CD singolo, 25 canzoni. Il meglio di Elvis, tratto dall'omonimo cofanetto quadruplo. Edizione limitata in digipack.
un ampio ed esaustivo viaggio che attraversa il percorso professionale e i processi creativi di carlo verdone, uno dei cineasti piu` amati e prolifici del cinema italiano. attore, regista, sceneggiatore, comico, da quasi trent`anni racconta in modo spietato, ma sempre con il sorriso sulle labbra, gli italiani, i loro difetti, le loro manie. la comicita` caricaturale dei primi film lascia spazio, con il passare del tempo, a situazioni piu` articolate e malinconiche. goffaggine e inadeguatezza si mescolano a nevrosi e ipocondria, dando vita a personaggi vulnerabili e alle prese con difficili rapporti affettivi. un grande punto di forza e merito di verdone e` saper coinvolgere il pubblico in storie di vita ordinaria, descrivendo, con amarezza e ironia, il disagio dell`individuo di fronte agli eccessi, al cinismo e alla pressione della modernita`, la perdita di comunicazione tra gli individui, le nevrosi nascoste - ma poi nemmeno cosi` tanto - nel quotidiano. antonio d`olivo, seguendo il percorso del cinema di verdone, ne evidenzia la capacita` di cogliere via via, in maniera precisa e puntuale, i mutamenti avvenuti nel nostro paese negli anni, nei costumi e nella societa`. restituendo attraverso immagini, storie, situazioni, "tic esistenziali" di personaggi ormai cult, dialoghi ed espressioni entrate ormai nel linguaggio comune, delle vere e proprie "radiografie", degli spaccati sociologici del nostro paese nel corso del tempo. completano il testo 111 fotogrammi b/n tratti dai film del regista.
nel 1907 picasso finisce di dipingere le demoiselles d`avignon. il famoso critico louis vauxcelles, ironizzando sui volti "a cubi" dipinti sulla grande tela, insinua che lo spagnolo ha guardato con troppa intensita` alcune maschere africane che in quegli anni gia` circolavano a parigi, soprattutto negli atelier degli artisti: viene subito stabilita un`associazione forte, acritica, fra la prima opera del cubismo e l`arte etnografica. molti anni dopo, questa stessa associazione viene fatta propria da william rubin, che nel 1984 cura, per il museum of modem art di new york, l`esposizione primitivism in 20th century art: al visitatore vengono proposte una serie di opere di picasso, matisse, klee, epstein, che, messe accanto a oggetti etnografici dell`africa, dell`oceania e delle americhe, suggeriscono un appiattimento delle prime su quest`ultimi, come se fossero un loro rifacimento, una sorta di pastiche esotico. associazione-interpretazione che ancora oggi continua a influenzare buona parte della critica che indaga sui rapporti fra "arte etnografica" e "arte contemporanea". l`autore di questo saggio respinge tale interpretazione e, in base alle sue ricerche sul terreno mirate all`individuazione delle ragioni estetiche che spingono un creatore di immagini a costruire determinate forme espressive, verbali e non verbali, dimostra che proprio in un dato meccanismo mentale escogitato per comporre tali forme va cercato il motivo dello sguardo gettato da picasso su alcuni oggetti etnografici.
lo scenario delle nostre pratiche di consumo e` mutato negli ultimi anni. enormi centri commerciali, impianti sportivi, giganteschi parchi di divertimenti, cinema multisala, impianti sportivi che all`occorrenza si trasformano in palcoscenici di megaconcerti, spettacoli non stop e altri `eventi` popolano le nostre citta` e le nostre vite. anche la nostra sfera privata ne e` travolta. come agisce tutto cio` sulle esistenze individuali e sulla vita sociale? con quali conseguenze? ritzer afferma che oggi nelle cattedrali del consumo si celebra forse l`ultimo culto del nostro tempo.
l`isola senza memoria di cui si parla nel libro e` l`isola di goli otok in croazia, divenuta tristemente nota per la presenza di un gulag jugoslavo destinato a ospitare gli oppositori al regime di tito. qui, dopo la rottura tra stalin e tito del 1948, vennero infatti deportati molti dei comunisti vicini alle posizioni staliniste. il totale dei detenuti politici fu di circa 30.000 (circa 300 gli italiani), 4.000 circa i morti per torture o pestaggi. solo nel 1956 l`isola cesso` di essere un campo di `rieducazione politica`. ma per molti anni questa realta` non ebbe alcuna pubblica denuncia, non c`e` stato un solo testimone che abbia consegnato quei fatti alla memoria. la conoscenza di ligio zanini, un poeta che fu prigioniero nel campo, pone all`autore una domanda ineludibile: come era stato possibile non sapere cosa era accaduto in un luogo cosi` vicino alla sua casa? assistiamo cosi`, pagina dopo pagina, al nascere di una coscienza che si forma, per caso e per ostinazione, circoscrivendo il tema della responsabilita` individuale di fronte agli eventi della storia.
2CD. Pubblicazione non ufficiale che contiene le prove di studio in vista del tour di Bob Dylan con Tom Petty & the Heartbreakers e le coriste The Queens of Rhythm registrate nel 1985 in luogo sconosciuto. Copia non sigillata.
