
la nostra civilta` industriale consuma molta energia. l`abitante di un paese industrializzato ne consuma oltre dieci volte di piu` dell`abitante di un paese del terzo mondo. noi pensiamo che occorra consumare molta energia per vivere bene, ma l`epoca dell`energia a basso costo e` terminata. ora, di fronte al costo crescente delle risorse e` necessario pensare a una nuova politica che si fondi sulla lotta allo spreco, che recuperi le pratiche di risparmio che un tempo erano comuni nelle nostre campagne e che oggi sono ancora usate nel terzo mondo. occorre pensare a una "civilta` contadina modernizzata", basata sull`autosufficienza locale. e un progetto realizzabile. il consumo di risorse energetiche, per l`utilizzo che ne viene fatto, ha raggiunto un livello smisurato, e il cattivo impiego di energia non e` in alcun caso proporzionale alla qualita` della vita. dati alla mano, una diminuzione di circa il 50% del nostro consumo di energia non sarebbe quasi percepito da parte della grande maggioranza dei consumatori.

alla parola "risata", molti probabilmente associano una sensazione di benessere, altri di leggerezza. di fatto nel mondo del teatro si tratta di un`apparente leggerezza poiche` la risata e` stata usata o come chiave di lettura non convenzionale per rappresentare con originalita` le contraddizioni dei costumi sociali del tempo (teatro goldoniano), o come strumento per mettere in luce, in modo tristemente ironico, l`individuo e le sue nevrosi (positivismo di pirandello). ai giorni nostri il riso e la positivita` sono diventati uno strumento terapeutico che si avvale di diverse tecniche e metodi: yoga della risata, clown-terapia, pensiero positivo fino alla nascita della psicologia positiva. questo libro e` anche la testimonianza, attraverso la narrazione della storia personale dell`autrice, di quanto affascinante, seppur faticoso, sia il lavoro su di se` al fine di raggiungere il meritato benessere con momenti di autentica felicita`.