
"con un gusto ardimentoso ed enciclopedico ripellino passa in rassegna una folla di persone, luoghi, libri, ombre, edifici, relitti, echi e bagliori della civilta` praghese: sepolcrali ossessioni alchemiche di rodolfo ii e passeggiate notturne di kafka, taverne picaresche del soldato s`vejk e antri del golem, caffe` letterari e chiese spettrali, tutti travolti dalla continua sopraffazione politica-etnica-religiosa che ha visto il calvario boemo sotto il tallone della controriforma, di hitler, di stalin e dei suoi successori." claudio magris. il libro, a meta` tra saggio e romanzo, e` stato pubblicato per la prima volta nel 1973.

scrittore di bestseller di fama internazionale, henry hayden vive appartato in una splendida villa sul mare. le donne lo adorano e la vita gli sorride. la sua esistenza cosi` perfetta rischia pero` di incrinarsi il giorno in cui la sua giovane amante, nonche` editor, gli rivela di essere incinta. un imprevisto che, insieme alla serenita` coniugale, rischia di costargli la carriera: ma davvero raccontare tutto alla moglie e` l`unica possibilita` che gli resta? hayden e` anche un pericoloso, irriducibile bugiardo con un passato pieno di ombre. un errore fatale fara` si` che il suo piano di sopravvivenza subisca una brusca virata, costringendolo a escogitare sempre nuove menzogne per coprire le precedenti. combinando thriller e commedia noir, "la verita` e altre bugie" e` un romanzo cinico e intelligente sul ruolo del caso nella vita, le relazioni tra uomo e donna e il rapporto tra fiction e realta`, che da` vita a un triangolo letterario, amoroso e criminale di cui sara` molto difficile scoprire l`intera verita`.

"un deserto senza echi e senza resti, esiliato, corroso, ... dove volano i corvi e il silenzio e` vasto, ferrigno, gli anfratti nascondono serpenti, diabolici uccelli notturni, esseri che strisciano e volano furtivamente. sono gli altipiani del centro della sicilia, sotto enna, lontani da catania e da palermo, il cuore della sicilia, un cuore duro e riarso, percorso da venti e dall`odor di zolfo che entra nella gola". (dal testo di sebastiano addamo)