
Album del 1996, con Randy Newman.

"una sorta di interminabile attacco di cuore": cosi` e` stato definito "i diabolici," che - unanimemente considerato un classico della letteratura noir - non ha perso un grammo del suo torbido fascino: come dimostrano i commenti dei giovani blogger francesi, i quali scoprono stupefatti quanto l`attuale letteratura psicologica francese "a` suspense" debba a un libro che ai loro occhi appare "di un`incredibile modernita`", dotato di "un intrigo perfetto" e di "una tensione che fino all`ultimo non ti da` un attimo di tregua". come nei migliori romanzi di simenon, quello che conta qui e` la progressiva perdita, da parte del protagonista, della percezione della realta`, il suo sprofondare sempre piu` allucinato in una vertigine di angoscia e di terrore in cui i deliri si accavallano ai ricordi d`infanzia e a un lacerante senso di impotenza. nei "diabolici" compaiono per la prima volta alcuni dei marchi di fabbrica della sterminata produzione di boileau e narcejac: lo schema triangolare, l`ambientazione provinciale e piccoloborghese, il motivo del colpevole tormentato dal rimorso e dalla paura, la contiguita` fra innocenza e colpa; e soprattutto l`inversione dei ruoli: in un`autentica spirale di orrore, l`assassino si trasforma in una vittima braccata da "colei che non c`e` piu`" - la donna che sa di aver ucciso.

"c`era una volta un principe che viveva in una bolla di sapone. nella bolla di sapone c`erano un letto, un lampadario di cristallo, un frigorifero, un fornello e una boccetta d`olio. la bolla di sapone se ne andava in qua e in la`, sulle ali del vento." comincia cosi` la storia di aznif, che e` una storia un po` magica, ci dice l`autore, e parla di una persona leggera, che abitava in una casa piu` leggera dell`aria, e in una citta` piu` leggera dell`acqua che si chiama amsterdam. eta` di lettura: da 8 anni

gli attaccanti di jinpachi ego si sono esibiti in grandi giocate, incalzati senza tregua dai campioni guidati da oliver aiku. in campo esplode la rivalita` tra i fratelli itoshi ed e` caccia al gol decisivo che trasformera` il calcio giapponese.