
Yehudi Menuhin (1916-1999), “il violino del secolo”, è un prodigio di musica allo stato puro: un Orfeo in cui l’Istinto si fa Rivelazione. Senza essere “addestrato” da virtuoso, restituisce con agio assoluto il Concerto in re maggiore di Paganini ma sa anche, dodicenne, affrontare e risolvere nella stessa sera un Concerto di Bach, quelli di Beethoven e di Brahms con la Filarmonica di Berlino direttore Bruno Walter, Einstein che gli dice “Ora so che Dio esiste”, Arrau il quale nota: “la musica fluiva da lui come se il dio lo usasse quale messaggero”.





il volume include tutte le maggiori opere della rosselli: i primi scritti (1980, ma risalenti agli anni 1952-63); i poemetti la libellula (1959) e impromptu(1981); le raccolte variazioni belliche (1963), serie ospedaliera (1969) e documento (1976); infine alcuni testi tratti da appunti sparsi e persi (1987). queste pagine febbrili restituiscono la voce intima, appassionata e tragica, di una delle personalita` poetiche piu` appartate ma anche piu` originali del secondo novecento, che della lingua - intesa come mezzo di esplorazione, sperimentazione e invenzione - ha fatto il fulcro della propria ricerca e lo strumento di un costante esercizio di riconquista e appropriazione di se`. i grandi temi che attraversano l`opera della rosselli - l`esperienza dolorosa della malattia mentale, la tensione erotico-religiosa, la sensibilita` musicale che trasforma la pagina in partitura e rinnova nel profondo la prosodia - affiorano in queste liriche come sofferte declinazioni di un travaglio umano e intellettuale illuminato dalla grazia misteriosa dell`ispirazione. prefazione di giovanni giudici.