Interessante quartetto che arriva dal Sud degli Usa. Ma, al contrario di molte formazioni che arrivano da quei luoghi, gli Apache Relay non sono folk, country, grass, ma bensì una rock band, con radici abbastanza originali. Infatti, se dobbiamo trovare una band di riferimento, ci vengono a mente gli Arcade Fire. Il suono è rock, sono personali e, tanto per dimostrarlo, eseguono una versione di State Trooper di Springsteen in modo assolutamente originale.
Giovane rocker proveniente dall'Arkansas, Denny ha una voce forte ed intensa, che sta tra Bob Dylan e Roy Orbison. Una voce che sa soffrire e che interpreta molto bene la musica proposta in questo disco: una commistione di musica del Sud, rock, folk e gospel. Un suono definito Arkansas Soul che Denny rende reale grazie alla sua voce ed anche a parte della sua vita, legata per un certo periodo ad una sorta di autodistruzione, con alcool e droghe a farla da padrone.
Canadese, Matt Andersen è una figura emergente in ambito blues. Ha vinto gli European Blues Awards, si è distinto al Memphis International Blues Challenge e, con più 200 date ogni anno, sta facendosi un nome a livello mondiale. Blues elettrico, ben suonato, diretto e potente. Questo nuovo lavoro, prodotto da Commissioner Gordon (Joss Stone, Amy
Winehouse, KRS One), gli aprirà certamente nuovi orizzonti. Andersen è dotato di una voce notevole.
Rob Baird è un musicista decisamente interessante. Viene da Nashville, ma non fa country. Casomai la sua musica si può definire Americana, ma con un tocco molto personale. Infatti le sue ballate, le sue composizioni, profonde ed introspettive, sono classica musica d'autore con una solida dose di radici ma anche forti influenze da parte del Memphis Soul targato Stax. Il risultato è un disco di indubbia qualità che mette a fuoco la scrittura di Baird e la sua particolare visione musicale.
Neozelandese, Marlon Williams aveva sorpreso mezzo mondo con il suo disco d'esordio, uscito un paio di anni fa. Ora si è spostato in California, ha una band al suo seguito e non fa più tanto il verso a Jeff Buckley ed al country retrò. Make Way For Love è un disco più rock, meno enfatico ed anche meno profondo. Un disco diverso ma, anche per questo, un album comunque interessante che propone musica quasi all'opposto di quanto aveva fatto in passato. C'è il rock, anche il senso del pop, ci sono delle canzoni abbastanza normali, ma la voce è quella ed il senso della musica non ha certamente abbandonato il suo autore.
Hank Williams Jr, figlio del grande Hank Williams, ha superato i 70 anni ed ha inciso a suo nome più di cinquanta dischi. Ma, questa volta, ha scelto di farsi produrre e pubblicare da Dan Auerbach. E l'orecchio fino del chitarrista dei Black Keys ha prodotto un disco di country e blues ad alto livello. Infatti, oltre ai brani scritti da Hank, nel disco troviamo canzoni di Muddy Waters, Robert Johnson, Big Joe Turner, R.L. Burnside e Lightnin' Hopkins. E, alla chitarra solista, abbiamo Kenny Brown. Edizione in vinile, 180 grammi, stampa Usa.