
nella felice epoca della pre-televisione, per un adolescente quale passatempo era piu` sottilmente gioioso per le sere d`inverno che entrare nel lettuccio caldo con una manciata di caramelle da centellinare golosamente mentre alla fioca luce da comodino ci lasciavamo deliziosamente terrorizzare dai racconti di edgard allan poe e da quelli di h.p.lovercraft e le fanu. storie di spettri e mostri tornati in vita per impaurirci e perseguitare le nostre menti. forme letterarie adulte che in fondo avevano le loro radici in antiche leggende o erano derivate dalle fiabe che ci avevano piacevolmente spaventati nell`infanzia: l`orco, il lupo cattivo e soprattutto quelle stregacce delle fiabe che vagamente somigliavano alla vecchia vicina di casa che, puntualmente ci bucava il pallone quando finiva nel suo cortile...




















moraldo, arrivato a torino per una sessione d`esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome piero. alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni piero ha gia` fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidita` la deriva autoritaria del paese. sono i giorni di carnevale del 1926. moraldo spia piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed e` conquistato da carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per parigi. anche piero e` partito per parigi, lasciando a torino il grande amore, ada, e il loro bambino nato da un mese. nel gelo della citta` straniera, mosso da una febbrile ansia di progetti, di liberta`, di rivoluzione, piero si ammala. e moraldo? anche lui, inseguendo carlotta, sta per raggiungere parigi. l`amore, le aspirazioni, la tensione verso il futuro: tutto si leva in volo come le mongolfiere sopra la senna. che risposte deve aspettarsi? sono carlotta e piero, le sue risposte? o tutto e` solo un`illusione della giovinezza? paolo di paolo, evocando un protagonista del nostro novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull`incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.



"l`italia e` un giardino" e` un libro che racchiude i luoghi pensati e costruiti per il piacere dell`occhio di chi osserva: dai giardini di valsanzibio, tivoli e firenze a quelli pubblici di palermo, genova e milano, dalle grandi regge di monza, venaria e caserta ai boschi-giardino di ninfa, merano, ischia e bomarzo. eden che a volte imitano, come in un gioco di specchi, la natura selvaggia, quel mondo che un tempo esisteva soltanto oltre le mura. una finta natura addomesticata, un paesaggio immaginato e poetico, costellato di citazioni esplicite tratte dalla cultura antica, neoclassica, barocca o moderna. occasioni preziose per ristabilire un`armonia urgente e necessaria col mondo.











queenie balla in un vaudeville. e` bionda, bella, e sa come comportarsi per piacere agli uomini. l`ultimo che ha fatto impazzire e` burrs, un clown che ora vive con lei: un uomo "comico come l`inferno" ma anche brutale e geloso. insieme, queenie e burrs vanno a una festa: candele che segnano il passare delle ore, l`alcool che scorre, le lamentele dei vicini, le coppie che si appartano. la piu` varia umanita` partecipa alla festa. tra i tanti queenie vede black, un giovane uomo dagli occhi brillanti e le spalle robuste. queenie lo conquista e poi ne rimane conquistata, ma non ha fatto i conti con la gelosia di burrs, e l`amore si trasforma in tragedia. alla storia si accompagnano le illustrazioni in bianco e nero di spiegelman.


scriveva carre`re presentando "un romanzo russo" ai lettori francesi. un giorno, pero`, dopo aver concluso la stesura dell`"avversario", alla follia e all`orrore decide di sfuggire. trova un nuovo amore e accetta di realizzare un reportage su un prigioniero di guerra ungherese dimenticato per piu` di cinquant`anni in un ospedale psichiatrico russo. arriva cosi` in una cittadina a ottocento chilometri da mosca, dove tornera` poi una seconda volta, ad aspettare, quasi in agguato, che accada qualcosa. qualcosa accadra`: un delitto atroce. la follia e l`orrore l`hanno dunque . anche nella vita amorosa: un racconto erotico scritto per gioco, per , precipita lui e la sua compagna in un incubo destinato a devastare le loro vite. nel frattempo, il viaggio in russia ha messo fatalmente in gioco le sue origini e il suo rapporto con la lingua della madre - e carre`re comincia a indagare su quello che gli : . per esorcizzare quel fantasma compira` , che lo portera` alla resa dei conti con un retaggio .
con il "giulio cesare", opera ch eprelude al periodo delle grandi tragedie, shakespeare rivisita il conflitto esemplare e sempre attuale tra repubblica e impero, tra autoritarismo e democrazia, e magistralmente svela la dimensione teatrale delle politica, la sua retorica e la sua finzione. in questo dramma di carattere marcatamente politico ogni azione risulta inestricabilmente legata alla volonta` di far prevalere le proprie opzioni ideologiche e alla conseguente necessita` di persuadere il popolo per farlo aderire a esse. la storia si dispiega quindi come una grande arena della persuasione in cui la forza della parola, la simulazione e la dissimulazione forgiano i destini degli uomini.