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la teoria della relativita`, la meccanica statistica e la meccanica quantistica hanno profondamente rivoluzionato il nostro modo di concepire spazio, tempo, materia, probabilita` e causalita`, nonche` il rapporto tra universo fisico ed osservatore, nozioni che sono state al centro della discussione filosofica dal mondo greco fino ai nostri giorni. questo volume, opera di valia allori, mauro dorato, federico laudisa e nino zanghi`, non solo intende suggerire nuovi metodi di confronto tra fisica e filosofia, ma prova altresi` a rendere espliciti i presupposti filosofici che sono presenti nell`interpretazione che i fisici stessi danno del formalismo matematico.

"la sera del 9 novembre 1860 una colonna di soldati in lacere uniformi turchine, disarmati e sotto scorta, marciava lungo la tortuosa strada alpina che risale la val chisone, nelle montagne piemontesi, verso la fortezza di fenestrelle...". chi erano quegli uomini? cosa accadde davvero ai prigionieri napoletani trasportati al nord nel 1860, e in genere agli ex-soldati borbonici caduti nelle mani delle autorita` vittoriose negli anni che portarono all`unita` d`italia? erano migliaia? quanti sopravvissero e quanti morirono di stenti, di fame e di freddo? chi navighi nella rete alla ricerca di informazioni o di opinioni su fenestrelle e sulla deportazione dei prigionieri di guerra meridionali al nord e` subito colpito dall`estrema violenza del linguaggio e dal ricorrere di termini di confronto novecenteschi impiegati senza alcuna prudenza: campi di concentramento, lager, auschwitz, sterminio. intorno al destino di quei soldati e` stata sollevata negli ultimi anni una cortina di interrogativi fumosi e di sospetti gratuiti, che puo` essere smantellata solo attraverso un`aderenza scrupolosa ai fatti dimostrati. alessandro barbero racconta la vera storia di fenestrelle ma anche la storia di come quegli avvenimenti, gia` di per se` abbastanza drammatici, siano diventati nell`italia del duemila materia di un`invenzione storiografica e mediatica.

a questo esperimento casaleggio lavorava fin dalla fine degli anni novanta, quando - amministratore di webegg - comincio` a testare nei forum intranet dell`azienda i meccanismi di formazione e produzione del consenso attraverso le reti. ma quello era solo l`inizio. l`esperimento si sviluppa attorno a un nocciolo: propaganda, propaganda, propaganda. sociale, pianificata, centralizzata, virale. testi e scaletta dei vday (gli eventi che rappresentano di fatto l`antecedente storico del movimento) sono gia` coordinati da due dipendenti della casaleggio. grillo e` l`innesco per far evolvere l`esperimento a un livello superiore: e` il frontman, l`uomo del consenso elettorale che puo` coagulare e incarnare un sentimento di rivolta contro il sistema, ormai fortissimo nella societa`. in questa prima stagione il movimento predica alcune cose con integralismo militare: il rifiuto assoluto di comparire nella tv italiana, la promessa di dimezzare lo stipendio ai suoi futuri politici e di vivere secondo uno stile di vita francescano, la posizione contro l`euro e lo scetticismo verso l`unione europea. al contrario, promette la democrazia attraverso internet ed esalta la meritocrazia, denunciando la piaga dei tanti ragazzi italiani costretti a cercare fortuna all`estero. per ognuno di questi cavalli di battaglia emergera` lo scollamento tra come il movimento si e` proposto inizialmente a elettori e attivisti e quel che realmente ha fatto sino a oggi.

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