
possiamo ancora parlare di classi sociali? l`autrice di questo libro ritiene che le classi debbano rimanere una categoria analitica fondamentale benche`, rispetto al passato, esse vadano ripensate e ridefinite alla luce delle problematiche concernenti il genere e l`appartenenza etnica. passando criticamente in rassegna i diversi approcci teorici e metodologici alla questione, l`autrice esplora i nessi fra problemi sociali concreti, dibattito politico e riflessione sociologica. il volume fornisce una messa a punto completa e aggiornata sul tema controverso ma ineludibile delle classi e della stratificazione sociale.

nella sua prefazione al volume, che costituisce una biografia del suo compagno e amico, norberto bobbio ricostruisce le diverse matrici politiche e culturali presenti nella formazione di leone ginzburg. in particolare, bobbio sottolinea tutta la fecondita` del rapporto di ginzburg con gobetti. il libro e` diviso in due ampie sezioni di scritti politici e letterari. se nella prima le esigenze autonomistiche e libertarie di gobetti acquistano in ginzburg una prospettiva matura, la presenza gobettiana diviene nella seconda una trama ricca che unisce ricerche letterarie di valore.

una mappa del nordovest italiano costruita attraverso una serie di articoli e saggi che indagano tanto le singole regioni quanto i protagonisti della loro cultura: da guido gozzano a carlo porta e a delio tessa, un percorso storico e intellettuale che restituisce un`immagine inedita di piemonte, lombardia e liguria.

mentre il mondo diventa sempre piu` un unico villaggio, esistere solo nel presente significa smarrire le innumerevoli diversita` del passato e la possibilita` stessa di godere della "distinzione", privandosi di quei termini di paragone utili per seguire criticamente il flusso progressivo della vita del nostro tempo. questo libro e` una guida alle procedure della stratigrafia, ultimo grande metodo inventato per scrivere la storia.

e un gennaio caldo, all`avana. in piedi dietro una finestra della residenza presidenziale, fidel castro fuma l`ennesimo sigaro della giornata. non immagina di certo che la sua vita sia in pericolo mortale. perche` ci sono due occhi che spiano ogni suo movimento. occhi che lo seguono ovunque vada. gli occhi di lucio ross, il sicario piu` letale di tutta l`america latina. e stato assoldato da un gruppo di esiliati cubani e adesso e` a un passo dal compiere l`attentato politico perfetto. ma il generale castro, senza saperlo, puo` contare su un alleato segreto, la cia. a nessuno, specialmente al governo americano, conviene che cuba rimanga senza una guida proprio adesso. bisogna fermare il killer. c`e` un solo uomo in grado di farlo. si tratta del detective cayetano brule`. l`incarico e` un vero e proprio salto nel buio, ma cayetano e` incastrato e non puo` rinunciare. a rischio ci sono i suoi affetti piu` cari e la sua vita. in una cuba mai vista, tra falsi indizi, piste fantasma, donne sensuali e oscuri personaggi, passando per la germania, san pietroburgo e gli stati uniti, cayetano ingaggera` una lotta contro il tempo. prima che il sicario riesca a cambiare il corso della storia.

"sono cose che ancora non si possono dire". questa affermazione di cesare luporini, una delle teste pensanti del pci nel secondo dopoguerra, risale a un`intervista radiofonica sull`"affaire gentile" rilasciata nel 1989, a quasi cinquant`anni di distanza dai fatti. bene, chi vive in italia e` abituato a delitti politici preparati, eseguiti e poi coperti in un`atmosfera acquitrinosa, dove nessuno per certo e` innocente, ma un colpevole sicuro non esiste. eppure, l`assassinio di giovanni gentile in quel freddo aprile del 1944 rimane un cold case diverso da tutti gli altri - che l`indagine di luciano mecacci, condotta anche su documenti inediti, riapre in modo clamoroso. tutto, in questa ricostruzione, e` perturbante. i moventi, molto meno limpidi - o molto piu` umani - di quanto fin qui si e` tentato di far credere. la scena del delitto, cioe` la firenze cupa e claustrofobica occupata dai tedeschi. e naturalmente gli attori. qualcuno ha discusso, deciso, agito: ma come, fino a che punto, perche`? le figure che appaiono sul palcoscenico sono numerose, e molto diverse fra loro. oscuri gappisti. feroci poliziotti. informatori. doppiogiochisti. e al centro di tutto, il meglio dell`intellighenzia italiana di allora: luporini, certo, ma anche eugenio garin, antonio banfi, mario manlio rossi, guido calogero, ranuccio bianchi bandinelli, concetto marchesi.



