

un`armatura vuota animata da uno spirito invisibile che riesce a farsi accettare tra i paladini di carlo magno, un visconte diviso a meta` da una palla di cannone che si scinde in una parte buona e in una cattiva, un barone che, per sfuggire a un rimprovero, si rifugia sopra un albero e passa in mezzo agli alti rami tutta la sua esistenza.

corrado e` un professore che ogni sera lascia una torino buia e bombardata per rifugiarsi sulle colline circostanti. ma quando la guerra lo raggiunge fin li`, decide di ritirarsi su altre colline, piu` lontane ancora, quelle in cui e` cresciuto. lungo la strada incontra sparatorie, morti, sangue umano misto alla benzina fuoriuscita dagli autocarri. l`innocenza e` perduta per sempre e il conforto non puo` arrivare neppure dalla terra delle origini, perche` niente e` piu` come prima. il momento piu` alto della maturita` dello scrittore cesare pavese, la storia di una solitudine individuale di fronte all`impegno civile e storico; il superamento dell`egoismo attraverso la scoperta che ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione. il romanzo simbolo dell`impegno politico e del disagio esistenziale di un`intera generazione.