

maria e patti si amano da alcuni anni e vivono assieme in una casa alla periferia di milano. maria, di origine siciliana, fa l`insegnante, patti fa il meccanico in un garage e, da quando vive con maria, ha affittato il suo appartamento a gimmy, un giovane musicista. tutto sembra andare bene, senonche` i genitori di maria decidono di andare a milano. il panico afferra maria, patti pensa di risolvere la situazione con un matrimonio fasullo tra l`amica e gimmy, in cambio di due anni di affitto gratis. si celebrano le nozze, marito e moglie alla festa si ubriacano e la prima notte di matrimonio fanno l`amore. lei resta incinta. ne segue una serie di situazioni tragicomiche, finche` il figlio nasce e i tre decidono di formare una famiglia un po` speciale.



figlio di teseo e della sua prima moglie, ippolito e` un adolescente casto e devoto ad artemide: passa il tempo a cacciare, disdegnando afrodite. per vendicarsi, la dea dell`amore escogitera` un piano crudele, facendo innamorare di lui la matrigna fedra, figlia di minosse e seconda moglie di teseo. da questo spunto nasce la tragedia di euripide presentata in questo volume, con la cura e la traduzione di davide susanetti.

quali forme assume il discorso politico? come parla un leader ai cittadini? e possibile dire tutta la verita`, parlare con franchezza, quando si tratta di questioni controverse e divise, quando il clima politico e` teso fino alla lacerazione, o occorre invece nascondere la verita` e giocare sulla presa delle emozioni? queste e altre domande sulla comunicazione politica lampeggiano, con inquietante lucidita` e spietata analisi, nei discorsi che tucidide fa pronunciare ai protagonisti del suo racconto storico nei contesti del dibattito assembleare dell`atene del quinto secolo. dall`elogio della democrazia, pronunciato da pericle, ai discorsi che riguardano la guerra e la prosperita` della polis, dai sacrifici richiesti ai cittadini alle scelte inerenti la conservazione dell`impero e i rapporti con gli alleati: i discorsi, uno dopo l`altro, dipingono un quadro che sollecita, nel confronto, l`orizzonte contemporaneo in una sconcertante attualita`. il volume contiene i tre discorsi di pericle alla citta` (l`epitaffio ai caduti in guerra, che e` al contempo un elogio della citta` democratica; i due discorsi che riguardano la decisione di entrare in guerra e la necessita` di conservare l`impero), il dibattito tra cleone e diodoto sul trattamento da riservare alla ribelle mitilene (sterminare gli alleati infedeli o ricorrere a misure piu` moderate) e l`orazione di alci- biade che incita atene alla spedizione in sicilia (il sogno di un`interminabile espansione dell`impero)...