

un impiegatuccio francese, scontento del lavoro che fa e della donna con la quale vive, trova il coraggio, durante i giorni di ferie trascorsi a firenze, di lasciare la sua compagna e il lavoro. e come per premiare il suo coraggio, il caso sembra accorgersi di lui.

tutte le mattine un padre accompagna la figlia a scuola, e quando passano davanti all`orologio lei fa "den" e vuole che lui le racconti una storia. le favole che il padre s`inventa sono piene di fantasia, delicate e divertenti: sono il commento fantastico alle piccole avventure di ogni giorno. la bambina e l`adulto si incontrano in un momento difficile e irripetibile delle loro vite. la piccola maria sta uscendo dall`infanzia e si prepara a entrare nell`adolescenza, suo padre sta uscendo da un periodo cruciale della sua vita, e dissimula le sue amarezze dietro la comicita` e la delicatezza per non gravare o ferire la persona piu` piccola e indifesa. insieme sviluppano un piccolo romanzo, con la storia della loro relazione e delle reciproche difficolta` che risuona attraverso le vicende del principe cagaquattro e della strega orecchiamolla, le peripezie della lettera y, le tecniche per mangiarsi la scuola...

un romanzo che comincia con il peggiore incubo di ogni genitore: la scomparsa di un figlio. il protagonista, e narratore, si chiama roman ed e` un famoso giornalista televisivo. la scomparsa dell`adorato figlioletto finisce su tutti i giornali, la polizia indaga, ma simon non viene piu ritrovato. per roman comincia cosi una rapida deriva che in breve tempo lo porta alla separazione dalla moglie e alla perdita del lavoro; ma sono eventi che non gli importano: il suo unico pensiero resta simon e la certezza che sia ancora vivo. ne avverte la presenza, gli parla di continuo; quando si addormenta, lo vede davanti a se`, calmo e sereno e per nulla disposto a ritornare con lui nel mondo reale. decide quindi di andare a ritrovarlo nell`isola dei sogni, a grenada, l`isola in cui roman ha vissuto da bambino...

un romanzo di avventura d`altri tempi, eppure attualissimo. jacopo marocchetti, un eroe senza macchia ma con paure prettamente umane, per sfuggire a delle navi inglesi deve pilotare un veliero attraverso un inaccessibile canale marino frastagliato di scogli a pelo d`acqua. e pronto a sacrificare la propria vita, pur col terrore nel cuore; forse anche perche` a bordo vi e` isabella, giovane e bella aristocratica che jacopo ama sin dal loro primo incontro, e che sembra ricambiarlo. non importano il secolo ne` la geografia: l`amore e` il motore che fa muovere l`individuo verso nuove prospettive di se`. amore e morte, un binomio instillato nel nostro immaginario gia` dai tempi di orfeo ed euridice. un binomio che brucia e rende vivi. e l`animo di jacopo, ex suddito di napoleone, muore con l`impero, e poi rivive con l`amore, e poi... postfazione di andrea quadraroli.

"quando, il 14 luglio 1789, la serratura della bastiglia cedette e la sommossa liberatrice riempi` i corridoi della folla, la cella di sade era vuota. alcuni giorni prima, il 4 luglio, il governatore aveva chiesto il trasferimento di questo personaggio, il cui umore andava tanto d`accordo con gli avvenimenti. il disordine di allora ebbe questa conseguenza: i manoscritti del marchese, dispersi, andarono smarriti, scomparve il manoscritto delle centoventi giornate. e questo libro domina, in un certo senso, tutti i libri, poiche` contiene la verita` di quello scatenamento che l`uomo e` nella sua essenza, ma che e` obbligato a frenare e a tacere. [...] piu` tardi, il manoscritto fu ritrovato, ma il marchese ne rimase privo: lo credette definitivamente perduto e questa certezza lo accascio`: era `la piu` grande disgrazia che il cielo avesse potuto riservargli`. mori` senza poter sapere che in realta` quel libro, che egli immaginava perduto, doveva collocarsi piu` tardi fra i `monumenti imperituri del passato." (georges bataille)



Ubulibri, 1985, IT. Nel 1960 Fritz Lang gira in Germania il suo ultimo film e nello stesso anno Volker Schlondorff e Alexander Kluge realizzano i loro primi cortometraggi: finisce emblaticamente la grande scuola del cinema tedesco classico e ne nasce una nuova quella che nel corso degli anni settanta diverrà il fenomeno "Nuovo Cinema Tedesco" con registi come Wenders, fassbinder, Straub e Fleischmann. Il libro rappresenta la prima ricostruzione organica di quel fenomeno attraverso una nutrita serie di saggi firmati da specialisti, l'analisi dettagliata di 130 opere corredata da un ricco e inedito materiale iconografico e informativo.