Erano alcuni anni che AJ non si faceva vivo. Questo nuovo lavoro del figlio di Jim Croce lo ripropone in buona forma.
a chi voglia ad ogni costo sapere a quale "genere letterario" appartenga questo libro, non si puo` rispondere che cosi`: "e` un romanzo d`avventure e d`amore (regolarmente diviso in parti e capitoli dove i personaggi protagonisti riappaiono sotto diversi travestimenti). e` un poema epico-lirico-didascalico in versi sciolti e rimati, regolari e irregolari. e` un`autobiografia. e` un memoriale. e` un manifesto. e` un balletto. e` una tragedia. e` una commedia. e` un madrigale. e` un documentario a colori. e` un fumetto. e` una chiave magica. e` un sistema filosofico-sociale... insomma, e` un libro".
pochi sanno delle alpi segrete. eppure lassu` si nascondono itinerari e storie che non si faranno dimenticare. "le alpi segrete sono isole meno note del grande arcipelago alpino. isole dove sopravvive la convinzione che esistano tipi fisici speciali, o dove si trovano i segreti di vecchi alpinisti, o dove ricompare l`orso, o dove si riscoprono antiche chiese affrescate. le alpi segrete sono spazi sfuggiti a quel turismo che mira alla definizione di rassicuranti stereotipi. sono invisibili perche` programmaticamente ignorate dalla nostra cultura." quando si dice alpi, i piu` pensano subito alle solite (poche) cime famose: il cervino, il monte bianco, il gran paradiso, le dolomiti. oppure alle localita` piu` alla moda. in realta` questi luoghi dell`industria del turismo non sono che spazi circoscritti. oltre alle montagne da cartolina, si apre, infatti, il vasto `mare alpino`, un mondo appartato, in gran parte sconosciuto. marco albino ferrari, che nel corso degli ultimi vent`anni ha percorso quelle vallate e quelle cime, racconta le loro storie e ci accompagna fra meraviglie ormai destinate a sparire nell`oblio, fra i ricordi dell`antica societa` montanara e l`epica della scoperta delle alte quote.
in viaggio verso un remoto villaggio termale tra le montagne giapponesi, shimamura, raffinato intellettuale di tokyo, cerca pace e riposo, desideroso di sfuggire alla monotonia della vita cittadina e ritrovare se stesso. e nell`idilliaco paese delle nevi incontra komako, una giovane geisha, donna passionale e vulnerabile. tra loro nasce un rapporto alimentato da non detti, incertezze e desideri dell`animo e del corpo, una storia d`amore intrisa di ambiguita` e di amara solitudine: i turbamenti interiori dei personaggi e le loro debolezze emotive si trasformano in immagini e vicende scomposte che si intrecciano al naturale e imprevedibile fluire dell`inverno. "kawabata" scrive giorgio amitrano "nel suo stile ellittico, allusivo, ci restituisce la realta` con la stessa complessita` e frammentarieta` con cui la percepiamo, non nella sua versione edulcorata e semplificata. se la sua arte mimetica non ci rassicura e non ci consola, essa raggiunge l`essenza delle cose e dei sentimenti che ci rivela fragili, impermanenti, inconoscibili." il paese delle nevi (1937), capolavoro di kawabata, e` un dipinto delicato, lirico, segnato da silenzi e pause che lasciano affiorare fratture di significato e venature di acceso erotismo. in questo mondo etereo e sospeso, la malinconia si fonde con il candore immacolato della neve, come un`impronta leggera che mostra la fugace e ambigua bellezza della vita, labile e intensa nella sua transitorieta`.