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"il tumulto" ruota intorno alla figura dello "junker ernst", un bambino fuori dal comune che sembra vivere in un mondo tutto suo, a cui la natura ha fatto un dono prezioso: una prodigiosa fantasia. e come spesso accade a chi non segue pedissequamente le regole, ernst rimane vittima della societa` crudele e ingiusta, accecata dall`odio e dalla superstizione - siamo nella germania del seicento e precisamente nella citta` vescovile di wurzburg, dominata dal regime del terrore instaurato dal vescovo phillip adolph e dal suo braccio destro, il terribile pater gesuita grope`p. l`epilogo, a lieto fine, consente a ernst di farsi narratore e raccontare di quel mondo immenso e fantastico a chi vive una grigia esistenza.

"le relazioni pericolose" (1782) e` ambientato nella parigi del settecento, dove la marchesa di merteuil, falsa e devota, abbandonata dall`amante, gercourt, decide di vendicarsi diso-norandolo. a questo scopo conquista la complicita` del visconte di valmont, suo ex amante e noto seduttore senza scrupoli. valmont accetta la sfida e decide di sedurre la giovane ce`cile, promessa sposa di gercourt. inizia cosi` lo scambio epistolare (175 lettere) che mette in scena la rete diabolica elaborata da valmont e dalla marchesa di merteuil, tessuta in cinque mesi di progetti, manovre, sotterfugi, confessioni, elaborate ipocrisie, colpi di scena e complicatissimi intrighi. nella rappresentazione dei due protagonisti principali, tutti presi dalla loro volonta` di autoaffermazione, laclos ritrae in modo del tutto originale il quadro realistico di una societa` moralmente dissoluta e crudele, ormai in discesa libera verso l`autodistruzione nel momento in cui elabora l`idea del massimo potere e del completo piacere, del dominio incontrastato e ottenuto con ogni mezzo, e a ogni prezzo. "le relazioni pericolose" e` stato oggetto anche di fortunati adattamenti cinematografici: roger vadim (1959), stephen frears (1988) e milos forman (1989).

brando e nato per la danza. corpo perfetto, movimenti che incantano. sua madre ha cucito su di lui un sogno preciso, che forse gli va troppo stretto. ma quando il mondo tace, brando disegna. disegna per sentirsi libero, per correre incontro alla sua vera essenza. ettore e l?opposto. la danza non lo ha scelto, lui l?ha strappata al suo corpo con ostinazione e fatica. ogni passo e una sfida, ogni errore un colpo incassato. suo padre non capisce, ma ettore continua a danzare. perche lottare e tutto cio che conosce. ettore pero ha anche un talento naturale. disegna con istinto e grazia, come se fosse la cosa piu semplice al mondo. brando lo vede. lo invidia, quasi. perche mentre lui cerca la liberta nel disegno, ettore la possiede senza sforzo. sono cosi simili, brando ed ettore, molto amici e un poco rivali. ma poi c?e mirta, che arriva come un temporale d?estate, e li vede, li comprende. e portando scompiglio e allegria li costringe a guardarsi davvero, e a ripensare a tutto quanto... brando, ettore, mirta. la danza, il disegno, l?amore. qual e il vero talento? quello che ti e stato dato o quello che scegli di inseguire, contro tutto e tutti? in una coreografia dove tutto si tiene, matteo bussola intreccia movimenti e desideri in un crescendo di emozioni. perche forse il vero talento e trovare il proprio passo e condividerlo con chi si ama. eta di lettura: da 10 anni.

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