Sorprendente collaborazione tra il figlio di Waylon Jennings e lo scrittore cult Stephen King. Un disco di oltre settanta minuti che mischia molto rock e poco country, ballate e brani elettrici, secondo la tradizione di Shooter. King presta la voce al dj Will O' The Wisp e entra in gioco tra una canzone e l'altra. Inatteso ma intrigante. Shooter ha ormai virato verso il rock.
Libro + CD. Dopo sei dischi con la sua nuova creatura, i Woven Hand, David Eugene Edwards tira le somme di questo periodo e scrive un libro. Black of The Ink è ujn libro di 110 pagine che contiene tuitte le liriche, scritte a mano dallo stesso Edwards. Il libro è corredato da un CD che contiene sei canzoni inedite.
Lead vocalist nella Derek Trucks band, Mike Mattison è ora relegato al ruolo di back up vocalist nella Tedeschi Trucks Band. Giocoforza che Mike, che ha una gran voce, non si accontenti di quel ruolo, ma abbia deciso di tornare a capo della sua vecchia band, formata parecchi anni fa assieme a Paul Olsen, per rimettere la sua voce tesa ed aspra al servizio di brani rock forti, blues tesi e soul ballads coinvolgenti. Con l'aggiunta del chitarrista Dave Yoke ( ex Susan Tedeschi band ) il gruppo ha un assetto meglio definito.
13° album per la band americana, 2012.
Già leader dei Born Ruffians, che comunque ci sono ancora e stanno preparando un nuovo album, Luke Lalonde è un autore prolifico. Così ha voluto cimentarsi con il suo nome, al di fuori della band. Non etichettabile, Luke esegue del rock con influenze folk e power pop (Rockpile, Brisnley Schwarz et similia). Musica fresca, piacevole, diretta.
Russell Howard è del Sud, infatti arriva da Charlotte, North Carolina. Ma non fa nè del blues nè del rock sudista. La sua musica è rock d'autore, con canzoni proprie, basate su raffinati riff acustici a cui poi la produzione adulta di Lawson White ha fornito un solido punto di partenza. Infatti ha arricchito le melodie, rendendo il suono di Russell più rock e più attuale. Un disco molto interessante, che ci permette di scoprire un nuovo autore su cui puntare per il futuro.
Nel 2011, appena dopo la pubblicazione di Elsie, il loro primo album, gli Horrible Crowes sono andati a suonare nel mitico Troubadour di Los Angeles, dove hanno eseguito un concerto di un'ora, secco e deciso. Racconta Brian Fallon, leder della band ( e dei Gaslight Anthem ) che questo concerto è stato uno dei migliori della sua carriera. Il DVD contiene l'intera serata.
I Grip Weeds sono una jam band emergente. Questo il loro primo album a carattere natalizio. Sicuramente una innovazione, visto che i suoni stagionall ben poco si combinano con le improvvisazioni. Originale.
William Ryan Fritch, originario di San Francisco è un cantautore, polistrumentista, dal suono folk psichedelico, molto cultizzato in questo momento in Usa. I suoi dischi sono di difficile reperibilità e la sua musica viene anche usata in diversi film. Figura atipica, Fritch sta cominciando proprio ora ad uscire dall'anonimato. Il CD contiene una download card per un EP inedito con quattro altre canzoni.
Con l'EP Wild Country, la band dell'Oregon aveva già fatto ampiamente parlare di sè. Questo primo album, prodotto da Swift, mette sotto una luce definita il talento di Colyn Cameron, assieme alla sua crescita come autore. Il disco, tra folk rock e ballate d'atmosfera, è stato inciso assieme ad Aiden Briscall e Swift. Band decisamente interessante.
Edito originariamente nel 1989 questo album è stato inciso dalla formazione originale della band californiana: Peter Lewis, Jerry Miller, Bob Mosley e Don Stevenson. Ristampa rimasterizzata, da tempo fuori catalogo.
Nuovo album per la band sperimentale giapponese, ma da tempo residente in Usa. Questo nuovo lavoro, al quale tra breve se ne aggiungerà un altro ( Rays of Darkness ) registrato più o meno assieme, conferma la tendenza space age ad imrovvisare, mischiando melodia e ricerca, come i primi Pink Floyd. In Usa hanno molto culto.
