
sottoposta a correzioni e censure, travisata dai contemporanei che non capendola la vissero come il prodotto di un`immaginazione confusa, ristretta, romanticamente persa nella lettura della bibbia e nella ricerca dell`amore, la poesia di emily dickinson solo con l`edizione critica del 1955 e` conosciuta nella sua forma originaria. con questa raccolta barbara lanati intende smentire l`immagine tuttora prevalente della dickinson come vergine riservata, chiusa e timida del new england, la ragazza perbene vittima del potere del padre e del vittorianesimo imperante, e intende restituirne, con la traduzione, la scrittura inquieta e inquietante, astratta e insieme raffinatamente sensuale sgorgata da una vita fatta di reclusione, silenzio. scabra, dura, ironica, spoglia di rime e facili assonanze che ne avrebbero ammorbidito il passo spasmodico, la poesia della dickinson trascrive l`esperienza di una donna che seppe abbracciare la condizione della solitudine e farne un provocatorio strumento di conoscenza e avvicinamento all`uomo.

questo libro offre una ricostruzione d`insieme del periodo compreso tra il in e il vii secolo, dall`ascesa al trono di diocleziano alla nascita dell`islam. si tratta di una delle epoche piu` complesse e decisive per le sorti dell`europa e del bacino del mediterraneo, nel corso della quale avvengono fenomeni fondamentali, come la definitiva consacrazione della chiesa romana in quanto istituzione avviata a dare il cambio, sul piano del governo delle popolazioni, allo stesso impero romano, le grandi crisi politico-economiche, le invasioni barbariche con le loro devastanti conseguenze demografiche e sociali, l`affermazione del diritto dal codice teodosiano a quello di giustiniano, la nascita dei regni romano-barbarici, preludio dell`eta` medievale. epoca dunque di convulsioni, sconvolgimenti, trasformazioni e crisi, nel corso della quale, avvengono, o almeno cominciano a impiantarsi, fenomeni e processi religiosi, culturali, intellettuali, artistici ed economico sociali, che risulteranno decisivi per il mondo che verra` poi. l`autore non trascura infatti pagine solitamente collocate in secondo piano, come il tentativo di restaurazione del paganesimo in veste filosofica a opera di giuliano l`apostata, le varie risorgenze intermittenti dei culti orientali e il lavoro di sintesi svolto dalle correnti gnostiche, o la diffusione delle scuole filosofiche di matrice ellenistica in tutto il bacino del mediterraneo, fino alla definitiva chiusura della scuola di atene.