ma non maggie che quando si innamora di lui, decide di regolare i conti con i suoi nemici. un romanzo sull`amore e sulla crudelta`, sull`irresponsabilita` dell`adolescenza, quando tutto e` assoluto e ad ogni passo sembra che la vita intera sia in gioco. una sana sete di giustizia si trasforma in una tragedia farsesca...

negli ultimi giorni di un processo internazionale per crimini di guerra, un giovane sostituto procuratore si prepara a inchiodare il mostro, un capo di stato colpevole di genocidio. mentre raccoglie i capi d`accusa si ritrova a fare i conti con l`idea stessa di responsabilita`, e con le mille piccole, gigantesche colpe di cui e` fatta la nostra vita. tullio avoledo, friulano, vive e lavora a pordenone nell`ufficio legale di una banca. in questo libro presenta un romanzo giudiziario atipico in cui la parte processuale rimane in ombra, ma non la parte preparatoria, con la sua tensione, le minacce, la dolorosa analisi delle fosse comuni; e al tempo stesso una storia familiare tenera e crudele.

in quarant`anni la bottega creativa di fruttero e lucentini ha toccato ogni genere di forma letteraria: fantascienza, fumetti, ghost-story, poliziesco, racconto di guerra. insieme i due autori hanno scritto parecchi romanzi, articoli dotti e satirici, prefazioni, hanno tradotto beckett, borges, stevenson e altri. si sono occupati di editing e di "come si fa un libro". ecco perche` dalla miniera dei loro scritti si puo` ora ricreare un vero manuale, per quanto "involontario". apre il volume una prefazione, seguita da vari capitoli, ognuno dei quali dedicato a un genere letterario e diviso in una parte "teorica" e in una "pratica".

il "padre nostro", breve e perfetta preghiera di segreta profondita`, ha avuto una fortuna straordinaria. grazie alla scoperta dei manoscritti del mar morto e all`edizione degli "scritti intertestamentari" s`impone una nuova esegesi che philonenko compie secondo un`ipotesi inedita: le prime tre domande del "padre nostro" sarebbero la preghiera di gesu` e le successive la preghiera insegnata da gesu` ai discepoli. il volume presenta la nuova edizione dell`opera, rivista e corretta dall`autore.

primo dei tre volumi della cantata dei giorni, contiene alcune fra le commedie piu` celebri: napoli milionaria. questi fantasmi! occhiali neri. filomena marturano. le bugie con le gambe lunghe. la grande magia. le voci di dentro. la paura numero uno. amicizia.

gli undici racconti che compongono il volume, propongono ritratti di donne indiane emigrate in america, tutte ugualmente "in bilico" perche` vivono sulla propria pelle il conflitto fra l`antica societa` patriarcale e nuove vite dove sperimentare soddisfazioni e dolori inediti. molte di loro sceglieranno di deludere le aspettative tradizionali, di andare a convivere, di liberarsi di un marito crudele o piu` semplicemente di indossare abiti occidentali. ricomporre le loro esistenze secondo nuovi schemi non sara` ne` facile, ne` indolore.

mario fortunato ha raccolto in questo libro una personale antologia del secolo che sta finendo. ogni brano scelto e` preceduto e seguito dalla storia di un ragazzo, prima adolescente e poi alle soglie della maturita`, che scoprendo l`amore per i libri scopre se stesso e la vita. lungo l`arco degli anni settanta e dei primi ottanta, seguiamo cosi` un`educazione sentimentale che fa i conti con l`italia del tempo, con i primi turbamenti sessuali, gli amori, la politica. dalla cronaca della rivelazione che la lettura della "recherche" produce nel narratore al ricordo della breve, intensa amicizia con tondelli, mario fortunato ci consegna in queste pagine una sorte di ideale autobiografia del lettore da giovane.

a questo romanzo (pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974) elsa morante consegna la massima esperienza della sua vita "dentro la storia" quasi a spiegamento totale di tutte le sue precedenti esperienze narrative: da "l`isola di arturo" a "menzogna e sortilegio". la storia, che si svolge a roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, vorrebbe parlare in un linguaggio comune e accessibile a tutti.

nel 1935 cesare pavese viene condannato a tre anni di confino a brancaleone calabro per aver tentato di proteggere la donna amata, militante nel pci. il carcere, pubblicato solo nel 1948, nasce cosi` da una storia di privata solitudine e riapre il problema del solipsismo intellettuale cui pavese riconobbe, scrivendo dieci anni dopo la casa in collina, di essere ancora legato. l`esilio forzato in un luogo tanto diverso e lontano dal suo mondo piemontese d`origine e` meta` condanna meta` alibi del suo volersi fuori dal mondo, del suo guardare la vita "come dalla finestra del carcere". l`ingegnere, protagonista del romanzo, e` un intellettuale che imputa a se` stesso piu` che al mondo la responsabilita` della propria situazione, rifiutando di riconoscervi delle giustificazioni politiche in un periodo in cui maggiore era il consenso degli italiani al regime fascista, tra la guerra d`abissinia e quella di spagna. il confino diventa atteggiamento, presa di posizione, un modo d`essere che pavese aveva sempre considerato come costitutivo e insieme limitativo della propria esperienza.

"in ogni pagina di questo libro c`e` il modo di essere donna (di natalia ginzburg): un modo spesso dolente ma sempre pratico e quasi brusco, in mezzo ai dolori e alle gioie della vita... tra i capitoli del volume si ricorda `ritratto d`un amico`, certo la piu` bella cosa che sia stata scritta sull`uomo cesare pavese. e le pagine scritte subito dopo la guerra, che riportano con una forza piu` che mai struggente il senso dell`esperienza d`anni terribili (e sanno pur farlo, serbando, come `le scarpe rotte`, un quasi miracoloso senso del comico). poi, le prove (come `silenzio` e `le piccole virtu``) d`una natalia ginzburg moralista, dove una partecipazione acuta ai mali del secolo sembra nascere dalla matrice d`un calore familiare. e soprattutto, perfetto capitolo d`una autobiografia in chiave obiettiva e ironica, `lui e io`, in cui la contrapposizione dei caratteri si trasforma, da spunto di commedia, nel piu` affettuoso poema della vita coniugale." (italo calvino). l`edizione e` corredata dal saggio di domenico scarpa "le strade di natalia ginzburg" e da un apparato comprendente le notizie sul testo, un`antologia della critica, una bibliografia e una cronologia della vita e delle opere. prefazione di adriano sofri.

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