Sulla scia del trionfale tour 2013, Andy Gill ha costruito i nuovi Gang of Four: John Gaoler Sterry, voce, Thomas McNiece, basso, Jonny Finnegan, batteria. Aggiunti in studio per questo disco: Alison Mosshart (The Kills, Dead
Weather), Robbie Furze (Big Pink), Gail Ann Dorsey ed il chitarrista giapponese Tomayasu Hotei. Un disco sempre molto intellettuale, ma reso più caldo dall'uso di varie voci, che danno al tutto un impatto molto più diretto.
Jonathan Tyler si è fatto un nome con il suo primo lavoro, Pardon Me, nel 2010. Il disco, a nome di Jonathan Tyler and The Northern Lights, aveva creato un certo movimento attorno al suo nome. Sono passati cinque anni, le cose sono cambiate anche per un texano scafato come Tyler e questo secondo lavoro, con la produzione esperta di Thom Monahan (Chris Robinson, Devendra Banhart, Vetiver) è sicuramente un passo avanti. Rock, radici, una spolverata di blues e tanto Texas. Tyler mostra di avere i numeri per emegere. Molti numeri.
Teddy Thompson ( figlio di Richard ) e Kelly Jones, country singer di Los Angeles, hanno unito le forze per un disco fresco, molto vitale. Un album di country, venato di folk, sulla linea di certe cose degli Everly Brothers. Piacevole, diretto, sopratutto fresco e senza fronzoli, il disco ha ricevuto il plauso della cririca americana e sta catturando giudizi molto positivi anche in Europa. Never Knew You Loved Me Too, You Can't Call Me Baby, Don't Remind Me, alcune delle canzoni più gettonate. Edizione limitata in vinile, copertina apribile, contiene download card
Charlie Rich è stato uno dei più grandi, ma anche dei meno considerati, musicisti americani degli ultimi cinquanta anni. Voce formidabile, Rich era un musicista che sapeva convogliare nella sua musica rock e soul, con influenze southern ed anche un tocco di blues. Il tutto condito da una voce formidabile. Purtroppo ci ha lasciato troppo presto e, altrettanto presto, è stato dimenticato. Questo tributo, in cui ci sono musicisti del calibro di Shooter Jennings, Jim Lauderdale, Will Kimbrough, Kevin Connolly, Keith Sykes, Preston Shannon, Susan Marshall, Juliet Simmons, è solo l'inizio di una riscoperta che speriamo, avvenga in tempi abbastanza brevi.
Nuovo album dedicato dall'ex Bad Seeds Mick Harvey alla interpretazione di brani di Serge Gainsbourg. Una libera interpretazione, più rock e trasgressiva dell'originale, di brani romantici e non, tipici della tradione musicale d'oltralpe. IL risultato è un ibrido tra rock e canzone d'autore, con momenti quasi improvvisati che si mischiano ad incredibili osasi melodiche. Non c'è bisogno di conoscere Gainsbourg per apprezzare queste registrazioni.
Supergruppo con musicisti fuori dall'ordinario, ognuno un leader nel proprtio settore: Mike Watt dei Minutemen al basso, Nels Cline (Wilco, ma anche pubblicazioni per varie etichette jazz, quanto parentesi alt-country con Carla Bozulich ) alla chitarra, Greg Saunier dei Deerhoof alla batteria e Nick Reinhart dei Tera Melos alla chitarra e voce. Toni Maimone ( Pere Ubu ) è l'ingegnere del suono, mentre la copertina è opera di Raymond Pettibon (fratello di Greg Ginn e storico illustratore della SST). Il disco, molto interessante, mischia avventuroso post punk, aperture liriche in stile pop rock e momenti di rierca. Fuori da ogni catalogazione.
Vengono da Nashville, ma non hanno nulla a che vedere con la capitale della musica country. I Legendary Shack Shakers sono un incrocio, nudo e crudo, di southern gothic, countrybilly, punk, rock e blues. Il tutto mischiato ad una notevole energia e ad un suono vibrante. Non assomigliano a nulla, anche se vanno da una parte all'altra, seminando canzoni veementi che hanno in nuce anche elementi folk, rock and roll e persino New Orleans.
