
tradotta da un`unica mano di poeta, l`intera opera teatrale di colui che swinburne, sul finire del secolo scorso defini` "il piu` grande scopritore, il pioniere piu` ardito e ispirato di tutta la letteratura poetica inglese". oggi esso ci attira come accenno a una letteratura virtuale che ha tutta l`arbitraria complicazione dell`artificio e insieme la necessita` di un processo della natura.










. ne` uomo ne` dio, ne` maschio ne` femmina, ne` buono ne` cattivo, ne` bello ne` brutto, e comunque mai nessuna di queste cose per sempre o in assoluto, eros e` un messaggero, un traghettatore di pulsioni. lo si diceva ventiquattro secoli fa, durante il simposio piu` celebre della storia d`occidente, e da allora le cose non sono cambiate. ne` e` cambiato il ruolo dell`attore, che di eros, da sempre, e` il tramite e l`interprete. con la sua voce, incantevole anche quando scrive, sonia bergamasco spiega come si realizzi, nella pratica viva del mestiere, questo farsi medium incarnato di emozioni e parole. e un processo che si costruisce per gradi, con dedizione, entusiasmo e fatica e ha come punto di partenza e di arrivo il corpo. il corpo dell`attore e` materia plasmabile: va addestrato a vibrare attraverso l`educazione al suono e al gesto; va domato attraverso l`alchimia della ripetizione; va trasceso nelle sue caratteristiche personali per insegnargli a fare spazio a quelle universali; va sedotto, infine, per dargli modo di sedurre a sua volta e ogni volta, consapevolmente, il pubblico (o l`obiettivo della macchina da presa). con generosita`, sonia bergamasco mette a disposizione del lettore una serie di ricordi e di esperienze sempre personali, attinte dal suo specifico percorso - che partiva in modo eccentrico e connotante dalla musica -, dai maestri (come carmelo bene), dai "modelli" amati (come eleonora duse), dalle sfide accolte per continuare a evolvere, a imparare, a crescere e anche a trasmettere conoscenze e stimoli alle nuove generazioni. curiosamente (avrebbe forse detto luca ronconi), l`immagine che emerge da questo sincero rispecchiamento non e` un riflesso di narciso. la figura che ci guarda e ci parla da dietro il v


c`e` chi si sente a casa ovunque e chi non si sente a casa da nessuna parte. il protagonista di questo albo appartiene a questa seconda specie. per quanto abbia girato il mondo non e` mai riuscito a trovare un posto che facesse per lui. ma forse perche` una casa non era quello che stava cercando, almeno fino a quando non lo e` stato per davvero e allora, per sentirsi a casa, e` dovuto tornare proprio nel luogo da cui era partito. una storia che racconta fin dove si puo` andare per seguire i proprio sogni e ambizioni e dove si puo` tornare per ritrovare il calore dei ricordi e degli affetti. eta` di lettura: da 4 anni.