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si leggeva di piu` nel passato o piu` oggi? perche` i giovani non sembrano amare la lettura? quale funzione deve svolgere la scuola per invogliare le nuove generazioni a leggere? di fronte a questi e ad altri quesiti gianni rodari si pone con spirito critico e senza pretese di risposte certe. le sue interpretazioni e i suoi suggerimenti sono comunque sempre ispirati da una serena analisi della realta` e dalla convinzione che la societa` in cui viviamo possa e soprattutto debba trovare in se stessa la forza di migliorarsi. avvicinare i giovani alla lettura significa non solo farli entrare in dimestichezza con i libri, ma contribuire alla crescita di buoni cittadini.

e un testo che parla d`amore, ma non si rivolge necessariamente alla coppia bensi` a tutti coloro che intendono riempire la propria vita di questo sentimento per poterlo poi offrire agli altri e colmarne l`universo rendendo quest`ultimo un luogo migliore dove vivere. si tratta dunque di un piccolo libro d`impronta new age.

il filo della narrazione e` il processo di industrializzazione che nel corso del novecento porta un paese semi-agricolo come l`italia ad appaiarsi alle altre potenze industriali. tale processo si avvia davvero solo con la grande guerra e puo` dirsi compiuto quasi mezzo secolo dopo, tra fine anni cinquanta e primi anni sessanta, con il miracolo economico. il volume dapprima segue cronologicamente le vicende del periodo, poi mette in luce le caratteristiche di fondo della politica economica, e le basi tecnologiche e organizzative dello sviluppo, mostrando infine come esso sia stato favorito e guidato da un sostanziale intervento dello stato nell`economia.

il commissario matteo colonna e` stato inviato a rimini per indagare sugli omicidi di alcune giovani donne e si imbatte in un serial killer molto speciale. perche` uccidendo le sue vittime, l`assassino che i giornali chiamano "il figlio dei fiori" ascolta sempre un dimenticato brano psichedelico del 1972? che cosa sono il giusto ritmo e la legge? che cosa nasconde la tranquilla casa di riposo giovanni pascoli? ce la fara` il giovane e intuitivo matteo colonna, che cerca di immedesimarsi nell`assassino, a resistere all`orrore di cio` che sara` costretto a scoprire? torna in libreria il romanzo che ha esplorato il cuore criminale dei rapporti familiari, il tradimento, e il desiderio di ordine che torna ad affacciarsi ovunque. perche` il killer che colonna insegue e` un padre. e i padri non sanno solo amare, ma anche odiare, e punire.

i protagonisti di questo libro sono tutti affetti da quella che e` stata definita "l`allergia del secolo". una malattia immuno-tossica causata dall`inquinamento e dai prodotti chimici, che colpisce milioni di persone ma di cui non si parla mai. ogni storia inizia con una lista di divieti e racconta come si puo` vivere evitando il contatto con il mondo: niente profumi e deodoranti, niente roba appena lavata, nuova o profumata, niente saponi, creme, trucchi, niente plastica: niente che sia sintetico, chimico, insomma. dodici personaggi alle prese con la propria invisibilita`, con la solitudine e la distanza da tutto cio` che amano. eppure, dodici storie ariose e coinvolgenti che ci parlano del modo in cui viviamo, e acuiscono la nostra percezione dell`innaturalita` del nostro mondo. e attraverso queste voci un piccolo grande viaggio su e giu per l`italia, un percorso tattile e olfattivo per raccontare il territorio, le sue pieghe, il suo vento, le sue devastazioni.

ne` catastrofismo, ne` ottimismo, ma una guida a che cosa e` possibile fare. e` un piccolo libro, in forma di diario, scritto da un naturalista per la figlia bambina per trasmetterle l`idea che non tutto e` perduto, che e` necessario prendere coscienza di quanto sta avvenendo e che, tuttavia, c`e` ancora la possibilita` di agire. il diario e` dunque il racconto di giorni realmente vissuti scelti fra vent`anni di episodi e incontri, di escursioni e viaggi, di appunti e riflessioni.