Gia' leader dei Port O'Brien ed ora dei Waters, Van William si è creato un nome ed una spazio nell'ambito del rinnovamento della scena folk e roots in Usa. Countries segna il suo debutto come solista: un disco di calde ballate, permeate di classico folk rock e suonate in punta di dita. Con l'aiuto delle First Aid Kit a livello vocale ed un arragngiametente soffice, permeato di suoni anche ovattati ma ben distribuiti, Countries è un disco che si ascolta da cima a fondo e che riesce a creare sensazioni intriganti, anche per via delle canzoni stesse, di qualità medio alta.
Album d'esordio per una band alternative folk-rock di provenienza Usa. Sono in giro già da un pò di tempo, ma è con questo esordio, targato Dualtone, che Matt Quinn ed i suoi ragazzi cominciano a fare sul serio. Hanno girato gli Usa, aprendo per band simili a loro, band come The Head and The Heart, Shins e, sopratutto, The Lone Bellow. L'album presenta un serie di canzoni, in stile roots folk rock, di cui si dice un gran bene: I'm Your Wreck, Silver Lining, Dirty Love, Younger Days e Mt. Joy.
Mike Wilhelm è stato un pioniere del suono Americana. Come membro fondatore, prima, dei leggendari Charlatans, dove ha suonato musica Blues, Folk & Jazz, mischiando suoni che andavano dalle origini della musica sino agli anni sessanta. Mike e Freddie Steady Krc, presidente della Steadyboy Records, hanno iniziato la loro lunga amicizia sul finire degli anni settanta, quando Mike era coi Flamin Groovies e Freddie con una band di Austin, The Explosives. Dopo che Mike e Frieddie avevano completato un tour acustico nel nord della California, alla fine degli anni novanta, Freddie ha avuto l'idea di fare un disco con Mike ad Austin.Randy Poe è venuto in studio a produrre, assieme a Freddie ed i due hanno messo assieme una signora band, con Maryann Price ed Alejandro Escovedo,tra gli altri, ed in pochi giorni hanno inciso Rocks & Gravel.Il disco è una sorta di testamento sonoro, tra rock, blues, folk e psichedelia, di un grande musicista, Mike Wilhelm.
Il nuovo album, 2020, della storica band alternative rock inglese. Edizione limitata in digipack.
Dopo avere pubblicato dei dischi con la sua band, The Night Sweats, Nathaniel Rateliff torna a fare un album a suo nome, da solista.Come aveva fatto all’inizio della sua carriera.
E’ vero che And It’s Still Allright ha preso forma durante le session di scrittura fatte per Tearing At The Seams, nel 2017.
Dove ha scritto e poi messo in un cassetto What A Drag.
Poi, passati due anni, ha ripreso in mano il progetto, anche perché sconvolto dalla improvvisa scomparsa di Richard Swift, suo grande amico, ma anche produttore nel periodo coi Night Sweats.And It’s Still Allright ci mostra un Nathaniel Rateliff più tranquillo, ma la voce c’è sempre e la penna è ancora calda.
E canzoni come What A Drag, And It's Still All Right, In Memory of Loss, Rush On e Falling Faster Than You Can, lo stanno a dimostrare.
Logan Ledger è un esordiente, ma il suo disco era abbastanza atteso. Prima di tutto perchè il musicista è stato scoperto e di conseguenza prodotto dal grande T-Bone Burnett. Ledger è un cantautore, di genere roots Americana, dal suono personale e dotato di una voce interessante. E poi la produzione di Burnett ha dato al disco un suono particolare che lo classifica subito tra le cose più interessanti del momento, anche per il suo suono maturo e molto professionale. Ledger è accompagnato da Russ Pahl, chitarra e pedal steel, Marc Ribot,chitarrista supremo, dal batterista Jay Bellerose e dal bassista Dennis Crouch. Il suono non è Americana nel classico senso del termine, ma contiene elementi diversificanti, che danno maggiore fascino al tutto, come un tocco di acid rock e surf music ed anche di baroque '60s pop. Un sapore tutto partuicolare per un disco decisamente bello. Edizione limitata in vinile, 180 grammi, stampa Usa.
Dopo avere passato 30 anni a fare il leader della band canadese The Mahones, Celtic Punk rockers per eccellenza, ed avere diviso il palco con gente del calibro di Dropkick Murphys, Shane MacGowan, Stiff Little Fingers, Billy Bragg, The Buzzcocks, Sinead O'Connor, The Damned, per nominarne alcuni, Finny McConnell ha deciso di fare un disco a suo nome. Ha messo a punto alcune delle sue canzoni, ma ugualmente ha voluto omaggiare musicisti che ama molto, dedicando loro una sua versione, e mi riferisco a Bruce Springsteen, Tragically Hip, Lou Reed, e Shane McGowan.. Un musicista di grande valore ed un disco decisamente bello.
