in questo volume della collana gli anelli mancanti rivive una delle ultime opere di edmondo de amicis che si compone dei "ritratti letterari", del 1881, e dei "nuovi ritratti letterari ed artistici", editi nel 1902. pubblicati per la prima volta nella "gazzetta letteraria" e rieditati nel 1908 dall`editore treves di milano, i "ritratti letterari" sono dedicati ai grandi scrittori francesi del xix secolo, presentati per la prima volta a un pubblico non specialistico con stile asciutto, giornalistico e con un intento fortemente divulgativo. i nuovi ritratti letterari ed artistici seguono i primi a distanza di vent`anni e sono centrati sul mondo letterario italiano con focus su personalita` di spicco della cultura del tempo come d`annunzio, l`abate perosi e renato imbriani. la penna di de amicis ci restituisce il panorama culturale italiano e d`oltralpe con occhio attento, curioso, aperto al confronto, e con stile agile che ci fa apprezzare ancora oggi, a distanza di piu` di un secolo, questi straordinari profili.
ii volume, che configura una vera e propria biografia "sacra" di maometto, propone gli elementi essenziali per conoscere e comprendere la figura del profeta secondo la prospettiva islamica. due i generi letterari tradizionali in cui tali elementi sono stati espressi: il primo e` il genere biografico, rappresentato dalle vite antiche di maometto, delle quali nel volume e` presentata una scelta dei primi testi sulle imprese del profeta che non ha equivalenti nell`editoria occidentale. il secondo genere, quello sapienziale dei detti (hadith), raccoglie le sentenze piu` significative attribuite a maometto. tratti dalle raccolte canoniche piu` autorevoli, i detti rappresentano per i musulmani una scrittura sacra a tutti gli effetti, nonche` un complemento alla parola di dio che e` contenuta nel corano. si tratta dunque di opere fondamentali, che ci permettono di vedere "dal di dentro" l`immenso valore attribuito al profeta dai fedeli dell`islam, un valore che si perpetua da secoli ed e` oggi condiviso da piu` di un miliardo di credenti.
Incredibile documento, tratto da una trasmissione radio del periodo. Siamo nel 1979, a New York, e questa performance è tratta dall'unico tour che George ha fatto con la sua band ( quindi senza i Little Feat ) per promuovere il suo primo lavoro solista: Thanks I'll Eat It Here. Otto canzoni, alcuni classici dei Feat, riletti in modo abbastanza diverso ( sopratutto nel suono): Willin', Dixie Chicken, Spanish Moon, Fat Man, ma poi abbiamo anche Easy Money, What Do You Want The Girl To Do ?, Can't Stand The Rain ed Honest Man. Una chicca. Live autorizzato UK. Copia non sigillata.