un libro di racconti sull`insegnamento, il suo fascino, le sue ambiguita`, le sue sorprese. siamo abituati a pensare al rapporto professore-allievi come a una strada a senso unico, dove l`adulto va avanti nelle sue spiegazioni e il ragazzo tace e impara, o si dilegua. in realta`, dice con forza lodoli, tutti hanno qualcosa da raccontare agli altri, e anzi spesso sono proprio i giovani (piu` liberi? piu` innocenti?) a fornire soluzioni esistenziali a chi da troppi anni si e` incagliato dentro una lezione stanca e avvilita.

a volte le tracce del passato affiorano come sugheri nel mare. ecco allora che nino calabro, l`amico d`infanzia che liguori ha arrestato per droga, annuncia di voler collaborare con la legge. ad aprirsi e` un vaso di pandora, che porta l`ufficiale a indagare sulla scomparsa di un cronista palermitano. di colpo il tempo non gli basta piu`: deve svelare il mistero, contrastare una guerra di mafia, decifrare i messaggi del puparo che muove i fili di tutto, proteggere i familiari del pentito minacciati dai sicari di cosa nostra e della `ndrangheta.

agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del mar nero, c`e` un paese selvaggio e poco abitato, tomi (l`odierna costanza), il luogo della relegatio di publio ovidio nasone, che li` visse per una decina d`anni e che vi fu sepolto il 17 o il 18 d.c. in una totale trasmutazione di tempi, in completo anacronismo, giunge a tomi un amico di ovidio, cotta, determinato a trovare tracce del poeta e del suo capolavoro incompiuto, le metamorfosi. la singolarita` di "il mondo estremo" fa si` che il lettore sia coinvolto nella ricerca di cotta e ritrovi, attraverso di lui, un mondo siamo ai giorni nostri - in cui il mito si trasfigura in realta`. ecco allora che il contesto diviene minutamente realistico e, per esempio, alla sera, nella desolata piazza della ferrigna tomi, giunge cypari, un "proiezionista" ambulante, che mostra un film d`amore disperato in cui la bella alcione viene trasformata, assieme al compianto sposo, in un uccello marino. cotta trovera` presso tomi, a trachila, in montagna, la casa di ovidio. lo aiutera` pitagora di samo, ridotto a servo di ovidio, e, nel folto dei boschi cupi e terribili, sotto una coltre di lumache striscianti, appariranno delle pietre con i versi incisi dal poeta. e ancora, in una memorabile alba, mentre si consumano i riti del carnevale, apparira` un corteo di pazzi, travestiti chi da dio sole, chi da medea, chi da orfeo... recitano strani versi di un`opera distrutta dall`autore, ma non scomparsa: le metamorfosi.

la pubblicazione di questi racconti, autorizzata con difficolta` e imbarazzi da parte della censura, suscito` una lunga serie di polemiche, provocate essenzialmente dalla sincerita` e dall`offensiva perfezione con cui in essi viene descritta la guerra. i titoli dei racconti sono semplici indicazioni del luogo e delle date. la stessa scarna semplicita` pervade la narrazione, ma l`austerita` dello stile non nasconde la disperazione e la fermezza della denuncia.

la cucina di una casa popolare, un tavolo, due uomini seduti intorno. uno dei due e` bianco, l`altro e` nero. sul tavolo c`e` una bibbia. i due uomini parlano. non si conoscevano prima di questa mattina, quando il nero ha strappato il bianco alle rotaie del sunset limited sotto cui stava per lanciarsi. ma quello era solo l`inizio. ora i due devono andare oltre. e cosi` parlano. dai due lati del tavolo, da prospettive, lingue e colori antitetici, fra picchi di comicita` e abissi di disperazione senza contatto possibile oltre all`ingegno folgorante della penna che li ha partoriti. un "romanzo in forma drammatica" che raggiunge il nucleo pulsante dell`indagine esistenziale di mccarthy. non ci sono approdi, prese di posizione, risposte. c`e` solo una domanda: che cosa ti divide dal tuo sunset limited?

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