
Sono ormai quatrto anni, due EP ed un disco intero, che Joe Pug ha sfondato il muro del nulla per diventare uno dei cantautori più interessanti, emersi negli ultimi anni. The Great Despiser, che si avvale della partecipazione di Craig Finn, è un bel disco. Molto bello. Echi di Dylan, John Prine, Steve Earle: ballate con influenze irlandesi, brani folk intensi e personali, ma anche un paio di canzoni rock, che deviano in parte il percorso. La crescita di Joe Pug, da promessa ad autore vero, è un fatto reale. Copia non sigillata.

Ancora Dan Auerbach ( Black Keys) alla produzione. Ormai diventato produttore (quasi) affermato, Auerbach va alla ricerca di nuovi talenti. Come nel caso dei texani Hacienda, anche questa band di Nashville, con dietro le spalle già un disco di cui si è parlato molto ( We are The Champions, no niente Queen ), si sta affermando come uno dei gruppi rock più richiesti del momento.

Jack Ladder è australiano, ha una voce quasi baritonale. Cantautore, ma anche rocker, ha già una buona carriera in patria. Esordisce invece in Usa con questo album, via Fat Possum, a cui partecipa in veste di ospite la brava Sharon Van Etten. Ladder ed i suoi Dreamlanders fanno del rock, con canzoni forti ed intense, che mischiano attualità ed influenze musicali ad ampio raggio, humor a sagaci osservazioni sul quotidiano.

Inquieto e sempre in movimento, Jimbo James Mathus prosegue una carriera interessante, geniale quanto disordinata. Rocker, bluesman, produtture, membro fondatore degli Squirrel Nut Zippers, membro della South Memphis String Band, leader dei Tri-State Coalition, Jimbo è un vulcano di idee e di suoni. Come conferma questo nuovo lavoro, scritto tra Memphis e le colline del Mississippi dove il blues la fa da padrone, senza dimenticare rock e southern rock. 9 canzoni imbevute di sonorità sudistes. Edizione limitata in vinile ( solo in vinile ! ). Stampa Usa. Contiene download card.