michael nicholas salvatore bongiorno detto mike partecipa alla resistenza, finisce a san vittore vicino di cella di indro montanelli e vede in faccia la morte con un plotone di esecuzione che si ferma al prigioniero prima di lui. l`italia inizia la ricostruzione e lui, su suggerimento di vittorio veltroni, padre di walter, cambia il nome in mike e inizia la carriera televisiva piu` lunga del mondo. mentre il paese si sposta dalla luce delle lucciole a quella del televisore, mike e` protagonista e motore di questa rivoluzione antropologica, focus del rituale collettivo di "lascia o raddoppia". umberto eco ne coglie la portata sociale e ne analizza il carattere nella sua "fenomenologia di mike buongiorno". silvio berlusconi lo sceglie come avanguardia e portabandiera della sua avventura televisiva, gli fa un`offerta di quelle che non si possono rifiutare e con lui fonda un impero mediatico e culturale. mentre la sua eta` biologica rimane incredibilmente indietro rispetto a quella anagrafica, al fianco di fiorello recupera una seconda giovinezza e diventa idolo di un pubblico molto piu` cool e postmoderno di quello a cui era abituato. "la versione di mike" e` la sua prima, vera, autobiografia.
la storia di una donna resa un`attrice, quand`era bambina, dall`imprinting del grande giorgio strehler che la volle nel ruolo di anja in una memorabile messa in scena del "giardino dei ciliegi". la guerritore si racconta con gran ritmo narrativo: gli aneddoti divertenti alternati alle riflessioni intime. e racconta di intelligenze diverse, quella femminile e quella maschile, la sofferta delusione d`amore per giancarlo giannini e la meditata vendetta. l`incontro di lavoro e di passione con gabriele lavia che la rende madre, compagna, quasi alter ego e la separazione dolorosa come cammino faticoso della riscoperta di se`. la scrittura rilancia verso nuovi mondi interiori. monica guerritore ci sa parlare della bellezza femminile come di qualcosa in continua evoluzione, suscettibile di cambiamento e non per questo meno attraente. e di come siano molti i fattori che fanno di una donna una bella donna: il fascino, la forza, la cultura, il talento. il volto non e` mai un volto in generale, e` il volto di qualcuno che porta su di se` i segni della singolarita`, del tempo che passa, delle emozioni vissute, dei dolori, delle gioie. compresa la malattia. la guerritore racconta che la si puo` battere, anche se grave come un tumore al seno, e parla delle scelte che hanno fatto di lei quello che e` oggi.
per i bambini non c`e` differenza tra la magia e la realta`, perche` entrambe sono nuove, inspiegabili e meravigliose. e trascinano i genitori in grandi scoperte di cui loro non si sentivano piu` capaci, paure a cui avevano smesso di pensare, sorprese per cui avevano smesso di stupirsi. le spiegazioni, i giochi, le avventure che ne nascono sono al centro di un legame fortissimo, che grossman racconta in storie che avvolgono i lettori con semplicita` e tenerezza: come quella di ruti che una mattina non vuole alzarsi per andare all`asilo. il papa` non la sgrida, ma le dice che nel frattempo gli altri giocheranno, si divertiranno, cresceranno e avranno i loro figli, mentre lei, dormendo, rimarra` bambina. forse allora e` meglio correre in cucina a fare colazione. e ad abbracciare mamma e papa` che per fortuna da piccoli si sono alzati per andare all`asilo! una raccolta di cinque racconti illustrati, in cui grossman regala levita` e poesia ai suoi lettori, piccoli o grandi che siano. eta` di lettura: da 6 anni.
pubblicati rispettivamente nel 1951 e nel 1966, "bestie del 900" e "il buffo integrale" costituiscono le ultime raccolte di racconti palazzeschiane. la prima si costruisce come un`irriverente parodia dei bestiari medievali e, nel presentare al lettore il carattere e la morfologia di una dozzina di animali, finisce per descrivere mirabilmente la condizione umana. la seconda, che gia` nel titolo riecheggia quel tema del "buffo" centrale nella produzione dello scrittore fiorentino (basti citare il suo "palio dei buffi" del 1937), rappresenta il vero punto d`arrivo della novellistica di palazzeschi: un godibilissimo, dissacrante, allegro e tragicomico ritratto della vita con tutti i suoi insensati paradossi.
nell`arco secolare tra la meta` del quattrocento e la meta` del cinquecento, con una velocita` di acquisizioni, proposte, scelte che non ha eguali, l`arte a venezia si emancipa dall`ultima eredita` bizantina, propone prima una lezione tutta "italiana" con giovanni bellini, poi si impone come pienamente "europea" con tiziano vecellio. "nuova bisanzio" e poi "nuova roma" venezia assimila le versioni dei fiamminghi e dei nordici e restituisce una lezione coloristica con cui l`intera arte occidentale dovra` fare i conti. questo libro percorre quel secolo densissimo nel dialogo fra la pittura e l`architettura, la scultura e le arti proprie di venezia: i colori dei mosaici e dei marmi, dei tessuti e dei vetri, nel variare continuo di una citta` che affronta pericoli mortali e una civilta` orgogliosa della propria distinzione. l`umanesimo civile del patriziato, la committenza ecclesiastica e dogale, le scuole maggiori e minori danno vita a dialoghi intensi e ricchissimi, di cui ogni pittore seppe dare personale, e insieme collettiva, traduzione in immagini. che restano, nella loro autonomia, una componente essenziale ma anche "altra" del rinascimento.
Area 0, Brimingham, 4 Febbraio 2017: Lo show finale della più famosa band di heavy metal.
Il nuovo album, 2018
"tutti i bambini crescono, tutti meno uno"... peter pan vive in un paese dove si resta sempre bambini, un mondo incantato dove si gioca e si puo` volare! non mancano certo le avventure e peter coinvolge anche tre bambini londinesi in una notte speciale... eta` di lettura: da 9 anni.
"questo volume raccoglie le sceneggiature di tre film tra i piu` intensi e poetici di pasolini: opere che al loro apparire suscitarono entusiasmi, discussioni e polemiche. nel vangelo secondo matteo (1964) pasolini esplora la figura sociale di cristo e il rilievo storico del suo messaggio, dipingendo un gesu` piu` feroce contro i ricchi che contro i duri di cuore. nell`edipo re (1967), la tragedia di sofocle viene riletta in una luce inedita: la vicenda del sovrano di tebe segna l`imporsi dei tempi circolari della vita e del mito su quello lineare della storia. in medea (1969) pasolini rappresenta nuovamente il conflitto tra una visione religiosa e una visione illuminista e razionalista del mondo." (dalla prefazione di morando morandini)
