

mentre la conversazione materiale risuona nello spazio acustico, viene ascoltata "in diretta" dagli interlocutori, la conversazione immateriale viene letta nel floppy disk della memoria "in differita", quando si e` ormai spenta l`eco delle parole dette. il dispositivo concettuale e pratico della conversazione immateriale sembra risolvere il problema della verifica dei risultati nelle conversazioni e in psicoanalisi. inoltre, applicato ai testi di poesie e romanzi, da dante a leopardi, da joyce a d`annunzio a proust, promette aperture interessanti anche al campo della critica letteraria.

sono luoghi mentali in cui ci si ritira quando si vuole sfuggire a una realta` insostenibile perche` angosciosa. si tratta di zone della mente in cui trionfa l`onnipotenza e, in fantasia, qualunque cosa e` permessa. il sollievo che si ricava dal ritirarsi in questi rifugi comporta pero` il rischio dell`isolamento e quindi della compromissione delle relazioni con gli altri, e di una perdita di contatto con la realta`, che diventa gravissima nel caso di soggetti con un`organizzazione patologica della personalita`. il volume, ricco di resoconti ed esempi clinici, presenta, su base kleiniana, una teoria dei rifugi della mente, la cui dinamica appare con particolare chiarezza all`interno del trattamento psicoanalitico.


due tragedie "forti", in cui la presenza degli de`i ha ormai solo una funzione di immagine-simbolo di valori immanenti nella vita dell`uomo, come la forza dell`eros e l`ideale della purezza. la protagonista di "ippolito", fedra, e ancor piu` medea sono tra i personaggi piu` drammatici del teatro d`ogni tempo: la tragedia e` tutta interiore, il conflitto e` dentro l`animo delle due straordinarie figure femminili, nello scontro tra le ragioni del cuore e della passione e la lucidita` delle risoluzioni estreme portate a compimento.

una delle ultima opere del grande tragediografo greco. tra terribile e grottesco, una crudele rappresentazione della fragilita` dell`uomo, in cui il mondo stabile degli oggetti familiari vacilla e si muta in un assurdo gioco di fantasmagorie e apparenze.




un ragazzino cerca una via di fuga da un padre ordinario, da una madre troppo amata, dai turbamenti di un`infanzia gia` guasta. dieci anni dopo, quel ragazzino e` un giudizioso studente universitario di matematica che coltiva un`ambizione segreta: vivere un`esistenza consacrata alla scrittura, lontano dall`inferno del sudafrica e dalla vergogna di essere bianco. giunto in inghilterra, deve pero` scendere a patti con la realta`. l`europa degli anni sessanta non e` un posto facile dove sopravvivere. alla fine il ragazzino e` riuscito a diventare uno scrittore, un premio nobel, una personalita` degna di rispetto. ma sara` davvero cosi? un grande scrittore scrive sempre una sola, inesauribile, storia: la propria. e quella di j. m. coetzee e` racchiusa in questi tre romanzi, scritti con un`abilita` e un`esattezza implacabili, che lasciano senza fiato.


Il Castoro, 1978, IT. Monografia del regista, scrittore e sceneggiatore francese Alain Robbe-Grillet. Il libro raccoglie una selezione di dichiarazioni del regista, una disamina della sua opera cinematografica e la filmografia.








Libro vincitore del Premio Terzani 2023
Il viaggio di Zerocalcare in Iraq, la fotografia di un momento geopolitico preciso, spesso trascurato dall'assordante indifferenza occidentale.
