
"ne abbiamo abbastanza di avere ragione. vogliamo vincere". c`e` tutto il mondo di arundhati roy e tutta la sua "radicale incapacita` di deferenza" in queste pagine: ci sono i temi della sua militanza in difesa dei diritti civili, la polemica contro la politica militare di bush e l`asservimento al potere dei media occidentali, le riflessioni sul terrorismo e sui rapporti tra oriente e occidente. ma oltre che del suo impegno civile, nelle lunghe conversazioni qui raccolte la narratrice indiana parla anche di se`, della sua vicenda umana e famigliare segnata dall`assenza della figura paterna, e poi degli studi, dei viaggi, del successo mondiale dei suoi libri. ne esce cosi` il fulmineo autoritratto di una protagonista della letteratura contemporanea che non vuole considerarsi "la portavoce di quelli che non contano", ma che ha la sfacciataggine/sfrontatezza di affermare, con la limpida passionalita` invisa al cinismo dei vincenti, "staro` sempre dalla parte dei perdenti, per partito preso. sono fatta cosi`. non staro` mai dall`altra parte".

Sono texani ma, al contrario di gran parte dei loro conterranei, fanno una musica comoletamente diversa. Rock, filtrato con musica nera, psychedelia, intuizioni hard. Un suono trasversale, che attraversa la musica in modo decisamente nuovo. Niente di risaputo e, anche se sono di base ad Austin, hanno ben poco a che vedere coi musicisti locali. Li aiutano, in questo secondo album, glorie locali come Curtis Roush [guitar, vocals], Jack O'Brien [bass, vocals], Joseph Mirasole [drums ). Il mastering è opera dello specialista Greg Calbi ( Tame Impala e War on Drugs, tra gli altri).


Secondo volume della serie dedicata agli artisti soul con influenze country e viceversa, tra questi Jim Ford, Bobbie Gentry, Tony Joe White e altri. Copia non sigillata.