Donald Fagen, leader degli Steely Dan (assieme a Walter Becker, che non è più tra noi), ha inciso The Nightfly, a suo nome, nel 1982. The Nightfly è stato uno deischi più venduti, in ambito classic rock, di sempre. Donald Fagen lo ha ri inciso dal vivo, lo scorso anno al Beacon Theater di New York, accompagnato dalla formazione attuale degli Steely Dan. Un disco di rock con influenze soul, funk, deviazioni jazz ed altre leccornie per palati raffinati. La versione Live, suonata alla grande, rende ancora meglio che in studio e dà una nuova veste ad un capolavorio di genere, che non ha mai perso il suo fascino.

Oggi il ome di Walter Hyatt dice poco o niente.Eppure, tra gli anni ottanta e novanta, Hyatt è stato un cantautore di notovele valore ed anche un musicista intrigante, assieme alla Uncle Walt's Band, gruppo roots molto personale della scena di Austin. Hyatt è morto prematuramente in un incidente aereo nel 1996 e questo disco ci fa sentire per la prima volta un tributo che Lyle Lovett ha organizzato in suo onore. Lyle aveva una grande cosniderazione per Walter, che era stato nella sua band ed a cui aveva prodotto, nel 1990, l'album King Tears. Questo CD della Omnivore ci fa sentire il tributo, aggiungendo anche 6 brani inediti e quattro canzoni, anche quelle inedite, di Walter Hyatt. Nel concerto per Walter hanno suonato Lyle Lovett, Willis Alan Ramsey, Jimmie Dale Gilmore, Junior Brown, Allison Moorer, Marcia Ball. Un tesore ritrovato.
Jonathan Clay e Zach Chance, i due musicisti texani che da anni sono i Jamestown Revival, sono motivati come non mai. Il nuovo album, Young Man, lascia da parte le chitarre elettriche e, su una strumentazione basicalmente scarna, ma non acustica, si inventa una serie di canzoni che prendono ispirazione in modo profonda dagli idoli dei due: Bob Dylan, Crosby Stills & Nash, The Band, Simon & Garfunkel, James Taylor, ed altri maestri del passato.
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Un bel modo per reinventare i Grateful Dead. Bob Weir, assieme ai Wolf Brothers, rilegge alcune pagine della sua storica band. Bob ed i Wolf Bros, cioè Don Was, Jeff Chimenti e Jay Lane, rinforzati dal vivo ( il disco è stato registrato a Red Rocks nel Giugno 2021 ) da Greg Leisz e The Wolfpack, un quintetto tutto vitalità ed idee. Molto bella la set list. New Speedway Boogie, Hard Rain's A- Gonna Fall, Big River, West L.A. Fadeaway, My Brother Esau, Only A River, Looks Like Rain, Lost Sailor / Sant of Circumstance. Come dire, tutti in un colpo, Grateful Dead, Bob Dylan, Johnny Cash, Grande musica, non ci sono altre parole.
La Kris Barras Band band è, tra i gruppi emergenti, il nome più importante in questo momento in Inghilterra. Kris Barras ha fatto qualche anno a cantare covers dei ZZ Top, prima di entrare come vocalist nei Supersonic Blues Machine. Poi ha fondato la sua band ed inciso un primo album. E' con questo nuovo lavoro, Death Valley Paaradise,, che tenta il grande salto. Musica elettrica, tesa, ruvida, venata di blues, sostenuta da una band potente e con Barras, vocalist di grande forza. Vinile 180 grammi, edizione limitata RED VINYL
Nuovo album per la band folk rock statunitense. Gruppo molto interessante che lavora sulla memoria, mischiando temi classici con sonorità innovative. Il suono parte da reminiscenze di Crosby Stills Nash & Young e si sviluppa proponendo composizioni dirette, fresche e decisament3e piacevoli. Il disco, mixato da Tucker Martine, apre nuovi orizzonti sulle sonorità forlk rock.
Il primo album dell'artista Americana.
Doppio album dal vivo registrato a St. Louis nel 2008.


