
uomini che furono chiamati a far parte della grande macchina della guerra e ne conobbero la dimensione smisurata e ineluttabile. che vissero in prima persona la ritirata di caporetto, che patirono la fame nei campi di prigionia, che tornarono a casa talvolta menomati per sempre. donne che si assunsero il carico del lavoro e della crescita dei bambini, che attesero i mariti, i padri, i fratelli, i figli, che soccorsero i soldati con la loro forza morale o si presero cura dei loro corpi come infermiere volontarie. questo libro ricostruisce la storia della prima guerra mondiale attraverso le storie di persone comuni che ne furono coinvolte e travolte. per far riemergere la trama vissuta e sofferta della guerra si affida al fiume carsico delle scritture inedite, fragili e spesso incerte, prodotte dai protagonisti a volte nel fondo di una trincea o nella baracca di un campo di concentramento, nel corso del conflitto ma anche dopo. le lettere inviate a casa dal fronte e dalla prigionia e viceversa, i taccuini, i diari, le memorie scritte a distanza di tempo, gli album con le dediche dei malati alle infermiere danno un volto, un nome e un cognome, una storia alle speranze e alla disperazione di chi usci` vivo dal conflitto e di chi ne fu inghiottito.

un contadino russo diventa una leggenda mondiale, un esiliato della guerra fredda, un artista il cui nome e` sinonimo di genio, sesso e sregolatezza. la grandiosita` della vita di rudolf nureiev non e` cosa nuova, ma colum mccann la reinventa in forma di romanzo attraverso gli occhi di chi l`ha conosciuto. un coro di voci che parlano in prima persona: la famiglia, gli insegnanti, i conoscenti, gli amanti. il romanzo abbraccia quarant`anni e tanti mondi, dagli orrori di stalingrado fino alla new york sfrenata degli anni ottanta, e dietro la figura del danzatore diventano protagoniste di volta in volta le voci narranti: dai personaggi piu` oscuri fino a quelli piu` celebri, portieri, calzolai, john lennon, margot fonteyn...