il metodo shiatsu ideato da toru namikoshi (1905-2000), a differenza dello stile masunaga oppure dello stile ohashi, si concentra maggiormente sui sintomi, con l`obiettivo di intervenire sulle patologie in via preventiva e terapeutica. si contraddistingue per un approccio che utilizza le conoscenze della scienza medica occidentale, e mostra un`efficacia elevata in tempi rapidi, con riferimento agli specifici sintomi trattati. questo manuale testo ufficiale del japan shiatsu college di tokyo, fondato dallo stesso namikoshi nel 1940 - e` stato ideato per fornire all`aspirante operatore shiatsu, che sappia padroneggiarne il contenuto, un materiale sufficiente per studiare in maniera appropriata e, soprattutto, per capire "i veri libri di medicina", i pazienti cioe` che incontra nella sua pratica quotidiana. il libro offre indicazioni approfondite sulle procedure standard del metodo namikoshi, dalle basi fino all`applicazione clinica; contiene inoltre numerose fotografie e illustrazioni per facilitarne la comprensione, e dettagliate descrizioni degli approcci terapeutici utilizzabili nel trattamento di disturbi specifici.
Il termine “galempio”, che non esiste nella lingua italiana, nasce da una errata lettura di un “colga l'empio” che si trova nel grande concertato finale del primo atto del Macbeth di Verdi. I coristi prendono il fiato dopo col e quindi cantano “col galempio”. Questo è uno degli innumerevoli casi di patenti assurdità in cui incappano i direttori artistici ai quali i dipendenti più coscienziosi chiedono lumi. La vita del teatro musicale è fatta di una infinità di questioni che risultano incomprensibili per chi non è del mestiere, o anche semplicemente per chi, ragionando con il comune buon senso, di fronte a cose insensate prova un rifiuto, una repulsione di principio. Chi fa invece di mestiere il dirigente in un teatro lirico deve prendere pazientemente in carico anche le assurdità, che sono però controbilanciate dalla possibilità di sviluppare nel lavoro, malgrado tutte le trappole, una forte creatività.